After the rain
Titolo: After the
rain
Fandom: One
Piece
Tipologia: Flash
Fiction [ 546 parole fiumidiparole
]
Personaggi: Black-Leg Sanji, Roronoa
Zoro
Rating: Giallo
Genere:
Generale, Malinconico, Sentimentale, Fluff
Avvertimenti: Shounen
ai, Post-Thriller Bark Arc, What if?
Prompt:
Pioggia contestmania
Phase Solid: #08.
Metallo
Tabella/Prompt: Estate
› 14. Pioggia estiva
The season challenge: Estate
› Notte
ONE
PIECE ©
1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.
Zoro
socchiuse gli occhi e lasciò che le gocce di pioggia
scivolassero lungo le sue guance, simili a lacrime che aveva giurato a
se stesso di non versare mai più.
L'ultima volta che l'aveva fatto era
stato quel lontano giorno
al Baratie, quando, in lacrime, aveva sollevato la propria katana e
promesso a Rufy che non avrebbe ricevuto mai più una
sconfitta
come quella inflittagli da Mihawk. E tuttora pensava a quel momento, al
dolore che gli aveva procurato quella bruciante sconfitta ancor
più del metallo rovente di quella lama, per quanto fossero
passati mesi e mesi e fosse maturato come uomo e come spadaccino.
A quella costatazione sollevò
un angolo della bocca in un
mezzo sorriso, incrociando le gambe sulla soffice erba umida che
ricopriva interamente il ponte della Sunny; nel muoversi troppo,
però, storse il naso e diede vita ad una smorfia sofferente,
sfiorandosi il l'addome con palmo della sinistra. Non era ancora
guarito del tutto dallo scontro con Kuma e la debolezza di tanto in
tanto si faceva sentire, per quanto cercasse in tutti i modi di far
finta di niente in compagnia degli altri. Non era mai stato il tipo da
esternare il proprio dolore, e, per quanto Chopper insistesse nel
fasciargli continuamente il busto e nel consigliargli di non fare
sforzi, lui non riusciva a starsene buono come avrebbe dovuto. E forse
era stato proprio per quel motivo che se n'era andato là
fuori,
incurante delle intemperie, e aveva sollevato qualche manubrio, dovendo
ben presto smettere a causa del dolore che l'aveva colto impreparato.
Ah, dannazione. Forse aveva davvero bisogno di riposo, proprio come gli
aveva consigliato Chopper.
«Ohi, che ci fai qui fuori
sotto alla pioggia? Dovresti
stare a letto». La voce del cuoco richiamò la sua
attenzione, e fu volgendo lentamente lo sguardo verso di lui che
ricambiò la sua occhiata, scrollando semplicemente le
spalle.
Forse in un altro momento gli avrebbe bofonchiato contro di andarsene,
però l'espressione dipinta sul volto di Sanji,
un'espressione
mesta e vagamente preoccupata, freddava persino la sua voglia di
litigare come al solito con lui. «Ti spiace se ti faccio
compagnia, allora?»
domandò ancora Sanji, e forse fu il tono mogio con cui
pronunciò
quel quesito - perché chiedergli una cosa del genere, poi? -
che fece sollevare un sopracciglio allo spadaccino, che
inclinò il capo di lato come se volesse osservarlo meglio.
«Che hai, cuoco?»
Sanji non gli rispose, o almeno non
subito, sedendosi accanto a
lui sotto la pioggia prima di poggiarsi con la schiena contro la sua.
«Niente», sussurrò poi, socchiudendo gli
occhi.
«Non ho proprio niente, marimo». E
ringraziò il fatto che il
Vice Capitano non avesse insistito, sistemandosi meglio per far stare
più comodo anche lui, cosa che lo fece sorridere.
A dover essere sincero, Sanji aveva
avuto una fottuta paura di
non vedere più quella stupida testa verde girovagare per la
Sunny. Aveva avuto paura che non avrebbero più potuto godere
della sua costante presenza, aveva avuto paura che le loro liti
sarebbero solo divenute momenti da ricordare con nostalgia, e, cosa
più importante di tutte, aveva temuto di non potergli
più
stare vicino come in quel momento. Aveva temuto di perderlo,
dannazione, e lui non l'aveva ancora capito.
A quel pensiero, strinse gli occhi,
godendosi la sua
calda vicinanza. Dopo la pioggia arrivava sempre il sole, dopotutto.
_Note inconcludenti dell'autrice
Bene.
Ogni tanto mi ricordo di aggiornare questa raccolta, la quale ormai
racchiude veramente qualunque cosa mi passi per quello che io ancora mi
ostino a chiamare cervello
Ad essere sinceri, questa flash è un po' vecchiotta e fino a
questo momento era presente unicamente sul mio Livejournal,
però
l'ho ritenuta meno idiota delle altre e ho pensato di postarla
anche nella raccolta qui presente. Perché? Semplicemente
perché tratta di Thriller Bark, e ormai lo sanno anche i
muri di
casa mia quanto Thriller Bark e tutto il resto mi stia piuttosto a cuore
In ultimo, per quanto questa raccolta si chiami 30 pieces, alla fin
fine penso proprio che la aggiornerò fino a quando non se ne
andrà l'ispirazione, quindi potrei arrivare intorno alle
cinquanta o addirittura alle cento, pur non essendone davvero sicura.
Non modificherò il titolo, però,
perché mi piace
così come x)
Ciò
detto, come
sempre, ovviamente, commenti e critiche sono ben accetti :3
Alla
prossima.
♥
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