Ok,
forse sono un po' in ritardo, però ci tenevo a scrivere una
one-shot natalizia... Buona lettura :)
Ripetizioni
natalizie
Fine
e Rein avrebbero passato il loro primo Natale in accademia, lontano
da casa, lontano dai genitori e da Camelot.
La
scuola, a partire dalla fine delle lezioni, cominciò
lentamente a
svuotarsi. La maggior parte degli alunni sarebbero tornati a casa per
trascorrere il giorno di Natale con le proprie famiglie, ma le
gemelle no.
-Che
tristezza... Hai visto? Tutti che se ne tornano a casa!-,
sospirò
Rein, lasciando cadere il cucchiaio nella zuppa e stravaccandosi
sulla sedia della mensa.
-Quanto
sarebbe bello poter riabbracciare mamma, papà e Camelot...-,
si
aggiunse la gemella.
-Sì,
ma purtroppo non potete, visto che il vostro primo trimestre
è stato un disastro. Avete preso dei voti terribili,
sapete?-, le
interruppe Shade con tono sarcastico, sedendosi vicino a loro.
-E
tu che ne sai?-, chiese Rein scocciata. Proprio non lo sopportava
quel tipo.
-La
professoressa Tambarin mi ha chiesto di dare ripetizioni ad una di
voi, durante le vacanze, mettendomi al corrente delle vostre carenze
e delle materie in cui andate peggio.-, spiegò il principe,
con un
sorriso di sfida.
-Già,
ha chiesto lo stesso anche a me.-, sopraggiunse improvvisamente
Bright, sedendosi al tavolo della mensa.
Rein
e Fine arrossirono contemporaneamente: i principi dei loro sogni gli
avrebbero dato ripetizioni! Significava passare un sacco di ore al
loro fianco!
-E...
Come mai voi non fate ritorno a casa?-, chiese la turchina, cercando
di apparire tranquilla.
-Mia
mamma si è ultimamente ripresa e mi ha assicurato che per
ora non ha
bisogno del mio aiuto, perciò mi ha chiesto di restare qui
ad
impegnarmi negli studi per finire presto il corso di preparazione per
diventare re.-, spiegò Shade.
-Invece
io ed Altezza siamo rimasti qui perchè i nostri genitori
partiranno
per il pianeta Whall e dunque non ci sarà nessuno a casa.-,
sospirò
Bright.
-Bene.
Fine, se non ti dispiace io preferirei studiare insieme al principe
Bright, sei d'accordo?-, chiese Rein alla sorella.
-Ma
certo che è d'accordo, mostriciattolo. Sicuramente non avrei
mai e
poi mai accettato di aiutare te!-, le fece la linguaccia Shade,
mentre Fine e Bright ridevano divertiti.
Fine
e Shade si rintanarono nella biblioteca dell'accademia, pronti ad ore
di interminabili studi ed esercizi, ma la ragazza era veramente
negata.
Si
distraeva ogni due secondi ed era troppo emozionata per concentrarsi
sui compiti.
Shade,
insomma, il principe Shade era seduto a due centimetri di distanza da
lei, le parlava gentilmente, le mostrava cosa doveva fare.. Il cuore
della povera Fine stava letteralmente esplodendo dalla gioia.
-Fine,
ti senti bene?-, domandò ad un certo punto il ragazzo,
notando che
la compagna era diventata più rossa di un peperone e
balbettava cose
incomprensibili.
-Sì,
no, beh ecco...
Shade
allora le scostò la frangia e le toccò la fronte
per sentire se
fosse calda, peggiorando ulteriormente la situazione.
-Ma
tu scotti, Fine! Dai, ti porto nella tua stanza.-, disse preoccupato,
sollevando la rossa di peso e avviandosi verso la stanza delle
gemelle.
-Shade!
Cosa succede?-, domandò Rein preoccupata quando lo vide
irrompere
nella camera, con in braccio Fine svenuta.
-Si
è sentita male mentre studiavamo in biblioteca.-,
spiegò lui.
-E'
grave?-, chiese la turchina.
-No,
ha solo un po' di febbre. Mettila a letto. Visto che domani mattina
hai ripetizioni con Bright, ci penserò io a tenerla d'occhio.
Shade
entrò nella stanza tentando di non fare troppo rumore.
-Finalmente
sei arrivato! Allora io vado.-, sussurrò Rein, afferrando
una borsa
piena di libri e uscendo dalla porta per raggiungere Bright.
Shade
si sedette vicino al letto della rossa e la osservò dormire,
con i
capelli sparsi sul cuscino e la camicia da notte stropicciata.
Le
toccò la fronte, constatando che la febbre era scesa.
Presto
Fine si svegliò, accorgendosi di non essere sola.
Questa
volta però era più preparata ad affrontare Shade,
perciò cercò di
darsi un certo contegno.
-Buongiorno...-,
balbettò, con la voce ancora impastata dal sonno.
-Ah,
ti sei svegliata finalmente!-, esclamò il ragazzo,
sorridendo.
-Ho
dormito tanto?-, chiese Fine mortificata.
-No,
sono arrivato da poco. Mi sono offerto di tenerti d'occhio mentre
Rein fa ripetizioni con Bright.-, spiegò Shade, spalancando
le
finestre della stanza e facendo entrare un'aria congelata.
-Ma
cosa fai?!-, Fine si rintanò sotto alle coperte, tremando
come una
foglia.
-Bisogna
far cambiare aria, scema.-, la riprese il principe, strappandole via
le coperte.
Fine
saltò in piedi sul materasso e si sporse per riappropriarsi
del
piumone.
-Smettila
di fare l'idiota, Shade, vieni qui!-, esclamò, rincorrendolo
per la
stanza, finchè lui non inciampò in una delle
cianfrusaglie di Rein
e cadde a terra, seguito da Fine che non si fermò in tempo e
gli
cadde addosso.
I
loro volti erano a pochi centimetri l'uno dall'altro e Fine si
ritrovava completamente sdraiata sui pettorali e gli addominali del
ragazzo. Certamente aveva avuto un atterraggio morbido.
Shade
arrossì violentemente. Non era da lui, certo, ma Fine gli
era
praticamente sdraiata sopra.
Per
un attimo il tempo si fermò.
Dopo
un primo momento di stupore, rimasero a contemplarsi sorpresi,
fissandosi negli occhi e, sì, ecco, si erano trovati.
Per la
prima volta nella loro vita avevano avuto l'occasione di sbattersi
contro (letteralmente) ed è quella la situazione in cui di
solito si
dice: “L'ho trovata, quella persona che ti completa, quella
persona
che ti emoziona.” la tua vera anima
gemella.
Shade
scostò esitante una ciocca di capelli rossi dal viso di
Fine, senza
scollare gli occhi dal suo sguardo color cremisi.
Dove
finiva lui iniziava lei.
Mai
si erano sentiti così, mai avevano provato la sensazione di
aver
trovato il proprio posto nel mondo.
Era
un'emozione tanto travolgente che non c'erano parole per descriverla.
Fine
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