One Mission For Our Love

di GreySky
(/viewuser.php?uid=244020)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Dopo aver rispedito Thor e fratello ad Asgard i vendicatori si sono separati e Fury ha dichiarato di non essere sulle loro tracce.
“Bene, Nat. Cosa farai adesso?”- Chiese Clint.
“Non so, vedrò gli aerei in partenza, ne sceglierò uno e volerò in una parte del mondo dove non ci sia la neve e faccia caldo”- Rispose Natasha.
“Io, andrò a Dubai. Amo il deserto”Rispose Clint prendendo il suo borsone.
Natasha si limitò a sorridere, e lo guardò andare via e scomparire nella folla.
“Clint. Vieni con me” – sussurò Natasha, ma era troppo tardi. La vedova nera non ci pensò tanto, prese un biglietto e volò a Miami.
Arrivata in hotel, nello svuotare la valigia ad un tratto si fermò. La sua tuta era lì, tutta sporca e piena di calcinacci residui dalla battaglia.
-Odio tutto questo. Odio dover scomparire dopo una battaglia, odio essere sotto copertura persino quando dormo, odio tutto, odio Budapest e odio aver conosciuto Clint.. - mille erano i pensieri che passavano per la mente di Natasha.
Toc-Toc, bussano alla porta.
“Avanti”
“Signorina Rushman, c’è un pacco per lei”
“Un pacc.. Lasci pure sul tavolo grazie”
Il cameriere lascia il pacco sul tavolo e Natasha si affretta ad aprire.
Il pacco contiene un biglietto.

Sono Fury. Ho una missione per te.
Chiama il 08.553.2
Non è lo SHIELD.

Natasha compone il numero.
“Pronto.”
“Sono in vacanza Fury, non se ne parla.”
“Certo, molto furba registrarti alla reception come Natalie Rushman.”
“Vai avanti.”
“Bene. Il Tesseract ormai non è più nelle nostre mani, e questo credo che tu lo sappia. Ma il problema è un altro. Una banda di trafficanti di armi della Serbia ha in mano il traffico illegale di armi, nucleari e non, in tutta Europa.”
“Cosa c’entra lo SHIELD?”
“Niente. Infatti mi è stato di chiesto da degli esterni di chiamarti, sono molto bravi i trafficanti e allora è stata richiesta l’abilità molto speciale di una spia.”
“Non posso sapere per chi lavorerò?”
“No. Accetta agente Romanoff?”
“…Si.”
“Bene, ricomponi le valigie, vai all’aeroporto. Aereo 632. A destinazione incontrerai il tuo partener, abile assassino anche lui.”
Fury attaccò. Natasha pagò il conto e scomparì.
Una volta arrivata all’aeroporto, salì sull’aereo 632.
“Salve e benvenuti a bordo della Russian Airlines. Alle ore 20.00 partiremo per Mosca.”
Natasha fece un sorrisino.
L’ultima volta Mosca l’aveva vista all’età di 8 anni.  Ed era già in missione.

 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1508423