The girl who loved too much without knowing how.

di Beki96
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-   Prologo   

 

L’unica cosa che credeva, o meglio, che sperava era che forse un giorno qualcuno si sarebbe innamorato di lei. Proprio come in uno di quei film dove “..e tutti vissero per sempre felici e contenti”.
Ma niente di tutto questo sembrava mai accaderle.


Era una bambina messa in un corpo troppo grande per lei, con troppe responsabilità, troppi problemi. Non capiva cos’era l’amore perché non l’aveva mai provato in vita sua, anche se era convinta del contrario.
L’ingenua, l’innocente, la stupida, l’illusa, la piccola sedicenne Sarah Robins.

Era come una di quelle bambole con cui giochi per un po’ e che finisci per dimenticare in soffitta, dopo poco smetti di cercarla e passi a nuovi interessi.  Si sentiva usata, e alla fine dei giochi era lei a restarci male, mentre tutti gli altri se ne andavano lasciandola in una soffitta impolverata . Era questo quello che succedeva nelle sue “Quasi relazioni”, era un giocattolo rotto che ormai non voleva più nessuno. Probabilmente per il timore che ci avrebbero messo troppo a ripararla. Nel corso del tempo decise di non avere più rapporti con altri ragazzi se non d’amicizia, almeno così avrebbe smesso di rimanere ferita; il suo cuore aveva ancora il cartello “Lavori in corso” attaccato alla parete di un ventricolo dall’ultima volta che si era innamorata ..
 

	 “Non so se sia possibile riprendersi dagli amori finiti, ma garantisco che non si esce vivi da quelli mai cominciati”

 
 
 
 




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