First
Act: How to play the charade
Sakura
aprì gli occhi. Frammenti di vetro smeraldino, che paiono
incastonati sul volto [Come una vera bambola...], si mossero
frenetici, scrutando la stanza, le pareti, tutto...
Si
sentiva come intrappolata dentro a un sogno....No...Un incubo....Un
incubo di cristallo, dal quale è impossibile fuggire.
Impossibile muoversi, impossibile destarsi...
Non
ci si può muovere. Il corpo non risponde al desiderio della
mente. FUGGIRE...No, non è possibile...Incatenata in quella
cupa aura di eterea oppressione...
"Sei
sveglia..."
Quella
voce risuonò nella stanza, nella sua testa...Rimembrava quel
tono...Era certa di averlo udito prima...Ma
quando....?Dove....?[.....perché
non lo ricordo.....?]
Ecco...Ecco
cos'aveva scordato...
Volse
le iridi verso la fonte della voce conosciuta. Aveva scordato di
guardarlo...Forse così...si sarebbe ricordata...
E
lo vide. Lo vide, e sobbalzò...lievemente...impercettibilmente...ma
sobbalzò.
Perché
aveva sussultato?Dopotutto, quel volto non le era familiare, se non
per...quanto?Qualche minuto...?Qualche ora...?..qualche
giorno...?Insomma, per quanto avvenuto poc'anzi, mentre annaspava
nella pioggia...Non l'aveva mai incontrato prima d'allora...Mai. E
quindi...Perché mai quel tremore?
Dopotutto,
colui che aveva dinnanzi, l'aveva tratta in salvo. Se lo sguardo
implorante di Sakura non avesse incontrato quello di lui, forse lei
starebbe ancora boccheggiando sotto l'acqua...sulla
terra....
Deglutì.
La voce l'aveva abbandonata...[Anche lei...]
Lui,
guardandola, inclinò lieve il capo, sempre fissando il volto
pallido della bella fanciulla.
Non
parlava. Non lo riteneva necessario.
Era
lei..che avrebbe tanto voluto farlo...
Cercava
di metterlo a fuoco. Ai suoi occhi e alla sua mente. A malapena
distingueva il viso...Serrò gli occhi, per qualche
istante...Quasi come fosse un sogno..E la cosa che più
desiderava fra tutte, era svegliarsi.
"D...dove...sono...?",
infine, riuscì, parlò, domandò, volle sapere.
Lui,
in risposta, proseguì a fissarla, il cremisi degli occhi suoi
s'infrangeva nel brillante e calmo verde di quelli di Sakura.
"Non
penso sia necessario o essenziale per te saperlo", le rispose,
assottigliando quegli stessi occhi, e portando le braccia a sé,
incrociandole al petto.
Al
che, la ragazza sperduta avrebbe avuto una voglia incontenibile di
alzarsi di scatto da quella specie di letto su cui era distesa e
gridargli contro di finirla con le sue dannatissime risposte
criptiche e di parlarle come si doveva. E magari dargli un pugno. Uno
dei suoi. Quelli che fan male.
Ma
non poteva. O meglio, il suo corpo s'opponeva, quasi volesse giocarle
un dispetto.
"Voglio.....saperlo".
Unica
frase che cristallina lasciò le sue labbra.
Lui
proseguì a fissarla di sbieco. Pareva davvero una ragazza
fastidiosa...
"Dimostra
gratitudine, invece di porre quesiti oltremodo idioti", replicò,
sempre decisamente atono.
Se
solo ne avesse avuto la forza, Sakura si sarebbe definitivamente
scagliata su quell'uomo, colpendolo con tutta la forza che aveva
[Come suo solito]...
...Invece....
[Invece
ora ti tocca subire...]
La
giovane serrò le palpebre, rannicchiandosi su sé
stessa.
Normalmente,
avrebbe solo voluto piangere.
Ma,
ora come ora, ne aveva perfino paura...
"Piangi
ancora...?", sussurrò, in un soffio quasi impercettibile
colui che le stava di fronte, avvicinandosi a Sakura.
Lei,
come lo percepì, sgranò gli occhi di scatto, voltandosi
a guardarlo ancora.
Era...strano...
Il
suo viso non aveva espressione....Gli occhi vagamente del color della
cenere spenta parevano come svuotati da qualunque lume...
Le
insidiose ciocche cremisi scivolavano leggere sopra essi, creandone
contrasto...
Le
braccia abbandonate lungo il corpo...Alla stregua di arnesi
inutili...
E
quella veste...
Nero.
Il colore della notte. E Rosso. Il colore del sangue.
L'Alba...
"Chi
sei....?", un fil di voce le nacque nuovamente dalla gola,
raggiungendo l'altro, che, alla domanda posta, assottigliò le
palpebre, rendendo gli occhi più somiglianti a fessure.
"Cosa
c'è...?Vuoi sapere il mio nome...?".
Che..tono...fastidioso...
Almeno...
Sakura
lo trovava così...
"Sì...",
gli sibilò, secca, velenosa, ricordava un serpentello...
Lui
rise.
Una
risata lieve, impercettibile, quasi.
Più
che risata, rassomigliava uno scherno sadico.
Le
si sedette di fianco. Lei provò a ritrarsi, spaurita,
tremante.
[La
bambolina ha paura...]
Lui
le portò una mano sul volto.
Sakura
serrò gli occhi,a quel gesto. Terrorizzata.
Lui,
dal canto suo, pareva stesse esplorando un giocattolo nuovo.
Lei
tremava.
Lui
seguiva con un dito i tratti del volto candido della giovane donna.
E
lei tremava...
Poi
le si avvicinò all'orecchio, con il volto.
E
allora lei chiuse gli occhi...
Le
sussurrò piano il suo nome.
E
qui lei pianse...
Lui
s'alzò. Il giocattolo nuovo sembrava soddisfarlo.
E
lei singhiozzava.
Fece
per andarsene. Raggiunse la porta.
E
allora lo chiamò.
"Sa...Sasori..."
Lui
s'arrestò, voltando lievemente l'iride su lei. "Cosa?"
...
Non
rispose nulla, lei. Tacque. Temeva e odiava il senso e il sapore
delle lacrime, ma non poteva più farne a meno...
Non
voleva essere lasciata sola. Ecco ciò che avrebbe voluto
dirgli. Ecco ciò per cui, silenziosamente, supplicava ancora
il cielo.
Il
cielo...
No...
Il
cielo è puro...
[E
non aiuta le bamboline assassine...]
"Dimmi
una cosa", disse lui, mantenendo lo sguardo.."Tu stavi
fuggendo dal tuo villaggio...?"
Sakura
percepì distintamente l'anima andarle in frantumi. Quel
ricordo, quel pensiero aveva quasi abbandonato la sua mente. Si
sentiva stordita, confusa, e ora aveva ricordato.
Le
labbra tremarono, le lacrime s'erano ormai infrante oltre il suo
viso, fuori dai suoi occhi di pallida giada.
Non
rispose.
Tentò
di replicare, di negare.
Ma
non lo fece.
[Perché
non si dicono le bugie, Sakura...]
Sasori
la fissò ancora per qualche istante. Dopodiché,
soddisfatto o meno, uscì dalla stanza. Lasciandola sola.
Sola.
...
La
Morte, la Morte, la Morte...
Uh,
i balletti di cadaveri...
Le
ossa che volteggiano...
Le
carni che si sfaldano...
Guarda,
un occhio che si stacca...
Le
viscere che implodono...
Il
sangue che parte, che schizza e che cola...
Leccalo
via, leccalo via...
E
dopo strappati la pelle...
Strappala
coi denti...
E
poi lecca via quel sangue...
Gli
occhi che rotolano...
Uh...
Oggi
si muore...
Sakura
spalancò gli occhi. La testa girava, nella mente esplodevano
echi di voci più svariate.
Scosse
il capo, tentando di riprendersi, o tantomento, di calmarsi...
Era
buio.
Completamente
buio.
E
lei era in piedi, in mezzo al nero delle ombre.
"Do..dove..dove
sono..?"
Non
ricordava di essersi alzata. Non ricordava di aver camminato.
Ricordava
solo le voci.
E
sapeva che si trovava in una stanza chiusa.
Non
era quella di prima...Non era quella in cui era sdraiata qualche
istante fa...
Mosse
un braccio, cercando un qualcosa, qualsiasi cosa.
Toccò
qualcosa.
Qualcosa
che pareva essere appeso al soffitto...
Volse
il capo, lentamente.
I
suoi occhi, da poco abituatisi all'oscurità, distinsero pian
piano una sagoma...
No..
Era...
...più
di una...
Il
cuore prese a batterle all'impazzata.
...TU-TUM...TU-TUM...
Non
vedeva niente.
Assolutamente
niente.
Solo
sentiva.
Toccava.
I
battiti aumentarono ancora.
...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...
Un
rumore.
Un
cigolìo.
Volse
il capo come una forsennata, cercando disperatamente la fonte del
suono, oltre che un'uscita per quell'inferno.
...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...
I
cigolii aumentarono.
Aveva
urtato contro qualcosa...
Il
respiro si fece affannoso.
Dall'esterno
giungeva lo scroscio della pioggia, unito ai deboli tuoni che
s'udivano ogni tanto.
Temporale.
Stanzino
buio.
Cigolii
sinistri.
Se
qualcuno le avesse raccontato una storia del terrore, qualche tempo
prima, con questi elementi, molto probabilmente gli avrebbe riso in
faccia.
Banale.
Scontato.
...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...
Un
rumore diverso.
Uno
più forte. Più distinto.
Qualcosa
che cadeva.
Proprio
accanto a lei.
Deglutì.
Tremava.
Oh
sì se tremava...
Cercò
di calmarsi.
Di
essere razionale.
...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...
Si
chinò.
Tese
la mano, sfiorando quel qualcosa che era caduto.
Era
duro di consistenza...
Provò
ad afferrarlo, a raccoglierlo..E lo sollevò...
Era
discretamente pesante...
Né
troppo...
...né
poco...
In
quell'istante,
un
tuono più pesante squarciò l'aria.
E
il lampo che seguì,
fu
la prova che, in quella stanza,
v'erano
finestre.
Una.
E,
per un istante,
fu
illuminata...
...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM
S'era
fermato.
S'era
fermato tutto.
Come
se qualcuno avesse tolto il volume...
Approfittando
di quella luce momentanea, Sakura si voltò ad osservare cosa
tenesse in mano.
E
la visione
le
ghiacciò il sangue
le
arrestò il cuore
le
tolse il respiro.
Voleva
urlare,
ma
non aveva voce.
Voleva
piangere,
ma
non aveva lacrime.
Voleva
fuggire,
ma
non sentiva più le gambe...
...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...
"NO...NO!!!!!!!!!!!!!!"
Tutto
tornò normale.
Anche
se,
di
normale,
non
aveva niente...
Si
trovava faccia a faccia con un volto immobile.
Pietrificato.
Gli
occhi vacui e vuoti la fissavano, in un'espressione che mai sarebbe
potuta mutare.
La
bocca spalancata in una specie di similia di grido.
Come
se avesse voluto urlare.
Però
rideva...
Urlava...
e
rideva...
Sakura
gridò ancora, sbattendo con forza per terra ciò che
poco prima stringeva in mano.
Un
pupazzo.
Una
marionetta.
...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...TU-TUM...
Un
nuovo lampo illuminò parzialmente la stanza.
Ciò
che v'era di appeso...
Nient'altro
che questo.
Burattini.
Bambole
assassine.
[Come
te, del resto...]
E
la fissavano.
La
fissavano tutte.
Tutte
l'accusavano...
[Assassina...Assassina...Assassina...!!!]
"NO!!!BASTA!!!!!!!!!SMETTETELA!!!!SMETTETELA!!!!!!"
E
fugge, lei...
Fuggi,
tu, bella bambolina...?
Che
peccato...
Proprio
ora
che
avevi trovato
tante
bamboline uguali a te...
In
qualche modo, riuscì a trovare la porta. La porta per uscire.
Per andarsene da lì. Anche se sapeva bene...Che quello che
stava vivendo...Era nato solo da lei...E non poteva fuggire...Se
prima non avesse pagato...
[Solo
con la morte, solo con la morte....]
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Olè!!!!Secondo capitolo!!!XD
Ok, non c'è molto da dire...Sakura è nel covo dell'Aka U_U E, sì, stava proprio fuggendo dal villaggiuzzo suo...*.*
Ringrazio immensamente le mie recensitrici, RuKia e Sirene Chan ^*^
SHAUUUUUUUUUZZ SHAUUUUUZZZ >< Al prossimo capitolo ^_-
Chidori |