La cantina

di Nannaria
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C'erano una cantina buia e una ragazza.

C'erano un mostro e una ragazza.

C'era un mostro, dentro una ragazza. “Il mostro sei tu”, sussurrava beffardo.

C'era una ragazza, dentro una cantina buia, che si sentiva un mostro.

In quella cantina non c'erano finestre. La ragazza non respirava.

In quella cantina non c'era luce. La ragazza non vedeva.

C'era un mostro lì, da qualche parte. La ragazza lo sentiva.

“Sei sempre con la testa fra le nuvole!”, urlò qualcuno.

La ragazza continuò semplicemente a scrivere, nella sua luminosa ed ariosa cameretta.

Non c'erano porte, in quella cantina, perché non c'era via d'uscita. Non c'era nemmeno una cantina.

In trappola, ecco come si sentiva.

E poi c'era un mostro lì, da qualche parte.

O era lei, il mostro?

 





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