Oceanic 815

di Bale
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OCEANIC 815
 


Hugo



 




Era incredibilmente in ritardo.

O forse non era poi così incredibile viste le sventure che gli stavano piovendo addosso come grandine da qualche mese a quella parte.

Era proprio per quel motivo che aveva affrontato un così lungo viaggio.

Si era recato in Australia per scoprire l’origine di quei numeri, fonte della sua sfortuna.

L’assistente di volo aveva riaperto il Gate e lo aveva lasciato salire sull’aereo nonostante il ritardo.

Hugo l’aveva ringraziata, poi con aria mesta era salito sull’aereo e aveva raggiunto il suo posto.

Non si era guardato troppo in giro, si era limitato a sedersi  composto e ad allacciare la cintura.

Si era infilato le sue amate cuffie e aveva cominciato ad ascoltare musica, per isolarsi da un mondo nel quale quasi mai si sentiva a posto.

Hugo Reyes era proprio una di quelle persone che faticano molto a trovare il loro posto nel mondo.

La madre gli ripeteva sempre che probabilmente era per via della sua taglia, ma lui riusciva tranquillamente ad ignorarla. Non ci stava male poi più di tanto.

Ciò che, invece, lo faceva stare male era suo padre. Probabilmente era proprio a causa della sua improvvisa sparizione che si era dato così da fare con i dolci e con il cibo in genere.

Chiuse agli occhi e pensò al pollo, uno dei maggiori protagonisti delle sue fantasie.

Li riaprì all’improvviso, sconvolto.

Aveva comprato una catena di fast food, la sua preferita, ma questo gli aveva causato soltanto sventure.

In realtà la sua vita era costellata da sventure da quando aveva vinto alla lotteria.

Lo aveva fatto con i numeri di Lenny, lo aveva fatto innocentemente.

4  8  15  16  23  42

Ripeté i numeri nella sua testa, più di una volta, poi cercò di scacciarli per sempre.

Sapeva bene che non ci sarebbe mai riuscito.

Da quando li aveva usati aveva assistito alla morte di una giornalista, aveva subito un arresto e aveva anche assistito all’incendio della casa che, con tanto amore, aveva comprato per sua madre.

Doveva davvero morire per porre fine a quella maledizione e per salvare i suoi cari dalle tragedie che si avventavano su di lui come avvoltoi?

Chiuse di nuovo gli occhi e si abbandonò a quella musica.

Dopotutto cosa poteva accadere di peggio?





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