Alla speranza.

di Dave1994
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Riluce del cielo il magico coro,

gloria e vanto d'ogni altra cosa mortal.

Non fu sì per Speranza, la dolce ed eterna fanciulla di bruciante speme,

ch'il mondo vide per la prima volta i suoi natali?

Non fu sperando che l'uomo si sollevò dalle brillanti ceneri,

vestigia di anime più alte e solenni?

 

Riluce nel baratro delle nostre coscienze

la più alta opera del miracoloso creato:

splende con foga senza pari,

ruggendo con grazia, sornione.

Eppur riposa dormiente, invisibile agli occhi:

suo è ogni merito, l'ardua fatica

del viver giorno dopo giorno.

 

Casta follia, sì ingenua e cocciuta!

Risona l'eco della tua lira, magnetico e sinuoso,

come le spire d'un crotalo:

e quando udiamo il tuo canto,

ecco per noi aperta ogni porta del cielo,

dischiusa ogni via sulla Terra.





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