Le capacità d'osservazione
di Mac richiamano brutti ricordi per Danny.
~Cicatrici.
Tutto cominciò per
colpa della sua maglietta. Era comoda, ma anche più corta di qualunque
altra cosa in suo possesso, e aveva la tendenza a sollevarsi. E fu esattamente
questo ciò che avvenne mentre, facendo un sopralluogo con Mac, si alzò
in punta di piedi per raggiungere una mensola.
"Cos'è quella?"
Mac stava guardando la pelle scoperta della parte bassa del suo torso, e Danny
si ricordò troppo tardi di ciò che c'era lì. Pensò
di mentire per salvarsi, ma si rese conto che: a) Mac aveva già messo
insieme un'accurata supposizione, e b) Mac era già stizzito abbastanza
con lui per via del fatto che, col caso dei Tanglewood, lui aveva solo gettato
benzina sul fuoco.
"E' una cicatrice"
rispose, e si piegò in modo che la maglia tornasse a posto. Mac si accigliò
e avanzò, sollevando il bordo della sua maglietta per toccare la lunga
e sottile cicatrice che passava dall'ombelico di Danny fino all'estremità
del fianco. Danny rabbrividì leggermente. Era il primo intimo contatto
fisico che Mac gli concedesse dal caso dei Tanglewood, quando aveva ricevuto
uno sguardo sospettoso sia da Stella che da Mac, anche se aveva fatto più
male quello da parte di quest'ultimo. Danny sapeva di star camminando su gusci
d'uova con il suo capo, e durante l'ultima settimana aveva sistematicamente
finito per rimanere a casa di Flack, evitando l'appartamento condiviso con Mac;
un silenzio teso, troppo difficile a sopportarsi, aveva preso il posto del solito
punzecchiarsi.
"Questo l'avevo capito"
Mac corrugò la fronte, gli occhi attenti. "Lungo e sottile…
una lama?"
Danny scosse mentalmente
la testa. Mac era troppo bravo con queste cose. Gli sorrise stancamente e richiamò
l'esatta arma che l'aveva fatto.
"Già…
un coltello da caccia, per l'esattezza" Gli occhi di Danny si spostarono
lungo la stanza. Verso il tavolo di vetro rotto, al paralume, alle macchie di
sangue sul pavimento. Qualunque cosa, per evitare d'incrociare gli occhi di
Mac.
"Chi?" La rabbia
sommessa fece sì che Danny guardasse direttamente Mac, che lo stava fissando
con una espressione piuttosto preoccupata in viso. Danny tirò un respiro
profondo e disse quell'unica parola destinata a far arrabbiare Mac.
"I Tanglewood"
sussurrò. "Beh, un Tanglewood" Mac lo stava fissando, quindi
si sentì in dovere di spiegare. "Tony. Antonio Sassone"
"Sassone" ripetè
Mac, gli occhi fissi su Danny, che annuì ed emise un sospiro rassegnato.
"Il cugino di Sonny.
Un ex… beh, non proprio" Danny fece un sorriso obliquo, sconfitto.
"Più che altro, scopavamo assieme ogni tanto" Diede un'occhiata
a Mac, che lo stava fissando incredulo. "Perché sei così
sorpreso? Li frequentavo, lo sai"
"Danny-"
"E' stato qualche
anno fa" Cominciò Danny, che voleva riuscire a superare questa cosa.
"Gli ho detto che avevo intenzione di lasciare i Tanglewood. Abbiamo discusso
per un po', e comunque non eravamo così intimi, ma quando ho detto che
volevo entrare nella scientifica lui è partito. Ha tirato fuori dalla
cintura quel suo coltello da caccia e…" Danny inconsciamente sollevò
una mano per afferrare quella di Mac, che stava ancora ferma sulla sua cicatrice.
"So solo che, dopo, agonizzavo sul pavimento" Danny fissò un
punto in lontananza. "Il resto è nebbia, davvero. Mi sono svegliato
in ospedale, e me ne sono andato in accademia appena mi dimisero"
"Sei andato alla polizia?"
Danny scosse la testa.
"No. Sarebbe stata solamente l'ennesima lite tra membri di una gang, niente
di davvero importante per loro" improvvisamente notò la propria
mano e quella di Mac e tentò di allontanarla, ma Mac intrecciò
le loro dita, assottigliando lo sguardo quando fissò Danny.
"Questo è quello
che pensi tu, o quello che pensano loro?" Danny fece spallucce, non c'era
niente da fare.
"Tutt'e due le cose,
credo" Rispose infine. "Ma perché t'interessa?"
"Perché sei
un mio agente e un mio amico" Le spalle di Danny scivolarono giù
a quelle parole, il viso chinato. "E ti amo più di quanto vorrei
ammettere. Ti chiedo scusa. Avrei dovuto fare qualche ricerca sul tuo passato
con i Tanglewood"
"Probabilmente io
avrei dovuto parlartene prima. Ma non siamo dei gran chiacchieroni, vero?"
Danny ridacchiò. "Ci servono Stella o Aid per quello"
Mac sorrise tranquillamente
quando Danny sogghignò verso di lui, il caustico senso dell'umorismo
di nuovo al proprio posto, prima che il viso di Danny diventasse improvvisamente
serio.
"Quindi mi perdonerai
per non avertene parlato?" Accennò alla cicatrice con le loro mani
allacciate. Mac ci pensò attentamente.
"Due domande"
Danny annuì, come se si fosse aspettato una cosa del genere. "Come
ho fatto a non notarla?"
"So come non far vedere
alle persone quello che non voglio che vedano. E l'altra domanda?"
"Perché?"
Danny gelò, e sembrò che ci pensasse su prima di rispondere lentamente.
"Perché non
puoi dire di no ad un Sassone" Fece di nuovo spallucce. "Non ho mai
detto di essere completamente consenziente" Dopodiché, Mac strinse
le braccia attorno a lui, e il ricordo di Antonio Sassone svanì, andando
solamente a popolare gli incubi. Gli occhi di Danny si chiusero, rilassandosi
alla sensazione delle forti braccia attorno a lui.
"Quando avremo chiuso
il caso, ti porterò a casa" gli sussurrò Mac all'orecchio.
Danny sbattè le palpebre.
"Casa?" sorrise.
"Suona bene"
°-°-°-°-°
Note idiote
(rima!) della traduttrice. Oddio, che pucci O_O! Altro fandom
che in italiano manca, è il Mac/Danny… eppure sono così
bellini e palesemente gay & in love =ç=))