Salve a tutti coloro
che si stanno imbattendo nella mia storia o almeno nel prologo della
storia! :-P
Questa song-fiction è dedicata ad un Hayama "dietro le
quinte". Sono una persona amante dei personaggi IC, però
trovo anche che sia estremamente interessante notare l'evoluzione di un
personaggio o vedere cosa c'è dietro la sua maschera. Nel
caso di Hayama quello di un "capetto" senza scrupoli e
imperturbabile. Eppure è umano anche lui e ho voluto entrare
nella sua testa, senza distorcere troppo i suoi pensieri, ma pur sempre
cercando di capire quale fosse il suo rapporto con la madre, prima
dell'aiuto di Sana. Ma più di tutto ho voluto analizzare
proprio il rapporto tra madre e figlio, un legame inscindibile che va
oltre la morte. Il rifierimento alla madre che dall'alto
assiste è fatto al capitolo extra "L'uovo di spine",
contenuto nel volume 6 de "Il Giocattolo dei Bambini".
Per necessità di comprensione ho dovuto usare quattro colori
diversi:
Nero= il testo dei pensieri e della narrazione;
Blu= le
strofe che si rifanno ai pensieri di Hayama. Ho scelto il blu
perchè è il colore dell'esperienza
mistica, del mistero ultra terreno;
Verde=
le strofe che si rifanno ai pensieri della madre di Hayama. Il verde,
si sa, è il colore della speranza;
Rosso=
le due strofe condivise dai due personaggi. Ho scelto il rosso
semplicemente perchè sono entrambe il titolo della canzone,
nonchè della qui presente omonima song fiction. XD
Ancora due avvisi soltanto: 1) è' la prima song fiction che
scrivo
e che praticamente si è iniziata da sola. Stavo scrivendo il
testo per
un'altra storia, sempre su Hayama, ma pur sempre una fanfiction.
All'improvviso mi sono accorta che mi stavo dilungando molto e che
stavo rubando tutte le frasi della canzone di Venditti.
Così, ho
pensato di provare a trasformare quella parte di testo in una song
fiction. Come sempre, spero di aver fatto un buon lavoro pur senza
pretese.
Ringrazio chiunque abbia proseguito la lettura e coloro che vorranno
recensirla.
2) Canzone: "Lacrime di Pioggia", Antonello Venditti. Dal CD:
"Che fantastica storia è la vita", 2003.
"Akito sappi che la mamma ti vuole tanto bene. Questa è una
lettera scritta non ad inchiostro, ma con il cuore. Ed io spero che tu
la possa conservare per leggerla ogni volta che cadrai nello sconforto
e sentirai la mancanza di una madre. La vita senza di lei
potrà sembrarti difficile, Akito, ma sappi che io ci
sarò sempre per te. Ti sarò sempre vicina, anche
se tu forse non lo saprai. Tu non mi vedrai o sentirai, ma io
sarò presente in ogni momento della tua vita. Io ti
cullerò, ti terrò la mano quando farai i primi
passi, ti porterò a scuola il primo giorno. Sono sempre con
te e ti canterò la ninna nanna, esulterò il
giorno del diploma e ti consiglierò ogni volta che me lo
chiederai. Ho amato tanto te e tua sorella, che siete i miei polmoni.
Senza di essi il cuore batte per che cosa? Il cuore può
essere sostituito o aiutato, ma i polmoni no. Io non ho ragion
d'esistere senza voi due. Vostro padre è il cuore, il motore
della vita. Lui vive in voi, frutto della nostra unione."
Poco dopo il medico attuò la drammatica soluzione presa
dalla donna, che si spense nel giro di qualche minuto, nel suono del
primo pianto del suo bambino.
Dieci anni
dopo.
-Perchè?
Perchè me la prendo con te?!? PERCHE' SEI UN DEMONIO!! E'
SOLO COLPA TUA SE LA MAMMA NON C'E' PIU'!
-Va bene, ho
capito. Me ne vado in camera.
-NO, TE NE
DEVI ANDARE FUORI!
-Fuori piove
e poi fra un quarto d'ora passano a prenderti la tua amica e sua mamma
che sono in macchina.
-Vedi almeno
di non farti più sentire e se solo potessi sparire!!
-Capirai.
Solo perchè stamattina mi sono dimenticato di chiudere la
porta di casa.
Dieci minuti
dopo Natsumi esce di casa. Il bambino si affaccia dalla finestra per
guardarla sorridere all'amica e salire in macchina come se nulla fosse
successo tra loro due. Rimane affacciato senza smettere di pensare a
quelle parole che lo accompagnano da quando ha memoria.
"Mamma.
Davvero io ti ho fatto tanto male? Natsumi dice che era meglio che non
nascessi, io fingo di non ascoltarla e mi rintano in camera mia. Appena
chiudo questa porta penso che è vero: non avrei mai dovuto
nascere. Almeno tu saresti ancora viva. Chissà, forse ha
ragione lei, sono davvero un demonio. Eppure, se solo fossi stato in
grado di capire... avrei voluto volentieri morire io al posto tuo,
almeno avrei fatto qualcosa di giusto nella vita. Dicono che l'infanzia
sia il periodo più bello della vita. Ho tanta paura del
futuro allora. Se i problemi saranno il doppio o triplo di questi... Ce
la farò mai ad andare avanti? Quando parlo a te, come se tu
potessi sentirmi... E'strano, è veramente come se tu mi
sostenessi e mi dessi conforto. Sento aria nuova nei polmoni e mi
ritornano in mente sempre le stesse parole. 'Questa è una
lettera scritta non ad inchiostro, ma con il cuore...".
Chissà dove l'ho sentita e come mai si è fissata
così bene nella mente, eppure mi viene in mente sempre nei
momenti di maggiore frustrazione e sono l'unica forza che ho per andare
avanti: l'illusione che tu mi sia vicina e mi possa volere bene, mamma".
"Lacrime
di pioggia "
"Mi sento un
po'stupido, ma quando "parlo" con te, mi sembra di sentire la tua voce
rispondermi. La pioggia mi mette tristezza eppure mi parla di te. Forse
perchè è come se portasse messaggi dal cielo alla
terra; un tramite per i messaggi da te a me. O forse perchè
sono convinto che tu pianga per me, per non potermi stare vicino
fisicamente e proteggermi. Fuori il mondo passa indifferente, senza
sapere nulla del mio male interiore, del mio essere orfano di madre. Da
quelle parole che mi tornano sempre alla memoria mi sembra di
conoscerti così bene che mi pare sia il tuo ricordo a
parlarmi. Quelle parole mi fanno pensare che tu ci sarai sempre, ogni
volta che lo vorrai sarai con me, per tutta la vita."
"Lacrime di pioggia
il
tuo ricordo mi parla.
Dalla
mia finestra
io
guardo il mondo che passa.
Ed
ogni giorno ci sarai,
ogni
minuto che vorrai.
Ad
ogni passo della vita."
"Mamma lascia
che io mi illuda di parlare con te, lascia che io mi illuda che tu sia
per sempre con me. Forse tu mi odi, proprio come Natsumi e
papà, ma io non ho che te a cui chiedere consiglio. La vita
è già difficile a dieci anni e il futuro mi
spaventa, però mi dà la forza di andare avanti
l'idea che tu dal cielo sappia cosa sia meglio per me e,
silenziosamente, mi indichi la via migliore. Sempre."
"E quale strada sceglierai
che
direzione mi consiglierai?
Ad
ogni passo della vita"
"L'unica cosa
a cui posso pensarti è come un fantasma, prima ancora che
sentirti come mia madre. E di certo tu sarai solo un fantasma della mia
mente...
"Sei
solo un'ombra".
"Akito,
voglio solo che tu sappia che io sono sempre stata fiera di te. Ancora
prima che tu nascessi e lo sarò sempre. Non dubitarne mai.
Non dubitare mai neanche dell'amore che ho per te, così come
io non potrei mai dubitare dell'amore che hai per me, pur non avendomi
conosciuta di persona. Lo so perchè perchè
conosco i tuoi pensieri."
"Io che ho creduto
e
credo in te
tutto
l'amore che hai per me"
"...ma
in alcuni momenti "parlo" a te, come se tu potessi rispondere alle mie
domande. Rispondere ai miei sentimenti. "
"La
tua voce mi parla".
"Non
m'importa che tu sia
scettico del mio operarmi per te anche senza più un corpo,
ma non voglio che tu possa credere, anche solo per un
momento, che non vale la pena di vivere. Non è con
la morte che puoi dimostrarmi di amarmi quanto io ho amato te, ma semmai vivendo
per restituirmi l'amore che ho per te. Per dimostrarmi che il mio
sacrificio è servito per far nascere un fiore"
"Ridallo al cuore di tua
madre."
"Nonostante questa burrascosa situazione in famiglia creata senza ombra
di dubbio dalla mia nascita, io sento la tua voce uscire dalla tempesta
per rispondere ai miei dubbi"
"Dalla tempesta."
"Figlio mio la tua
vita
non è per niente facile. Vorrei tanto poterti evitare tutto
questo, ma
per Natsumi io non sono nemmeno un'ombra, sono semplicemente una madre
che non tornerà mai più a casa e forse non
vedrà mai più. Chiedo dunque
a te di sopportare quello che stai vivendo. Ti
renderai conto un giorno non lontano da ora che ogni giorno vissuto in
questa tempesta sarà servito per cancellare i suoi peccati.
E'solo una
ragazzina rimasta orfana di madre con un padre troppo impegnato per
spiegarle che tu non hai colpa, che sono stata io a volermi sacrificare
per te perchè io ti ho amato dal primo giorno in cui ho
saputo della
tua esistenza.
"E molto presto capirai che
tutti gli anni che vivrai
cancellano
i peccati suoi."
"Non
prendertela con tuo padre, lui è parte di me e in lui mi
vedrai e capirai che in qualsiasi momento ti sono stata a fianco. In
ogni sua carezza riconoscerai le mie mani, anche se non hai mai potuto
sentirle nemmeno per un abbraccio. Arrriverà il giorno in
cui capiranno e mi ritroverai in loro e in tuo padre particolarmente,
l'unico adulto di famiglia che ti sia rimasto."
"Nei
suoi pensieri io vivrò;
con
le sue mani ti accarezzerò.
Ad
ogni passo della vita."
"Sì
Akito, io ci sarò sempre bellissimo bambino mio. Io ci
sarò sempre nella gioia e nel dolore; ad ogni passo della
tua vita. Io ti ho dato a questo mondo, ma non temere, non aver paura
di esso. La mamma non ti abbandona, ricordalo. Il mio amore sta
già vivendo oltre il mio corpo e non ti abbandona, anche
quando la tua giovane vita ti farà sembrare insopportabile
l'idea di andare avanti. Pensa a me per favore e stringi quella vita
che ti ho dato e ho difeso fino alla morte e oltre di essa.
Sì, perchè anche senza un corpo io
farò di tutto per trasmetterti il grande rispetto e il
profondo amore che ho per la tua vita."
"Stringila forte quando
avrà paura che c'è il mio amore
che
non l'abbandona.
Ad
ogni passo della vita."
"La pioggia
è lo stato che meglio esprime come mi sento nel vedere
quello che la mia famiglia sta diventando senza me ed è
l'unico filo che ci collega"
"Lacrime
di pioggia"
"Mamma...
è un illusione credere che questi filamenti d'acqua siano le
tue lacrime per me, che ti ho tolto la vita, vero?"
"Tu non
piangerai mai per me perchè mi odi, proprio come il
papà che sta fuori casa fino a sera inoltrata per non
vedermi. Esattamente come Natsumi mi ricorda ogni giorno. E intanto il
mondo passa accanto a questa casa, fuori dalla mia finestra. Ignaro di
quello che accade in questa famiglia, si lamenta per delle sciocchezze.
Ignorando quello che sono stato capace di farti."
"Il
tuo ricordo mi parla.
Dalla
mia finestra
io
guardo il mondo che passa."
"Che
sciocchezza pensare sempre che tu mi abbia perdonato e mi voglia
proteggere."
"Lacrime
di pioggia"
"Resto solo.
Restiamo soli.
Soli io e la
pioggia."
"Lacrime
di pioggia."
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