L
Parentele
(?)
Genitori
Lui ne ha avuto uno solo, di
genitore.
Tranquillo, sorridente, forte.
E sempre, sempre, sempre d’una
dolcezza così semplice, nel suo essere, che il ricordo di anche solo uno sguardo
gli pizzica ancora il cuore, a chi non se ne è andato.
Perché quel genitore invece
andato lo è già. I motivi sono tanti, a parole, ma alla fine la reale pulsante e
sentita ragione è una sola: suo figlio.
E anche lì, il padre se n’è
andato con il sorriso sulle labbra;
e con una raccomandazione.
“Sii forte, Genjo Sanzo
Hoshi”
Ma anche per qualcuno come Genjo
Sanzo Hoshi non è sempre facile essere forte, soprattutto quando le cose
sembrano essersi messe d’accordo per complicare tutto; persino decidere che fai
bene a sparare.
E facile lo è ancora di meno, nei
momenti in cui si trova a pensare un po’ troppo a suo padre e ha l’impressione
di sentirsi non troppo bene. E non troppo forte.
Figli
Lui non lo è mai stato, un
figlio.
I suoi ricordi partono dalla più
completa solitudine e per tanto, tanto tempo continuano avvolti da essa.
Non ha mai avuto qualcuno da
chiamare “papà”, e nemmeno “mamma”.
E’ anche per questo che ama i
bambini, hanno un ché di tenero e dolciastro in quel loro affidarsi ciecamente e
senza niente da dare in cambio a uno o due adulti, spesso palesemente e senza
motivo apparente affezionati a loro in maniera quasi disperata. Così,
semplicemente perché loro sono figli.
Qualcun altro i bambini potrebbe
odiarli per lo stesso identico motivo, ma a lui riesce difficile odiare, quindi
essendo difficili già tante altre cose preferisce facilitarsi tutto e sorridere
a quegli scriccioli così come gli viene. Senza sapere che, quel sorriso, è
proprio la ragione per cui la sua simpatia è sempre ricambiata, da chi ancora
non è abbastanza marcio da avere secondi fini.
“Questione di tempo”
replicherebbe qualcuno che conosce se lo
rendesse partecipe di questi pensieri, magari in un giorno senza sole, tanto per
peggiorare l’umore e la voglia di credere
che.
Famiglia
Uno ha avuto un genitore solo, e
adesso pure quello sa farsi sentire solo come pizzicore dove fa più male, là tra
la gola e lo sterno.
Uno non è mai stato figlio di
nessuno, e si può godere ciò che non ha mai potuto dire solo ascoltandolo da
bocche piene di denti da latte e di qualcosa che puzza di malinconia, ma meglio
non pensarci.
Uno non ha ritrovato i genitori,
uno non ha trovato da chi essere chiamato “figlio”.
Però hanno finito per raccogliere
qualcos’altro, arrancando per questa Terra mezza distrutta.
Cosa sia non lo sanno
perfettamente neanche loro.
Di certo non
sono padre e figlio, non più. Anche se questo ancora non lo possono sapere (*) .
Di certo non sono semplici amici, perché negli amici non vedi la
luce, e degli amici non senti la voce rimbombarti dentro. Gli amici fumano
insieme a te quando ce n’è bisogno, gli amici ti dicono “stenditi” quando sei mezzo morto. Gli
amici riescono a farti camminare invece di trascinare come un verme, e sono un
pochino indispensabili, anche se non lo ammetterete mai.
Voi due orfani, comunque, non
avete nemmeno a che fare con l’amore
(**), per quanto chi guarda da fuori possa impensierirsi nel vedere occhi
spaventati al solo perdere di vista teste bionde e rabbie furiose di chi si
sente impotente crescere, appena non si sa che fine ha fatto un certo sorrisone
assurdo ambulante.
Appunto.
Una gran bella confusione.
Ma quando poi si ritrovano, più
sfatti di prima e con il corpo che ha rigettato una dose in più di angoscia… nel
prendersi a manate e insulti per finta, tra orfani e amici, mentre la macchina
riparte, una certezza c’è.
E’ rarefatta e aleggia sopra le
teste e in mezzo alle sensazioni, ma non se ne vuole andare.
La certezza che, se non è questo,
allora cosa sia una famiglia non lo si sa.
E non si è interessati a saperlo, perché va
bene così.
Fin
Legenda:
(*) Questa è una frase capibile
solo da chi conosce almeno un minimo il rapporto tra Konzen Douji (la precedente
incarnazione di Sanzo) e il Son Goku di allora.
Nel caso non lo conosciate,
informatevi: ne vale assolutamentela pena!
(Sapete, è solo una delle opere d’arte della Minekura… - anche se è difficile
trovare qualcosa uscito negli ultimi anni dalle mani di questa donna che per me
non lo sia XD).
(**) Ora, non voglio innervosire
nessuna fan del 3x9 con questa affermazione. Davvero! XD Solo, questo è il modo
in cui IO interpreto il rapporto tra Sanzo e Goku, ovvero senza dubbio non
d’amore, per così dire, romantico.
Poi ci sono anche
(poche) fanfictions con tale pairing che sono riuscita ad apprezzare, ma in questo
senso vedo storie amatoriali e manga come due entità completamente diverse.
In realtà il discorso sarebbe
molto, molto più complicato, ma penso che non sarò mai capace di spiegare a parole ciò che
vedo nel rapporto tra questi due personaggi, che ormai praticamente coabitano
con la mia vita reale XD
Purtroppo è un mio limite come ficwriter;
spero davvero di leggere, un giorno, la storia di qualcuno che riesce ad
esprimersi anche per me su questo punto ^^ (nel caso ve la segnalerò gridando al
genio, statene certi XD) .
Note di
Melchan:
Scritta per
i prompt 24 (Famiglia) - 27 (Genitori)
- 28 (Figli) della BDT .
Spero abbiate gradito, è davvero
una piccolezza ^^
Come sempre, aspetto (e spero in)
commenti e critiche, di qualunque tipo esse siano.
Melchan
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