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La scelta
giusta
Si trovava spesso a fissarla, senza
un motivo apparente la osservava, da lontano, e cercava di vedere chi ci fosse
davvero dietro a quel giornale al contrario.
Dietro a quegli
orecchini fatti di tappi.
Dietro a quei capelli biondo sporco sempre calati sul
suo viso; sipario che proteggeva gli altri dalla sua follia.
Dalla
sua Intelligenza.
Theodore Nott non
avrebbe saputo dire quando aveva cominciato a trovarla intelligente e non più
folle.
Forse quando diversi mesi prima Luna l'aveva sorpreso
a osservarla insistente e lei aveva ricambiato il suo sguardo: occhi negli occhi
per la prima volta in cinque anni e Theodore in quegli occhi cosi spalancati sul
mondo aveva trovato tutto il bello dell'universo.
Da quando aveva incontrato il viso di Luna aveva
imparato a sorpendersi; si sorprendeva di come il proprio viso si girasse sempre
a cercarla, un satellite in orbita intorno a lei.
La sua era diventata
una fissazione, ogni motivo per trovarla brutta si tramutava in un pretesto
affascinante per cercarla sempre con lo sguardo; e ogni qualvolta lei
ricambiasse lo sguardo il cuore di Nott perdeva mezzo battito e la sua giornata
si faceva d'un tratto più bella.
Da quando aveva
conosciuto il sorriso di Luna aveva imparato ad apprezzare le cose belle; le
labbra di Luna incurvate in alto erano qualcosa di unico al mondo.
Non era un sorriso
qualunque, era il sorriso di chi sa qualcosa che tutti gli altri non sanno, era
il sorriso di una creatura ultra terrena che faceva della sua presenza un dono
alla gente comune, era un sorriso appena accennato, di chi non vuole disturbare:
era il sorriso di Luna.
A Theodore bastava questo perché fosse l'unico
sorriso degno di essere notato.
Da quando aveva
sfiorato la pelle di Luna, per caso, mentre camminava per un corridoio, aveva
imparato a gioire delle cose più semplici; perchè Luna era la semplicità fatta a
persona, Luna era la Dea della semplicità e lui, cosi abituato allo sfarzo,
aveva trovato un genuino cambiamento nel modo di vedere le cose.
Adesso, un fiore
incontrato per caso nel giardino di Hogwarts, era un pretesto per fermarsi ad
osservarlo nelle sue mille sfaccettature; quel fiore era Luna che, persa in
mezzo ad altri centinai di fiori, aveva qualcosa di eccentrico e bellissimo che
Theo avrebbe distinto tra mille altri fiori.
Da quando Luna l'avevo salutato, una mattina in
giardino, Theodore aveva conosciuto l'Amore; perchè l'effetto della sua voce era
stato un bombardamento per l'anima che Theo non credeva di avere: Luna aveva una
voce sognante, una voce particolare, non aveva nulla di dolce o sensuale, era
una voce assolutamente anonima a tratti un pò stridula, ma a Theo non importava,
si era cucito la sua voce in testa, per essere sicuro di saperla riconoscere per
sempre e aveva ricambiato il saluto con un grugnito tremendo, ma Luna aveva riso
e Theo era sicuro che lei lo avesse capito che il suo era solo
imbarazzo.
Da quando Luna gli
aveva rivolto una risata, Theo aveva conosciuto l'arte dell'arrossire; Luna
aveva riso mentre lui imprecava contro i compiti della McGranitt in mezzo a un
corridoio e Theo era diventato rosso guardandola incantato mentre le labbra di
lei si distendevano, i suoi occhi si chiudevano e le risa raggiungevano gli
occhi e la bocca, risate sguinate, senza nessun controllo.
- Poco signorile -
avrebbe commentato suo padre, ma alle orecchie di Nott erano risa
bellissime.
Da quando aveva
visto una Maledizione Senza Perdono sfiorare il viso di Luna, la notte della
morte di Silente, Theodore aveva conosciuto il terrore di perdere ciò che aveva
di più caro al mondo.
Aveva raggiunto Luna, la sua Luna e l'aveva portata
al sicuro dietro un arazzo mentre Rookwood combatteva contro Ginny
Weasley.
L'aveva sorretta mentre lei si riprendeva dallo
spavento e quando finalmente lei aveva alzato lo sguardo, Theo era a pochi
centimentri dal viso di Luna, gli occhi di lui pieni di terrore per la sua
salute, tutto il corpo in tensione per il suo destino, e Luna si senti protetta
come non si sentiva da tanto tempo; protetta dai suoi occhi che tanto l'avevano
cercata, protetta dal suo sorriso appena accennato che a volte le rivolgeva,
protetta dal suo saluto gutturale pieno di imbarazzo, protetta dalla sua pelle
fredda.
Protetta dal suo amore.
Luna era semplice e
capiva le cose semplici; in quel momento la cosa più naturale da fare era
appoggiare le sue labbra sottili su quelle di Theodore Nott, e nulla mai fu più
semplice.
Le loro labbra entrarono in contatto per pochi
secondi, un semplice sfioramento a occhi chiusi, un bacetto da bambinetti
dell'asilo eppure Nott lo sapeva, non se lo sarebbe mai
dimenticato.
Erano passati tanti anni eppure Theodore
Nott quella voce non l'aveva mai dimenticata.
- Ohhh Rolf guarda! Un
gorgosprizzo proprio lì, in quella vetrina! -
Nott si girò di scatto e la
vide, semplice e vera proprio come l'aveva lasciata più di 25 anni prima dietro
quell'arazzo, teneva per mano un uomo biondo e guardava affascinata una
vetrina.
L'aveva chiesto come regalo di Natale di poterla rivedere, e
qualcuno lo aveva giudicato degno del suo desiderio.
Non si erano mai
conosciuti davvero, Theo l'aveva amata in silenzio per tanto tempo e quell'unico
bacio era stata la dimostrazione che anche Luna lo aveva amato a modo suo;
sorrise sghembo mentre lei trascinava quello che doveva essere suo marito per le
vie di Diagon Alley.
Spesso Theo si era chiesto come sarebbe stata la sua
vita al fianco di Luna Lovegood, e ogni volta trovava una risposta diversa da
darsi; la verità era che Theo non voleva saperlo come sarebbe stato.
Theodore
aveva amato Luna sapendo bene che non avrebbero mai avuto un futuro e voleva che
quell'amore che li aveva uniti rimanesse per sempre puro e disinteressato come
era stato fin dall'inizio, niente logorante quotidianità, niente litigi, niente
scelte assurde tra luce e buio, buoni e cattivi.
Niente doveva rovinare
quello che Theo aveva provato durante gli anni a Hogwarts: quella spinta
naturale e dolcissima nei confronti di quella stramba ragazza.
L'amore per
Luna Lovegood era stata la cosa più pura e bella nella vita travagliata di
Theodore Nott e vederla felice per lui, era il traguardo più bello.
Diede le
spalle alla sua Luna proprio quando lei, avvertita la presenza di Theo, si era
girata a osservare nella sua direzione, ma lui era già lontano nel fumo di
Notturn Alley, un leggero sorriso in volto e la consapevolezza di aver fatto
la scelta giusta.
Le loro bocche si lasciarono e gli occhi di Luna lo
avvolsero ancora una volta.
- Puoi fare la cosa giusta Theo, puoi scegliere...i
Mangiamorte non sono la via giusta...resta qui, con me.. -
Era così disarmante
la sua Luna..per un attimo Theo accarezzò l'idea di un futuro con lei, ma il
pensiero sparì presto, aveva giurato a se stesso che non avrebbe macchiato
l'anima così pura e bella di Luna con la sua anima nera e macchiata di nero,
un'anima ormai corrotta.
- So già quale è la scelta giusta Luna, il tuo futuro
senza me è la scelta giusta, non posso trascinarti nell'abisso con me..grazie
per questo momento Luna, è bello essere qualcun'altro per una volta -
Gli accarezzò il
viso per la prima e ultima volta, la guardò negli occhi imprimendosi a fuoco il
suo viso nella testa e poi la lasciò lì, dietro all'arazzo.
Se ne andò
consapevole di avere fatto la cosa più coraggiosa di tutta la sua serpentesca
vita, consapevole di aver fatto la scelta giusta
Storia già postata qualche giorno fa, ma era illegibile..adesso è decisamente più accettabile xD
Questa storia partecipa al contest "Basta Harry/Ginny
Hermione/Draco...ci sono anche altre coppie" indetto da _L_Black_ ed è arrivata terza! :)
Ok, sloggio xD se vi va fatemi sapere qualcosa, quel bel tasto "inserisci una recensione" non uccide...davvero XD
Sara
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