Anime Gemelle
Ron è steso sulla sabbia umida,
sotto un cielo tempestato di stelle a torso nudo con un paio di jeans azzurri
un po’ rovinati, con i piedi nudi, i capelli rossi incollati alle tempie, a
guardare le stelle da solo.
In lontananza si sente la vita,
la luce lontana del falò e il vociare allegro dei ragazzi, invece lui sta li immobile. Con le braccia aperte e le
gambe divaricate a guardare gli astri.
“Dovrei andare da loro” pensa, ma
da lui al falò ci saranno due chilometri di spiaggia e a piedi la distanza
aumenta vertiginosamente non dimenticando che lui è troppo pigro.
Quindi
si stiracchia e si mette semplicemente seduto.
Un brivido gli
sale su per la schiena quando vede l’ acqua del mare nera come l’inchiostro, ma
le onde che si infrangono sulla riva lo incuriosiscono.
Il ragazzo si alza e si avvicina
al bagnasciuga, immerge prima un piede, poi l’altro. L’acqua è calda e
rilassante.
Incomincia ad inoltrarsi al
largo, i jeans sono ormai zuppi, completamente fracidi.
Ron s’immerge completamente, l’acqua
è piacevole, calda e rilassante, gli avvolge la testa e lo svuota dalle
preoccupazioni.
Una lacrima gli scende sul viso gia salato per l’acqua marina.
“No!” queste due semplici sillabe
riecheggiano nella sua mente “Niente piagnistei”.
Fa qualche altra bracciata verso
il largo, a mano a mano che si allontana l’acqua si fa più scura, sembra quasi
di galleggiare nel vuoto.
Uno strano pensiero gli passa per
la mente, e se stesse davvero galleggiando nel nulla più assoluto, la paura lo invade…
il ragazzo nuota più velocemente
possibile verso la spiaggia.
Quando arriva si accascia ansimante
nella stessa posizione di prima, gli è andata un po’ di sabbia in bocca ma
questo è l’ultimo dei suoi problemi, perché ogni volta che abbassa le palpebre
due occhi color miele appaiono nella loro bellezza
assoluta.
Il rosso scuote la testa contrariato dalle sue fantasie.
“Tanto non la vedrò mai più”.
Ron sospira…
-Ecco dov’eri finito- di nuovo quegli occhi
Il rosso scatta in piedi “Perché proprio
tu?”
-Su vieni,
ci stiamo divertendo un casino- Hermione lo prende per mano e cerca le labbra
di Ron per un bacio, ma lui si scansa.
Lei gli mette su un finto broncio
per farlo sentire in colpa.
Ron sbuffa contrariato, gli da le spalle e incomincia a camminare a passo spedito per la
spiaggia. Vuole solo dimenticare e nulla più…
-Si può sapere che ti prende?-
insiste Hermione cercando di seguirlo.
-Senti te
ne puoi andare?- Ron si vorrebbe uccidere per il suo poco tatto. “Stupido” si
rimprovera mentalmente mentre continua la sua maratona.
-Per caso, centra qualcosa la mia
partenza?-
A quella domanda il rosso si
blocca.
-Non capisco perché proprio cosi
lontano. Potevi scegliere un paese Europeo, invece no, vai
in un paesino sperduto in India. Dall’altra parte del mondo in poche parole-
esclama contrariato il rosso -Saremo lontanissimi-
-Ti ho gia
ripetuto migliaia di volte che il mio lavoro non influirà mai con il nostro
rapporto- Hermione incrocia le braccia e si stampa in faccia lo sguardo da
saputella.
-Il tuo lavoro sta
gia influendo sul nostro rapporto- urla lui.
Hermione sgrana gli occhi -Ma che
diavolo dici Ron?-
-Ma non
lo capisci? Non c’è la faccio a stare lontano da te- il rosso si strofina gli
occhi per ritirare indietro le lacrime che vorrebbero uscire fuori.
-Ron…Ma…- la ragazza è spiazzata,
per un momento sta in silenzio ad osservare il suo ragazzo, ma il suo
temperamento risoluto si fa di nuovo avanti -Ron ne abbiamo
gia parlato abbastanza di questa storia. Ora andiamo dagli altri-
Ma Ron
scuote la testa -No- dice semplicemente e si smaterializza.
Hermione, non sa cosa fare, seguire la sua brillante
carriera all’estero? O rimanere in Gran
Bretagna con Ron?
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Si dice che la musica rilassi. Ma in certe persone fa solo riaffiorare ricordi che si
vorrebbero semplicemente dimenticare.
I walked across an
empty land
Iknew the pathway like
the back of my hand
I felt the earth
beneath my feet
Sat by the river and
it made me complete
“Le
15.10, lei sarà gia all’aeroporto per imbarcarsi…”
Oh simple thing where
have you gone?
I’m getting old and I
need something to rely on
So tell me when you’re
gonna let me in
I’m getting tired and I
need somewhere to begin
La porta della camera si apre ed
entra Harry -Ron…- ma lui non lo sente neanche.
I came across a fallen
tree
I felt the branches of
it looking at me
Is this the place we
used to love?
Is this the place that
I’ve been dreaming of?
-Hermione se n’è andata- continua
Harry.
-Ah…Si…- risponde semplicemente
Ron
Oh simple thing where
have you gone?
I’m getting old and I
need something to rely on
So tell me when you’re
gonna let me in
I’m getting tired and
I need somwhere to begin
-Che
ascolti?- gli domanda.
Lui fa spallucce.
-Sai, Ron? Non sembri tu-
-Che dovrei fare?- urla tutto un tratto Ron.
-Mhhh…Fammi
pensare- dice ironico Harry -Potresti andare all’aeroporto a fermarla?-
Ron guarda il suo amico negli
occhi poi scatta fuori dall’appartamento.
La strada è affollatissima, corre
verso un taxi dove sta per salire un uomo. Ron lo spinge di lato ed entra al
posto suo -All’aeroporto-
And if you have a
minute why don’t we go
Talk about it
somewhere only we know?
This could be the end
of everything
So why don’t we go
somewhere only we know?
Ad un tratto della corsa il Taxi
si ferma -Perchè cazzo ti sei fermato?- esordisce Ron.
L’autista gli lancia un’occhiataccia
attraverso lo specchietto -C’è il semaforo rosso-
risponde squadrando Ron malamente.
Il ragazzo, però, ha ben altri problemi fra venti minuti l’aereo decollerà.
“Verde, verde, verde” pensa Ron
fissando intensamente il semaforo.
Il verde scatta e il taxi
riparte.
Il rosso è nervoso, continua a
controllare l’ora ogni cinque secondi e la situazione gli sembra sempre più
critica…
-Sono cinque sterline- dice l’autista
del taxi facendo sollazzare Ron, il ragazzo si fruga nelle tasche e allunga
venti sterline al conducente.
Si precipita letteralmente al
checkin -L’aereo per l’India?-
-Mi spiace signore, ma è partito
cinque minuti fa- gli comunica gentilmente l’hostess.
La faccia di Ron diventa di tutti i colori, con passi trascinati si allontana
verso l’uscita.
-Non può finire
cosi- esclama.
Si siede sul bordo del
marciapiede e nasconde il viso fra le mani, incomincia a piangere come non aveva mai fatto prima e non c’è modo di arrestare le
lacrime.
-Ron-
Il ragazzo alzo
lo sguardo annebbiato dalle lacrime, in piedi davanti a lui c’è la sua
Hermione.
Il ragazzo si asciuga velocemente
le lacrime e si tira in piedi -Credevo fossi partita-
-E
invece sono rimasta- la ragazza si avvicina al rosso sorridendogli.
-Vuoi dire che hai rinunciato al
tuo lavoro per me?- le domanda.
-Non mi fare pentirei
non essere partita- dice lei per finta.
Ron le sorride e le prende le
mani -Hermione, ti amo tantissimo. Non saprei vivere senza di te-
Lentamente i loro visi si avvicinano,
le loro labbra si sfiorano e le lingue s’intrecciano in un appassionato scambio
d’amore eterno.
Le anime gemelle non si possono
dividere perché insieme formano un universo ma divise
non possono vivere…
Dedicato alle coppie del
college di Carlow in Irlanda (13-09-04)
Non mi dilungherò molto… Vi piace questa oneshot/songfiction?
La canzone è “Somewhere Only We Know” deo Keane.
Lo so che qst
fiction fa proprio pena, ma lo scritta più che altro perché ho sonno ma non c’è
la faccio a dormire. Capitemi please.
By
Bebba