Gli stadi di Vanilla-Rabbia-3
Rabbia
Era solo qualche
settimana che Vanilla era diventata
la Regina degli Orchi eppure aveva già conquistato molti
cuori
neri e, oltre ogni più rosea aspettativa di Pierre, era
davvero
un'ottima regina delle tenebre.
Vanilla dal canto suo trovava molto semplice suscitare gelosia e odio
nelle persone e ogni cuore nero che conquistava era una rivalsa su
Chocola, che, impotente, la osservava da lontano senza poter fare nulla
per fermarla.
Povera sciocca, aveva cercato di portarla via dalla sua nuova vita con
dei tali stupidi mezzi.
Una scatolina di lamponi, volava farla ridere?
Ma per quanto le doleva ammetterlo molti dei suoi pensieri, coscienti e
non, erano rivolti alla sua ormai ex migliore amica.
-Ehi ciao Vannilla!- gridò una bambina appena atterrata
nella sua stanza
I lunghi capelli rossi raccolti in due semplici codine ai lati della
testa e un vestito color prugna a far risaltare i suoi occhi smeraldo,
in mano aveva un sacchetto trasparente, fermato da un grande fiocco
blu, pieno di lamponi.
-Guarda cosa ti ho portato!- esclamò facendo roteare davanti
al viso della principessa il sacchettino.
-Grazie Chocola- le disse lei contenta.
-Ho saputo dal nonno che non ti senti bene, hai la febbre?- le chiese
mentre slacciava il fiocco e apriva la carta.
Vanilla annuì, prendendo un lampone e portandoselo alla
bocca.
-Sono buonissimi!- esultò poi, contenta.
Chocola la imitò e così frutto dopo frutto,
finirono il sacchetto ridendo e chiacchierando.
Chocola restò lì fino a tardi e così
la Regina
Candy le diede il permesso di dormire con Vanilla, dicendo che avrebbe
pensato lei ad avvertire suo nonno.
-Vanilla- chiamò Chocola a un certo punto della notte.
-Si?- rispose l'altra
-Noi resteremo amiche per sempre vero?- chiese la rossa mentre si
girava a guardarla.
La principessina annuì e Chocola le porse il mignolo
-è una promessa?-
La bionda allungò a sua volta la mano andando a stringere
con il suo di mignolo quello dell'amica
-Si Chocola è una promessa-
Risero insieme e poi si addormentarono abbracciate, o almeno fu
così che le ritrovarono la mattina dopo.
Chocola volava sulla sua scopa, qualche metro avanti a lei.
-Chocola!Chocola aspettami- gridò Vanilla.
Aveva sempre avuto paura di volare sulla scopa, avrebbe potuto cadere e
farsi male, e cercare di tenere la velocità della sua amica
non
aiutava.
-Dai Vanilla, vai più veloce- la rimproverò
Chocola,
aumentando ancora la sua velocità e raggiungendo Houx e
Saule.
Vanilla cercò di accelerare ma rischiò quasi di
cadere,
quando vide che i tre si stavano abbassando verso una piccola radura.
"E ora come faccio e scendere?" pensò nel panico.
Chinò leggermente la scopa verso il basso e questa si
precipitò in picchiata mentre la ragazza urlava forte.
Questo bastò ad attirare l'attenzione di Chocola,
già
atterrata e intenta a parlare con i suoi due amici, che
puntò
gli occhi sul cielo viola di Extramondo e focalizzò la sua
attenzione su Vanilla che cadeva sempre più veloce.
Cercò di aiutarla ma quella era troppo rapida e
finì dritta in una pozzanghera di fango, sporcandosi.
-Vanilla ti sei fatta male- chiese la bambina raggiungendo l'amica e
tendendole un mano per aiutarla ad alzarsi.
Lei la prese e si alzò barcollando leggermente, il fango che
le copriva le scarpe e buona parte dei vestiti.
Si sentiva indolenzita e le faceva male un po' dappertutto, non
resistette all'impulso di gettare qualche lacrima.
-Ehi Vanilla...- la richiamò avvicinandosi preoccupata.
-Sei cattiva Chocola!- sussurrò
-Ti avevo chiesto di andare piano- gli occhi della rossa s' incupirono.
-Scusa Vanilla, hai ragione- si avvicinò lentamente e
l'abbracciò, sporcandosi anche lei di fango, poi le porse un
fazzoletto con il quale le consigliò di pulirsi almeno in
parte.
-Su, adesso torniamo a casa- propose sorridendole.
Vanilla la guardò terrorizzata -Io non salgo là
sopra di
nuovo- indicò con la mano che tremava la scopa a qualche
metro
da loro.
Anche quella aveva subito parecchio la caduta, era sporca e leggermente
spezzata, Chocola pensò che sarebbe stata nuovamente
utilizzabile solo dopo averla messa accuratamente a posto.
-No tranquilla, verrai sulla mia- le sorrise cordiale poi si
voltò verso Houx e Saule.
-Ragazzi noi torniamo a casa, mi sono ricordata di dover fare una cosa
molto importante-
-Cosa?Di già?- chiese Houx indispettito.
-Devi proprio andare?- lo spalleggiò Saule.
-Si, mi dispiace, potreste per favore riportare voi la scopa di Vanilla
al castello?-
-D'accordo- si arresero i gemelli sbuffando.
Chocola prese la mano di Vanila nella sua e si diresse verso la scopa
magica, lasciata cadere vicino ad un albero.
Quando furono nuovamente nel cielo di Extramondo, con Vanilla
saldamente stretta alla vita dell'amica, Chocola le disse:
-Che ne dici se domani ti insegno un po' a volare?- si voltò
verso la biondina.
Vanilla la guardò e annuì piano, a dire il vero
non era del tutto sicura ma forse avrebbe funzionato.
Sorrisero e continuarono a volare per tornare al castello.
Si portò una mano al petto, ricordare quelle
cose le faceva sempre molto male, che fosse l'effetto del cristallo
nero?
Pierre le fu subito accanto.
-Vanilla, tutto bene?- chiese preoccupato.
Da quando era diventata la regina dei malefici lui era molto
più
dolce e apprensivo, non pensava si sarebbe preoccupato così
tanto.
-Sì, Pierre, stai tranquillo- lo rassicurò.
Guardò di nuovo verso Chocola e il dolore tornò.
In quel momento provava rabbia.
Verso Chocola, verso quel mondo così distante e
verso di lei, che non era ancora abbastanza forte.
Continua...
Angolino
cappuccino di Starbucks:
Ah,
sono un disastro, dovevo pubblicare Venerdì e invece =,(
Perdonatemi
ma non ho davvero
avuto tempo, questa settimana praticamente non sono stata al computer e
ho trovato un'momento solo ora.
Beh
spero vi sia piaciuto, a presto (speriamo).
Ringrazio K
i w i e Moriarty
per le recensioni e a licet
che l' ha inserita nelle seguite, ringrazio anche quelle persone che
leggono nell'obra e che fanno comunque piacere ^^
Airachan
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