Il matrimonio
La sera prima delle nozze
Finalmente! Dopo cinque lunghi anni il sogno di Gohan e
Videl stava per realizzarsi.
Insieme avevano vissuto grandi
avventure: il liceo, il terribile Majin Bu, il lavoro da eroi come Greit Sayaman e Greit Sayagirl, i primi anni di università.
Gli occhi azzurri della giovane donna brillavano al pensiero
che di lì a poche ore avrebbe pronunciato il “sì” tanto sognato fin dal primo
momento, fin dal primo incontro con quello strambo ragazzo che immediatamente
l’aveva attirata a sé come una calamita. Quanto le piaceva fingere di litigare
con lui con i pretesti più stupidi, si divertiva un mondo a vederlo affannarsi
per fare pace, quand’anche non avesse capito il motivo
del litigio…E poi quando lui scopriva la sua risata trattenuta a stento…Da
ridere la faccia che faceva!
Videl sentì bussare alla porta: “Avanti”. Un pallido Mr.Satan, ben più nervoso di lei, entrò come un fantasma
nella sua stanza: “Tu-tu-tutto bene pi-piccola mia?”
– “Si papà, stai tranquillo” – “No-no-non
hai paura per domani?” – “Un po’…ma sono felice, tu non sei felice per me
papà?”, Videl si alzò e andò incontro a suo padre, quindi si slanciò in un
abbraccio affettuoso che fece letteralmente sciogliere l’uomo più forte del
mondo. Nel disperato tentativo di trattenere le lacrime Mr.Satan
assunse la sua solita posa “Mia figlia ha scelto un degno marito, che forse un
giorno con allenamenti intensissimi riuscirà perfino a battere suo suocero AH AH AH AH!”
Videl sorrise: ormai suo padre aveva accettato Gohan nella
famiglia, anche se ne era profondamente spaventato.
“Ora vado a dormire papà…dov’è Majin Bu?” – “Eccomi.”, la porta si aprì sul buffo ciccione
intimidito dal quadretto familiare “Vieni qui, Bu!”, Videl, stanca ma radiosa, fece unire in uno strano abbraccio
anche l’ex nemico. “Ora andiamo piccola mia, ho pronto un regalino per te…l’uomo
più forte dell’universo non può far mancare nulla a sua figlia! Vedrai domani,
sarà il matrimonio dell’anno! La figlia del grande
campione si sposaaa!”, dichiarò Mr.Satan
alla figlia che a questo punto sorrideva un po’ meno. Congedatasi dai due pensò
con tristezza che il matrimonio che aveva immaginato non doveva essere così:
lei voleva una cerimonia “ristretta”, con tutti gli amici suoi e di Gohan. Con
il suo Gohan che la sollevava in volo dopo averla sposata. Si, questo era il
sogno più grande di Videl.
In un matrimonio affollato da fotografi e curiosi ogni gesto
esuberante della coppia sarebbe stato bloccato sul nascere. Non poteva
permetterlo, e un sorriso determinato comparve sul suo volto poggiato già sul grande letto di casa Satan.
Gohan, l’uomo che sapeva difenderla da ogni male, sapeva
incantarla con i suoi discorsi scientifici, sui racconti straordinari delle sue
avventure con Junior e suo padre. Videl adorava ascoltarlo parlare per ore. Le
sue palpebre finalmente cominciarono a calare, per concedergli quelle ore di
sonno che l’avrebbero resa fresca sposa il mattino
dopo.
Quando li riaprì trovò uno splendido vestito da sposa
poggiato sul letto: apparteneva a sua madre.
Gohan era molto ansioso. “E se facessi la figura
dell’imbecille? E se poi lei non mi amasse più?”
borbottava tra sé misurando con i passi tutta la stanza, senza nemmeno
accorgersi della madre che lo guardava divertita attraverso la porta socchiusa.
“Goku” – bisbigliò dolcemente Chichi nell’orecchio del marito già addormentato – “Mmm, cosa c’è Chichina?” – “Gohan
ha bisogno di aiuto…” – il sayan non si scompose e
richiuse gli occhi – “Gohan se la sa cavare…ho sonno…Ah! Ahi, ahi, ahi! Chichiiii” – “Shhhh! Super Sayan dei miei stivali – la forza con cui la dolce
mogliettina di Goku stava afferrando il suo orecchio
era più che notevole – Tuo figlio ha bisogno di aiuto,
domani mattina si sposerà come ben 20 anni fa abbiamo fatto noi, o te lo sei
dimenticato?!” – “Ok, ok
cara, vado subito, non ti agitare però!”
Goku non aveva alternative e velocemente
si recò dal figlio.
L’espressione di Gohan lasciava trasparire un profondo senso
di inquietudine:
“Ciao papà” – “Ciao figliolo…ehm…tutto apposto?” – “Papà…ti
posso fare una domanda?”, Goku deglutì per la paura,
non gli avrebbe mica chiesto come nascono i bambini?! ‘Ahhh, che stupido, ormai Gohan è
grande abbastanza per saperlo bene’ si rimproverò
mentalmente. “Papà…tu quando ti sei sposato amavi veramente la mamma? Cioè…non
voglio dire che…ma pensavi di meritarla, di essere in grado di farla felice?”. Goku per tutta risposta si grattò la testa e rispose
candido come al solito: “Beh, veramente quando l’ho
sposata l’ho fatto per mantenere una promessa…in realtà non capivo bene cosa
significasse essere sposati”, la faccia scesa di Gohan lo convinse a correggere
il tiro, “Però presto ho scoperto che era una cosa davvero bella…certo non
quanto combattere…” il super sayan si portò la mano
sotto al mento mentre suo figlio si ricomponeva “E’ bello perché io la proteggo
e lei anche mi protegge in un certo senso…non avevo mai avuto nessuno che mi
amasse così tanto, che cucinasse tutte quelle leccornie per me, che mi
accarezzasse e mi baciasse alla sera…” – “Ok, papà,
ho compreso il concetto, però ti prego non continuare…”. Intanto l’espressione
corrucciata di Goku era diventata serena e
sorridente. “Se tornassi indietro – continuò – cercherei di amarla fin
dall’inizio come la amo ora – Gohan spalancò gli occhi: non si sarebbe mai
aspettato una cosa del genere detta da suo padre – Sai, ogni tanto mi prende un
immenso senso di colpa per avervi lasciato soli tutto questo
tempo. Purtroppo è la mia natura sayan che
vive in me, non l’ho mai fatto perché non volessi bene a te e a tua madre e a Goten”
“Papà noi sappiamo come sei, e sappiamo che se fossimo in
pericolo non ci abbandoneresti mai. Anche la mamma lo sa…” – “Grazie figliolo.” – “Ehi, ma non dovevi essere tu a consolarmi?”, ridacchiò
nervosamente il giovane seguito subito dal padre. Dopo una pausa Goku si decise ad arrivare al punto: “Dimmi figliolo, cos’è
che ti spaventa?” – “Vedi quella rivista lì?” Gohan indicò una rivista
scandalistica con in copertina la sua Videl
‘Il matrimonio
dell’anno: la figlia di Mister Satan sposa ad un
secchione! La lista dei pretendenti eccellenti delusi…’
“Lì dentro c’è una fila di bellocci tutti per lei, di gente
ricca e famosa che potrebbe ricoprirla d’oro, potrebbe persino allargare la
palestra del padre…”, Goku sfogliò sbigottito la
rivista “Uuurka! Uh uh,
guarda questo qui, è il tipo che misi K.O. venti anni
fa…Urka è ugualeee! Ma non
è troppo vecchio?!”, il padre incrociò lo sguardo
afflitto del figlio “Papà così non mi aiuti!” – “Ehh?
Scusa ma di cosa ti preoccupi? Tu sei uno dei guerrieri più forti
dell’universo, sei anche uno studioso importante per la tua età – una pacca
affettuosa sulla spalla accompagnò le sue parole – e poi lei ha scelto te…e
quando le donne come Videl e tua madre si mettono in testa una cosa è difficile
fargli cambiare idea!”. Finalmente Gohan sorrise: “Grazie papà.” – “Riposa, che
domani sarà un gran giorno…Ho saputo che Mr.Satan ha
ordinato un banchetto da sfamare una città…mmm non
vedo l’ora!” – “Buonanotte papà”
Appena chiusa la porta della stanza di suo figlio dietro le
spalle Goku si ritrovò faccia a faccia con Chichi, con un’enorme padella in mano. “Chichi…ti
giuro, è andato tutto bene, Gohan è contento…” – “Shhh…
Sei stato fantastico!” – “Urka…meno male, avevo paura
mi volessi pic… - si interruppe
sentendo il rumore del suo stomaco – ehm…sai, avrei un po’ fame…” – “Lo so, testone,
infatti ti ho preparato uno spuntino notturno.” – “Davverooo?!
Urka Chichi, sei la moglie
migliore del mondo!!!” La prese in braccio e la portò
giù in cucina a divorare il gustoso pranzetto fuori programma.
Gohan, intanto, nonostante le rassicurazioni del padre,
stentava ancora a prendere sonno. Aveva ancora una gran voglia di parlare, ma Goten era andato a dormire da Trunks
e non lo poteva aiutare. Provò a sfogare la tensione con velocissime flessioni
e piegamenti, ma fu tutto inutile, ci guadagnò solo qualche goccia di sudore
sulla fronte. ‘Proverò a sfogliare qualche libro in
attesa di addormentarmi’. Prese il suo primo libro
universitario, Biomeccanica della Capsulation,
il suo primo esame, la sua prima eccellenza. Quante notti aveva passato su quel
librone che sembrava non finire mai, quanti pomeriggi a ripassare insieme a
Videl…Lo sfogliava seduto alla scrivania, quando da una delle pagine si sfilò
dolcemente una foto: lui e Videl nella posa tipica che assumevano entrambi dopo
un litigio, lui imbarazzato a rabbonirla e lei che gli dava le spalle, ma
faceva l’occhiolino alla macchina fotografica.
Dietro una dedica:
“Al mio
adorabile zuccone. Videl”
Stavolta il sorriso di Gohan si allargò quasi fino alle
orecchie. Continuò a fissare quella foto, fino a quando,
il mattino dopo, sua madre lo trovò addormentato sul libro con una mano che sfiorava
il volto della sua Videl.
IL GIORNO DEL
MATRIMONIO
Satan city era in festa per il
matrimonio della figlia di Mr.Satan con uno dei più
promettenti studiosi del mondo universitario.
I giornali più seri parlarono di matrimonio perfetto: la
forza della ragazza indubbiamente più forte del mondo e l’intelligenza di
questo semi-sconosciuto del quale si sapeva solo che veniva dalle montagne di Paoz. Nessuno poteva immaginare che Greit
Sayaman e Greit Sayagirl fossero gli sposini.
Testimoni erano Bu per Videl e un imbarazzatissimo Junior per Gohan. Il namecciano
non aveva proprio potuto rifiutare la richiesta del suo sincero allievo. Certo
l’intervento di Junior fu come al solito decisivo per
distruggere tutte le macchine fotografiche dei paparazzi, con l’eccezione delle
fotocamere di Trunks e Goten, gli unici autorizzati a riprendere la cerimonia.
Gohan attendeva impaziente all’altare la sua sposa, che
chiaramente si faceva attendere. Passati 5 minuti però la faccia del giovane
era già diventata blu per la paura, con Goku che non
riusciva assolutamente a stare fermo e Chichi che
continuamente lo rimbrottava. Al sesto minuto si udì un fischio, e una piccola
sfera di energia andò a colpire il petto di Gohan. Immediatamente Vegeta si
mise sull’attenti, così come Goku, ma la risata
argentina di Videl proveniente dall’esterno della chiesa li tranquillizzò. Tutti
si precipitarono fuori a vedere cosa avesse in mente.
“Ehi Gohan, sono qui!”, Videl volteggiava aggraziata nel suo
vestito sopra gli invitati e gli occhi fuori dalle
orbite dei curiosi.
“Ehm…Videl, scendi…avremmo un matrimonio da celebrare” – gli
disse uno sconcertato Gohan – “Ehi Videl, scendi immediatamente, te lo ordina tuo padre!”. La risata allegra che ricevettero in risposta fu eloquente.
“Cosa dici, Gohan? Vieni su tu o me
ne vado? No, perché io non scendo!” – “Ma Videl,
ragiona…”, il giovane sayan si guardò un attimo
intorno: oltre ai suoi amici c’era una folla di curiosi, di fotografi, di ex
pretendenti pronti a ritornare all’attacco. ‘Che fastidio’, pensò il giovane. Un rapido sguardo con la sua
promessa sposa gli fece capire tutto: “D’accordo…saliamo noi! – si rivolse ai
suoi amici – Bu, tu prendi Mr.Satan,
Crili e C18 Marron e il
Genio, papà mettiti la mamma sulle spalle, Trunks e Goten Bulma con Bra, Junior, Tensing, Yamco, forza, salite
tutti in volo con me!” Dopo un po’ di subbuglio tutti gli invitati erano ormai
a 5 metri
da terra, a mezza altezza rispetto a Videl, che continuava a guardare sorridente
il suo Gohan ancora a terra.
“E ora è il mio turnoooo!”,
aumentò l’aura e in meno di un istante Videl si ritrovò in braccio a lui.
Senza dire una parola e con gli occhi puntati l’uno nell’altra
si allontanarono seguiti dal gruppo, non dai guastafeste che stentavano ancora
a riprendere i sensi.
Gohan scelse una radura, un posto speciale dove lui e Videl
si erano amati la prima volta, dove per la prima volta avevano percepito chiaramente
che il loro era un legame speciale ed eterno.
Atterrarono a due passi dal laghetto, così tutti gli altri
in religioso silenzio, interrotto solo dalle lacrime di gioia di Chichi e Mr.Satan.
Sotto il beneplacito di un prete ancora esterrefatto
finalmente Gohan e Videl pronunciarono il loro “sì”.
Quel sì che di lì ad un anno avrebbe generato una splendida
bambina.