Prelude
I promise to
depart just promise one thing.
Kiss my eyes and
lay me to sleep.
Prelude 12/21 (AFI)
Tic tac.
La donna fissava il grande orologio appeso al muro,
immobile. Era incredibile come più lo guardava più le lancette sembravano
rallentare il loro movimento. E come allo stesso tempo i minuti fuggivano via.
Tic tac. Tic tac. Tic tac.
“Il bambino piange, Dora”
Sua madre la fissava, le braccia incrociate sul petto,
l’espressione indecifrabile.
Sospirò, staccando finalmente lo sguardo dall’orologio.
“Piange da quando… è andato via.”
Andromeda annuì, lentamente. Alla sola luce delle poche
candele che rischiaravano appena la stanza, Tonks avrebbe potuto scambiarla per
un’altra persona.
“Le assomigli così tanto, mamma…” sussurrò.
Tic tac.
“Dora…”
“Ora cerca di uccidere me, mamma, perchè mio padre era un
Babbano. Perché io sono sua nipote e il mio sangue è sporco…”
Il bimbo continuava a piangere, agitando le piccole braccia
verso la madre. Tonks sorrise nel notare che i suoi occhi avevano una sfumatura
viola. Si chinò sulla culla e lo prese delicatamente fra le braccia.
“Ma cosa succederà quando avrà l’occasione di avvicinarsi
al mio bambino?”
Tic tac. Tic tac. Tic tac.
“Lascia che lo prenda io, Dora.”
La donna osservò per un attimo la madre cullare il piccolo.
Teddy le aveva afferrato giocosamente una ciocca di capelli castani con una
mano.
“Non posso rimanere.”
Andromeda portò lo sguardo sulla figura della figlia.
“No, Ninfadora. Tu potresti rimanere. Potresti farlo, se
non ci fosse tuo marito là fuori.”
“Mamma…”
“Bacia il tuo bambino, figlia mia.”
Tonks si avvicinò senza dire una parola. Teddy si allungò
verso di lei, gorgogliando soddisfatto quando si sentì sollevare dalla presa
della nonna. Tonks gli sfiorò la fronte con le labbra, poi lo distese nuovamente
nella culla.
“Perdonami, Teddy…”
Tic tac.
Il bimbo fissava il punto in cui sua madre era svanita.
***
Una brevissima one shot su quello che
noi sappiamo essere l’addio di Tonks a suo figlio. Spero vi piaccia. Fatemi
sapere che ne pensate.
Grazie a tutti per la lettura.
Juliet