what a mess!

di thankyoukidrauhl
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«...cinque, quattro, tre, due, uno!».
Lo guardai negli occhi: quello era il momento in cui due innamorati dovevano scambiarsi gli auguri per il nuovo anno con un dolce bacio.
Ma no, noi non eravamo nè dolci e nè innamorati.
Eravamo soltanto io e lui, due amici. O forse amici era una parola troppo azzardata per definire un limitato insieme di parole costituito dalla classica 'chat alla facebook':
«Ehi ciao, come va?»;
«Bene grazie, e tu?»;
«Bene».
E poi veniva quel secondo imbarazzante che sembrava mai terminare, a cui seguiva un «ora devo proprio andare». Pff, solita scusa che trapelava di disinteresse.
«Ehi guarda, ci sono i fuochi d'artificio!» disse lui sforzandosi pur di colmare la vergogna creatasi qualche minuto prima.
Uh, ma davvero? Fuochi d'artificio? Ed io che pensavo quel rumore assordante fosse un fischio d'orecchio!
«Si che belli», risposi per poi andare via.
La mattina seguente mi svegliai in una stanza sconosciuta, in un letto che sicuramente non mi era famigliare e con un ragazzo mai visto prima di quel giorno.
Come ero finita lì dentro? Questo non lo so. Una cosa era certa: quel tipo era proprio carino, si chiamava Josh se non sbaglio.
 
Il nuovo anno non stava andando poi così male, tutto sommato: conobbi altri due ragazzi in un bar del centro, George e Jaymi.
Con loro feci subito amicizia ma le cose cambiarono un po' quando scoprii che facevano parte di un quartetto.
Chi erano gli altri due membri? Jj e quel ragazzo della notte di capodanno, Josh.
Si chiamavano Union J se non erro, non erano male. Strimpellavano concerti qua e là nel paese ed avevano anche un gruppetto di fans.
Il classico  gruppo uscito da x factor insomma, con una piccola differenza: in quel programma non ci avevano mai messo piede, e detto fra me e me, cioè fra me e chi un giorno tra trecento anni troverà questo diario in un museo magari e...no ok, dicevo: non credo avrebbero fatto successo.
 
«E così, Josh è tuo amico?» gli chiesi.
«Si Kim.»
«Perchè quella mattina ero nel suo letto, Jj?»
«Non lo so.»
«Ho passato la notte con quel tipo e questo è tutto ciò che sai dirmi? Ammettilo, mi hai drogata? Mi hai fatta ubriacare? Mi hai dato una botta in testa in modo che la mattina successiva non ricordassi niente?»
«In realtà...» si fermò distratto dal cellulare che vibrava nella sua tasca.
«Si vabbè, ne parliamo dopo.Ciao!» e sbattei la porta.


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Questa è la mia prima fan fiction sugli Union J, spero vi incuriosisca tanto da continuarla a leggere.OuO
twitter: @unionjdb.
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