White Blank Mind

di capslokid
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 White Blank Mind



La risata di Jared mi risuona in testa, come quelle filastrocche irlandesi di cui è difficile scordarsi.
Sono passate poco più di otto settimane.
Io sto bene, ve lo giuro.
Il fatto che mi stia puntando una pistola alla tempia non vuol dire assolutamente niente.
Tutto ciò ha un senso.
Il mio tempo è scaduto. Il fato è contro di me.
Ho cercato di cambiare le cose. Vi assicuro che ci ho provato con tutto me stesso.
Il risultato è quello che è. Io sto bene così.

Sta iniziando a piovere e la terra sotto di me sta diventando scivolosa.
Ho un fazzoletto di stoffa in tasca, forse è meglio che pulisca il marmo grigiasto, forse ci penserà l’acqua che sta cadendo veloce.
Sei proprio qui davanti a me, sorridente, gli occhi splendenti e pieni di speranza. Mi hai insegnato a non smettere mai di sperare,
qualsiasi cosa accada, e forse di sto deludendo.
Non ci riesco più. La speranza mi ha abbandonato. Sono fragile.
Il mio cuore e il mio cervello sono sbarrati.
Il mio corpo è gracile e flebile. Sono esaurito. Sono stanco.
Più cerco di smettere di pensare a te, Amore mio, più mi torni in mente.
Ora che non ci sei più, sto diventando sempre più nocivo. Un nemico di me stesso.

Passo il pollice sopra la foto. Nessuno deve toccare il tuo angelico volto.
Nemmeno la pioggia. Tu sei mio, e molto presto ti raggiungerò. Lassù.
Lassù dove dicono ci siano gli angeli.




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