Ne, seonsaengnim! (Si, professore!) di Malila2009 (/viewuser.php?uid=201499)
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Annyong^_^
Qui è la vostra Malila2009 che vi disturba ancora con una
nuova storiella fresca fresca di giornata *parla come una
fruttivendola* Mi è venuta così, senza nemmeno
pensarci troppo, beh forse un po' d'ispirazione all'ultima lezione di
chimica con quel "bel fusto" che mi ritrovo di
professore...naturalmente il mio è solo sarcasmo
perchè beh, diciamo che lui assomiglia più a un
hobbit un po' più alto della media XD.
Spero che vi piaccia e lasciate qualche commento sia positivo che
negativo perchè volgio sapere cosa ne pensate.
Buona lettura a tutti ^_^
Aishhhhh.....non è possibile che la mia sveglia si sia
decisa a non suonare proprio il giorno di ritorno a scuola! Ma dico io,
mia madre non poteva accorgersi prima che stavo ancora sotto le coperte
nel bel mondo dei sogni? E adesso mi tocca correre come una matta di
prima mattina per non arrivare tardi e ritrovarmi il cancello della
scuola chiuso. Che poi chi ha volgia di essere punita da quella
vecchiaccia della vicepreside secca come una scopa e con quei
occhialini sulla punta del naso. Ci credo che a 35 anni non ha ancora
un ragazzo, quella se non cambia un po' il modo di fare non
troverà mai uno straccio di fidanzato e
continuerà a rendermi la vita un infe-
-Aih!-
Ma che cavolo! Adesso ci voleva anche qulacuno che m'intralciasse il
cammino?- Si può sapere dove guarda?- dissi con tono furente
a uno sconosciuto.
-Senti chi parla, guarda cosa hai fatto tu mocciosa- disse l'uomo
indicando la sua giacca appena macchiata con del caffè che
prima si doveva trovare nel bicchiere di carta che aveva tra le mani.
-Scusi- feci un piccolo inchino con la testa, non mi andava di
discutere con quello su chi avesse ragione (anche se ovviamente secondo
me l'avevo io)- Comunque anche lei poteva stare attento- gridai mentre
cominciavo di nuovo a correre con direzione scuola. Non stetti nemmeno
a sentire quello che lo sconosciuto tentava di dirmi, tanto a chi
impostava, a me non di certo visto che avevo altri problemi.
Varcai il cancello appena in tempo e mi diressi di corsa verso la mia
classe salendo le rampe di scala con l'eleganza di un ippopotamo
incinta. Man mano che mi avvicinavo alla porta sentivo voci e un po'
confusione.
Il prof non doveva ancora essere arrivato, pensai tra me e me. Infatti
non appena entrai trovai tutti quanti in piedi e in giro per la classe.
Tirai un sospiro di sollievo e iniziai a riprendere fiato dopo aver
poggiato la cartella sul mio banco. Salutai anche le mie amiche che non
vedevo da dopo le vacanze invernali perchè ero stata a
trovare i parenti durante le festività e non avevo potuto
stare molto con loro.
-Ragazze!- urlai alzando le braccia- Quanto mi siete mancate. Cosa
avete combinato di bello?-
-Hee jin!- mi urlano per tutta risposta Chae ri e Mi joo stritolandomi
in un abbraccio-morsa- Noi niente ma te? Sei sparita per giorni interi,
come è andata?-
-Bene, bene. Ho rivisto un po' di parenti. Ma il prof. ancora non
arriva?-
-Ma come, non l'hai saputo?- mi chiese sorpresa Mi joo.
-Cosa?-
-Il nostro prof di chimica è andato a vivere in Nepal- mi
rispose Chae ri.
-IN NEPAL??? Ma quando?- chiesi quasi urlando per la sorpresa. Il
nostro professore di chimica era in assoluto il mio preferito e il
migliore. A dire la vero no amavo la chimica, anzi tutto il contrario,
ma lui era sempre così gentile e comprensibile con tutti.
Era così buono...
-E' successo tutto durante queste vacanze. Ha deciso di partire
improvvisamente...il motivo non si molto bene ma alcuni dicono che
abbia trovato moglie e sia andato a vivere nel paese di lei- mi disse
Mi joo.
-Ma allora a noi chi ci farà lezione? Non mi dite che
sarà la vicepreside?!-
-No, no meno male lei no. Hanno trovato un nuovo prof di
già. Ma sembra che sia in ritardo, nessuno l'ha ancora
visto- continuò Mi joo guardando la porta.
-Quanto mi mancherà il nostro vecchio prof, ma sono contento
per lui. Era ora che trovasse l'anima gemella- dissi con un sorriso
compiaciuto- Ma sono anche curiosa di sapere come sarà
quello o quella nuova-
Detto, fatto, non appena finì quella frase la vicepreside in
tutta la sua fredezza e dei tacchi vertiginosi entrò in
classe dove subito cadde un silenzio rigorosissimo.
-Ragazzi, come tutti sapete il vostro professore di chimica si
è trasferito. Ma non abbiate paura, non rimarrete indietro
con il programma perchè abbiamo trovato un suo degno
sostituto- disse con tono altezzoso- E' quindi con mio immenso
piacere presentarvi il vostro nuovo insegnante: il professore Choi
Seung-hyun- disse sottolinenado quel "immenso piacere" con
molta enfasi, cosa molto strana da vedere in lei- La prego professore
Choi entri- disse poi rivolgendosi verso la porta da dove
entrò una sagoma a me un po' familiare...
No.
Mi rifiuto.
Non è possibile.
Quel tizio, no.
Per favore.
Lo sconosciuto a cui avevo versato addosso il proprio caffè
era il nuovo prof di fisica??? Ma perchè tutte a me...?
E mentre io sprofondavo sempre di più nella mia disperazione
e nel mio banco, un brusio cominciò levarsi dalla classe,
brusio da parte delle mie compagne. Tutte infatti bisbigliavano
qualcosa alla compagna e qualcuna stava a contemplare l'uomo appena
entrato come se fosse incantata. E le mie amiche non facevo certo
eccezione. Non si erano nemmeno accorte della mia disperazione tanto lo
guardavono con insistenza. Ma che hanno tutte da fissare in quel modo e
commentare? Mi girai dall'altra parte, verso la finestra accanto a me
per non farmi vedere troppo, magari se facevo così non mi
vedeva. Stare in ultima fila ha i suoi vantaggi.
-Non fatevi ingannare dalla sua giovane età, il professore
Choi ha già molta esperienza nel campo. Sono sicura che i
troverete più che bene con lui. Ma la prego si presenti a
tutta la classe- disse la vicipreside con un tono troppo cordiale e
smielato per i miei gusti, la preferivo quasi quasi quando usava il suo
solito tono freddo.
-La ringrazio. Buongiorno a tutti quanti, io sono Choi Seung-hyun e
sarò il vostro nuovo insegnante. Spero ci troveremo bene
insieme. Il vostro vecchio professore mi ha parlato di voi come classe
e mi ha anche detto che siete un abella classe- disse l'uomo e quando
finì il brusio divenne sempre più assordante.Ma
che avevano tanto da starnazzare tutte quante? Non avevano mai visto un
nuovo insegnante? Ad un certo punto sentì una gomitata
proveniente da Chae ri.
-Che c'è?- domandai un po' sgarbata, ma la mia amica non lo
notò perchè avevo lo sguardo e la sua poca
attenzione verso la cattedra.
-Ma l'hai visto? Cioè ma hai sentito che voce?-
domandò facendo finire ciascuna frase con un tono
più elevato dell'altro, quasi un piccolo strillo.
-Si, l'ho visto, anche troppo bene...-dissi in un sospiro.
-In che senso?- chiese stavolta volgendo lo sguardo verso di me.
-Stamattina mentre correvo per non arrivare tardi mi sono scontrata con
lui e gli ho versato per sbaglio il caffè sul cappotto-
dissi con un a piccola smorfia finale.
-No, ma come hai fatto a non vederlo? Gli hai almeno chiesto scusa e
dato i soldi per farlo lavare?- chiese ancora Chae ri.
-Diciamo di sì, ma non gli ho dato soldi perchè
non ne avevo alcuna intenzione e poi andavo così di fretta
che non me ne sono curata troppo- confessai alla mia compagna con tono
mortificato- Che figuraccia...-
-Capisco, ma magari non ti ricorda nemmeno. In fondo se vi siete solo
scontrati non ti ha nemmo visto per bene-
-Tu credi?- dissi con sgurado da cucciola speranzosa.
-Si, dai. Comunque hai visto che bello che è?- disse
volgendosi verso la cattedra di nuovo.
-Nh- mugugnai volgendo anch'io il mio sguardo verso nella sua stessa
direzione. In effetti stamattina non ci avevo fatto molto caso e
nemmeno quando era entrato in classe: era davvero giovane per essere un
insegnante e non era nemmeno brutto. Anzi aveva un non so che che lo
rendeva affascinante...ecco svelato il mistero del brusio femminile in
classe: il nuovo prof era bello. Ero rimasta abbastanza incantata nei
mie pensieri che non mi accorsi che la vicepreside era usicta e che
tutti quanti si erano alzati per saluatrl acon un inchino. Quando mi
ripresi dallo stato incantato notai che un paio di occhi dietro a degli
occhiali da vista mi stavano guardando e un sorriso era comparso sulle
labbra si quella
persona.
Cacchio, pensai.
Mi aveva riconosciuto.
Posi subito fine a quel contatto visivo girandomi verso la finestra.
Sentivo le guance diventare roventi.
-Bene ragazzi, direi di rompere un po' il ghiaccio
presentandovi. Chi vuola cominciare?-
Silenzio totale...
-Vedo che siete un po timidi, allora faccio io. Cominciamo
da...lei seduta in ultimo banco vicino alla finestra-
Sgranai così tanto gli occhi che quasi mi cadevano. Mi girai
con una lentezza infinita e teatrale -I-Io?- chiesi poi, magari aveva
sbagliato persona...
-Si, proprio lei- disse con un sorrisetto compiaciuto.
Cavolo, cavolo, cavolo...
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