Raccolta

di acate
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Mi stai scivolando via dalle dita.
Il tuo profumo sta evaporando dalle coperte del mio letto.
I tuoi baci stanno scomparendo dalla mia pelle.
Hai divorato lo zucchero sulle mie labbra.
Ti sei nutrita del mio cuore, e come un lupo feroce me l’hai strappato dal petto.
Dissetata delle mie lacrime.
Adesso non ti servo più.
Sgusciata via dalle mie braccia.
Stai scavando un tunnel per scappare dal mio cuore.
Che c’è? Non stavi bene lì, al calduccio? Te l’avevo ornato con ogni ben di dio.
E adesso mi lasci, con una voragine nel petto, stesa sul bianco, abbandonata a me stessa.
E fa male, si. Quella galleria scavata in mezzo alla carne brucia, proprio lì, appena dietro i polmoni.




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