Paure e desideri 2
Mi sto rigirando nel
letto da ore ormai. Non riesco ad addormentarmi ed ho una paura matta di
svegliarti.
Oggi è stata una
giornata lunga sul lavoro, tutti mi sembravano troppo noiosi e puntigliosi. Non
andava mai bene nulla, qualunque cosa facessi sembrava dovessi necessariamente
scontentare qualcuno. Forse non è del tutto vero, ma a me sembrava così e ciò
non ha giovato per nulla il mio umore.
Lo ammetto in questi
giorni sono stanca ed irritabile, non sono di compagnia e devo stare attenta a
non addormentarmi dove mi poso. È questa la grande contraddizione di questi
ultimi giorni: di giorno passerei la mia giornata a dormire sul divano dello
studio, mentre di notte non riesco a prendere sonno e giro irrequieta per tutta
la casa.
Sì, sono inquieta,
l’unico che riesce sempre a calmarmi, sei tu. Oggi, con una delicatezza
straordinaria, mi hai preso sottobraccio e mi hai accompagnato fuori dal set
quando hai notato che stavo per esplodere. Mi hai accarezzato la guancia non
appena siamo spariti alla vista degli altri e mi hai stretto a te.
Dio quanto sto bene
nelle tua braccia, oggi pomeriggio come adesso. Sai sempre di cosa ho bisogno,
di come trattarmi per far sparire le mie malinconie ed i miei guai anche in
giorni come questo, quando sono intrattabile che neanch’io quasi mi sopporto.
Io non sono così, sono sempre quella allegra e disponibile con tutti. Di certo
non sono la musona della situazione. Cosa mi sta succedendo?
Alla fine delle
riprese, quando stavo per tornarmene a casa da sola, mi hai raggiunto e mi hai
convinto a fare una passeggiata sulla spiaggia con te. Hai lasciato la macchina
nel tuo parcheggio privato, hai sbattuto la mia giacca e la mia borsa sui
sedili posteriori e, dopo avermi preso per mano, mi hai condotto su quel manto
delicato color dell’oro. Abbiamo passeggiato mano nella mano per molto tempo,
restando in assoluto silenzio, mentre le onde col loro dolce rumore ci
offrivano una specie di sottofondo musicale.
Io non avevo voglia
di parlare, tu, forse, non sapevi come intavolare il discorso.
Ad un tratto, però,
hai rotto il silenzio: “E’ per colpa del nostro segreto?”.
Io stavo perdendomi
ad osservare il sole tramontare lungo l’orizzonte del mare e non ho afferrato
al volo la tua domanda: “Cosa?” ti ho risposto stupita.
Tu mi hai girato
verso di te e mi hai costretto a fissarti negli occhi. Hai posato le tue mani
sul mio viso e hai sussurrato: “Non ti ho mai visto così. Sei nervosa, sei
scontrosa. Sembri infastidita da qualcosa.. è per colpa del nostro segreto? Per
me possiamo urlarlo al mondo intero che stiamo insieme. Non mi importa se ci
saranno ripercussioni al lavoro, se dovremo subire le conseguenze delle nostre
azioni. Se questa menzogna sta diventando troppo pesante da sostenere, ti prego
dillo e cerchiamo di porci rimedio. Voglio rivedere il tuo bel sorriso, non
quel muso lungo. Farei qualsiasi cosa per vederti felice, lo sai. Anzi, quasi
quasi ti bacio qui, davanti all’oceano Pacifico e spero che qualche paparazzo
ci immortali. Almeno intasiamo Twitter e Facebook e la facciamo finita!”.
Mi estorci una risata
e i miei occhi si illuminano.
Tu sembri un poco più
sollevato, ma io, in quel momento, mi sono sentita piccola piccola. Davvero
sono così cambiata in questi ultimi giorni?
Mi sono affrettata a
risponderti: “Sta tranquillo tesoro, va tutto bene. Non è colpa del nostro
segreto, non preoccuparti. Mi piace averti solo per me e, quando i tempi
saranno maturi, diremo la verità a tutti. Non è il caso che mi baci proprio qui
sai quanto tengo alla nostra privacy. Recupereremo il tempo perduto a casa”.
Ti guardo e capisco
che le mie parole non ti hanno rassicurato del tutto. Cercò di essere più
convincente: “Amore sono solo molto stanca, davvero. Non so bene perché, ma
basta un nulla per lasciarmi senza energie. Tu, però, non devi angosciarti più
del necessario, promesso? Se questa sensazione di malessere generale che ho
addosso non dovesse passarmi, ti prometto solennemente che mi rivolgerò ad un
medico. Probabilmente ho solo bisogno di riposo. Grazie a Dio è arrivato il
weekend e così potrò rilassarmi..”.
Hai sorriso e mi hai
detto: “Ok, se lo dici tu. Però stanotte permettimi di rimanere con te. So che
non dovevamo passare il weekend insieme, ma il mio impegno è stato annullato e
mi sentirei più felice se potessi passare questi giorni con te. Non ho nessuna
voglia di stare solo”.
Ho capito perfettamente
che mi stai mentendo. Il tuo impegno non si è annullato da solo, sei strato tu
a farlo. E lo sai anche tu, ma vuoi
restare con me perché non ti fidi a lasciarmi sola. Qualcosa non ti convince.
In fondo hai ragione,
io non ti ho detto tutta la verità.
Perché non la so
nemmeno io. Non ancora almeno.
La mia, però, non è
solo stanchezza.
Non voglio tirarti in
ballo finchè non sarò sicura dei miei sospetti, perché se avessi ragione, la
nostre vite sarebbero destinate a cambiare profondamente.
Ora stai dormendo
attaccato a me e sembri un bambino. I tuoi lineamenti sono così rilassati e sei
così bello e così tenero da mozzare il fiato.
Quando mi sono
innamorata di te?
Forse da sempre, dal
primo giorno in cui ti ho visto, ma non me ne ero mai resa conto finchè non ti
sei stato tu a farti avanti.
Continuo a fissarti,
ma il sonno non mi è proprio amico questa notte, così mi alzo e vado in cucina.
Mi preparo l’ennesima tisana rilassante della giornata e, mentre il bollitore
si scalda a contatto col fuoco, guardo fuori dalla finestra.
È una splendida notte
stellata. Tutto è pacifico e sereno, non c’è nemmeno una bava d’aria.
Solo dentro di me
sferza un uragano impetuoso. Perché in fondo so benissimo cosa c’è che non va,
cosa mi turba. Una domanda che mi martella in testa da più di una settimana.
Non sono ancora pronta, però, a conoscerne la risposta.
Il suono del
bollitore mi distoglie dai miei pensieri. Verso l’acqua calda nella tazza e ci
infilo dentro la bustina ad infusione. Sto cercando di evitare il caffè, so che
potrebbe farmi male, così mi sono quasi votata al the, io che sono caffeina
dipendente.
Mi siedo, prendo lo
zucchero dalla mensola e ne lascio cadere un cucchiaino nel liquido caldo.
Mescolo con velocità, ma dopo qualche minuto continuo a fissare la tazza senza
aver bevuto un goccio.
Improvvisamente alzò
lo sguardo dal vuoto e decido: devo sapere.
Adesso, non posso
aspettare un minuto di più.
Corro accanto al divano
dove ho lanciato distrattamente la mia borsa quando siamo tornati dalla nostra
passeggiata. La apro con impeto ed afferro un piccolo pacchettino che ho
acquistato questa mattina in una farmacia prima di arrivare agli studios.
Faccio un profondo
respiro e vado nel bagno.
Dopo qualche istante
sono in attesa.
Devo solo aspettare
qualche minuto.
Minuti che mi
sembrano un’eternità.
Non riesco a stare
ferma, cammino da una parte all’altra della stanza. Mi passo ripetutamente una mano tra i capelli
e mi accarezzo la fronte.
In questo momento sto
realizzando che, in realtà, l’unico sentimento che ho provato in questi giorni
è la paura. Per questo sono così strana, così diversa dal solito.
Ho una paura folle
per il risultato di questo test, di entrambe le possibili risposte.
Perché se fosse
negativo, la mia vita non subirebbe nessun cambiamento importante e potrei continuare
la mia solita routine, ma sarei molto delusa, perché in fondo non desidero
altro..
Se fosse positivo,
invece, starei aspettando un bambino dall’uomo che amo. Sarei felice, anzi
estasiata. Un dubbio, però, mi tormenta.. Sarò una brava mamma? Saprò dare al
mio bambino tutto l’amore di cui ha bisogno oppure non riuscirò a capire le sue
necessità?
Di certo farei del
mio meglio, donerei alla mia creatura tutto l’amore che possiedo nell’anima. Probabilmente
sarei disposta a combattere contro il mondo intero se solo me lo chiedesse.
Mi rendo conto che se
qualcuno sentisse i miei pensieri in questo momento mi prenderebbe per pazza,
ma non posso farci niente. Sono un fiume in piena di emozioni contrastanti.
Sarà colpa degli ormoni?
Improvvisamente il
fatidico momento arriva.
Mi avvicino allo
stick e lo prendo tra le mani. Chiudo gli occhi e mi soffermo a respirare un
secondo prima di scoprire cosa il futuro mi riserva.
Durante quel breve
respiro che sfiora l’eternità, realizzo che non ho bisogno di leggere nulla: io conosco già la risposta.
Nel mio inconscio
l’ho sempre saputo. Mia madre aveva ragione, una donna lo SA quando accade ed è
una sensazione magica, unica ed indescrivibile.
Infatti quando apro
gli occhi e vedo la tanto agognata risposta una lacrima attraversa il mio viso,
colando lentamente sulle guance, mentre le mie mani scivolando dolcemente verso
il mio ventre. Devo donare la prima carezza di una lunga serie al mio bambino,
a quel figlio inaspettato che mi cresce nella pancia.
Avevo ragione:
aspetto un bambino.
Sono assolutamente
sotto choc in senso positivo. Sono solo assolutamente e inequivocabilmente al
settimo cielo.
Sto per diventare
madre, ancora non ci credo.
Le mie paure si sono
sciolte come neve al sole.
Mentre cerco di
ritornare un poco in me, sento un respiro dolce alle mie spalle e le tue mani
posarsi sulle mie. Ti vedo con la coda dell’occhio dietro di me quando mi posi
un leggero bacio sulla guancia.
Mi sussurri
all’orecchio: “Credo di dover disdire tutti i miei impegni di marzo del
prossimo anno. Ho fatto due calcoli e il nostro amatissimo erede dovrebbe
nascere in quel periodo, giusto? Sono quasi sicuro che questo “guaio” lo
abbiamo combinato la sera del nostro arrivo in Italia, quando siamo scappati da
tutto e da tutti e ci siamo concessi quella meravigliosa vacanza”.
Scoppio a ridere: “Quando
ti sei svegliato?”, dico girandomi per poterti guardare negli occhi.
“Da un po’. Eri
talmente su di giri che hai dimenticato il bollitore sul fuoco e sembrava di
avere in casa una locomotiva a vapore! Così ho raggiunto la cucina per vedere
cosa stava succedendo e mi sono accorto che eri nascosta in bagno. Ti ho
osservato per un po’ ed ero proprio dietro di te quando hai letto il risultato
di quel test, ma non te ne sei accorta, eri totalmente in un’altra
dimensione..”.
Come ho fatto a non
vederti?
Divento rossa come un
peperone e, preso il coraggio a due mani, ti chiedo: “Cosa stai provando? Sei
felice?”
Mi doni uno dei tuoi
sorrisi mozzafiato: “E me lo domandi? La donna che amo sta per donarmi il
regalo più grande che qualunque uomo possa desiderare e mi chiedi se sono
felice? Come posso non esserlo? Ok
ammetto che sono sempre stato un latin lover e ho cambiato moltissime donne
nella mia vita, non sono esattamente il prototipo del padre di famiglia, ma tu
mi hai cambiato. Questo bambino è fortunato ad averti come madre, ma io lo sono ancora di più”.
Come una stupida ti
chiedo: “Perché scusa?”.
Mi accarezzi
dolcemente il viso, mentre le tue mani mi cingono la vita da dietro e mi spingi
verso di te, serrandomi in una dolce morsa: “Perché ho l’onore di essere il
padre di tuo figlio! Sei una donna assolutamente speciale e io sono orgoglioso
che tu abbia scelto me tra tutti gli uomini del creato, perché sei quella
giusta”.
Se possibile
arrossisco ancora di più. Nessuno mi aveva mai fatto un complimento simile, in
questo momento mi sento davvero la donna più importante del pianeta.
Non riesco a
risponderti nulla, nessuna mia possibile frase riuscirebbe ad esprimere appieno
ciò che provo nell’anima. Niente sarebbe paragonabile all’intensità delle tue
parole.
Mi limito ad
accarezzarti dolcemente una guancia e a sorriderti. Devo avere un’espressione
assolutamente da cretina, infatti scoppi a ridere e mi attiri verso di te
stringendomi in un tenero abbraccio
chiudendo le tue forti braccia contro la mia schiena.
“Sono riuscito a
farti rimanere senza parole? Una missione impossibile! Tu non stai mai zitta e
ferma un attimo!”. Mi accarezzi i capelli lentamente come se mi stessi
cullando.
Le tue dolci parole
continuano a risuonarmi nella testa, ma ti sbagli. Quella baciata dalla vita
sono io. Da bambina, quando mi soffermavo a pensare come sarebbe potuto essere
il futuro padre dei miei figli, avevo mille richieste e mille desideri che
ritenevo impossibili da ritrovare in un unico uomo. Mi divertivo a navigare
nella fantasia. Mai avrei immaginato che la realtà mi riservasse di meglio, di
molto meglio.
Finalmente rido
anch’io: “Goditi il momento, perché è solo uno choc momentaneo! Rimpiangerai il
mio mutismo”.
Le nostre risate si
mescolano insieme e formano un suono meraviglioso. Chissà se il nostro piccolino
può sentirle, se capisce quanto è già amato. Avrà due genitori pazzi,
specialmente la mamma, ma si troverà bene con noi, ne sono certa.
Mi stacchi da te e mi
fai indietreggiare un poco. Intrecci le tue dita con le mie e mi fai fare una
piroetta su me stessa. Senza scollare nemmeno un istante lo sguardo dal mio
corpo esclami: “Oh sì, sarai sicuramente la mamma più bella e più fantastica
dell’intera galassia!”.
Mi avvicino ed
incastono i miei occhi con i tuoi. Lo so che il verde dei miei occhi ha un effetto
magnetico su di te, è una delle poche caratteristiche che hai in comune col tuo
personaggio. In questo momento ti ho paralizzato, ma non mi importa. Voglio che
tu possa leggere nella mia anima attraverso il suo specchio la totale
veridicità di quello che sto per dire: “No Nate, TU sarai il papà migliore del
mondo. Ti amo”.
Questa volta sei tu a
restare senza parole e non sai fare altro che appoggiare le tue mani sul mio
viso e ci baciamo con l’intensità che
solo noi sappiamo avere. Quando ci stacchiamo ogni centimetro dei nostri corpi
trasuda amore.
“Ora andiamo a
dormire. Tu devi riposare, anzi voi dovete riposare. Non voglio che vi
affatichiate..”.
Oh no, non inizierai
a preoccuparti per me già da adesso? Sono solo incinta, mica sono malata!
Escogito un piano
geniale: ti interrompo e cerco di modificare la mia voce per assomigliare ad un
bimbo.
“Papà non
preoccuparti noi stiamo bene. La mamma è in ottima forma, va alla grande.
Dovrai accontentare ogni sua voglia o capriccio, quindi posso darti un
consiglio? Mi sembra un tipo vulcanico, non limitarla troppo o esploderà.. non
sarebbe bello per te..”.
Scoppi a ridere e poi
ti inginocchi per parlare con la mia pancia: “Sta tranquillo piccolo, lo so. La
lascerò libera, ma la terrò d’occhio. Per esempio si può scordare di
partecipare a tutte quelle gare di sport iper dinamici che conosce solo lei.
Per un po’ di mesi dovrà starsene buona, senza sovraccaricarsi per il tuo bene,
ma specialmente per il suo!. Dici che ce la farò a convincerla?”.
Resto per un attimo
zitta, poi capisco che hai ragione e allora ti rispondo: “Sì, credo che tu ci
possa riuscire”.
Fai finta
d’asciugarti la fronte dal sudore: “Meno male! Pensavo fosse più complicato!”.
Appoggio le mie mani
tra i tuoi capelli, sei così tenero in questo momento che ti stringerei come un
orsacchiotto!
Decido di tornare me
stessa ed esclamo: “Cosa state facendo voi due?”.
Alzi lo sguardo e
rispondi: “Niente, stavo solo chiacchierando con mio figlio! Sei gelosa?”.
“Beh un po’ sì, mi
sento esclusa” faccio finta di piagnucolare.
Mi prendi in braccio
a tradimento e non faccio quasi in tempo ad far passare le braccia dietro al
tuo collo che tu mi baci di nuovo con la stessa passione di poco fa. Quanto mi
piace quando sei così romantico..
“Mi sono fatto
perdonare?”.
“Assolutamente”.
“Poi non puoi essere
gelosa. Tu puoi chiacchierare con lui ogni volta che vuoi, io mi devo
accontentare, quindi..”.
Esci dal bagno e ti
dirigi verso la mia camera da letto. Mi stringo contro il tuo corpo, appoggio
la testa dentro l’incavo della tua spalla e mi inebrio del tuo profumo.
Ti ho già detto che
ti amo? Forse, ma non lo farò mai abbastanza.
Mi adagi sul letto
dolcemente e ti stendi accanto a me.
Mi guardi con uno
sguardo così intenso e seducente che io mi sento nuda, penso che tu possa
leggere nei miei pensieri e nella mia anima in ogni secondo e non mi dispiace.
Mi accarezzi di
nuovo, baci la mia pancia e concludi: “Adesso però cerchiamo di dormire
mammina, domani sarà sicuramente un giorno importante, dobbiamo incominciare a
pensare alla sua cameretta e tante altre cose..”.
Mi accoccolo contro
di te e ti stringo forte. Hai ragione da domani tutto andrà per il meglio,
perché saremo una famiglia.
“Ti amo” sussurro, e
mentre Morfeo mi avvolge del suo
favoloso riposo, non riesco ad udire la
tua risposta.
Ma so che ami anche
tu, tanto.
E, permettetemelo, ma
ruberò una battuta al mio personaggio, mi sembra il momento giusto.
I just want you, always.
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