skins
Disclaimer: Skins non mi appartiene, ne mi
apparterrà mai. Se così non fosse, io avrei fatto
anche un film.
Smile
"Elizabeth."
Effy Stonem avrebbe riconosciuto quella voce tra mille voci. Il tono,
la cadenza, il modo affettuoso con cui pronunciava il suo nome. L'unico a
cui permetteva di usare il suo nome completo. "Tony,"
sussurrò senza voltarsi, per paura di non trovarci
nessuno, come se fosse un sogno. Poi la mano del ragazzo le
sfiorò il polso, facendola girare lentamente in reazione.
"Sei qui,"gli disse.
Tony le sorrise, le sorrise davvero, non con quel ghigno sardonico che
usava di solito, ma con l'espressione di chi è davvero
felice. "Mi dispiace non esserci stato prima."
La ragazza scosse la testa. "Eri all'università. Non potevi
essere in due posti contemporaneamente."
"Non è una buona scusa."
"Quella dell'incidente funzionava meglio."
Tony alzò un sopracciglio e poi allargò le
braccia, permettendo alla sorella di lanciarsi tra di esse e farsi
abbracciare. "Cazzo, Effs, non avresti dovuto minimizzare
così tanto quando ti telefonavo."
Effy non rispose, limitandosi a sprofondare ancora un po' nel petto di
Tony. Dopo qualche minuto di silenzio, aggiunse "Ti ho fregato la
stanza."
Le labbra di Tony si posarono sui suoi capelli, dandole un lungo bacio.
"Cazzo, non cambiare sempre discorso. Non nasconderti da me. Sono
io." Anche se non emetteva alcun suono, poteva sentire le lacrime di
sua sorella bagnargli il petto. "Amavi quel ragazzo, vero?"
"Credo di sì."
Continuò a tenerla stretta, iniziando a cullarla piano, come
se stessero ballando. "Credo?"
"Non lo so. Nessuno di loro è te."
"Lo sai che le cose... non possiamo..."
Effy si allontanò di scatto da lui, mandandogli un'occhiata
gelida. "Fanculo."
"Elizabeth," la richiamò, come un adulto che a che fare con
un bambino capriccioso.
"Anthony." Il suo tono si era trasformato, era duro, amaro, sapeva di
promesse non mantenute, di dolore, di degrado. Era un buco
nero che risucchiava tutto quello che ha intorno. Era proprio come lei.
"Cook lo ha ucciso."
Tony annuì, senza dire niente. Lo sapeva, non era una
novità. Guardò sua sorella per un lungo momento,
sapendo che se avesse lasciato che fosse lei a prendere le
redini della conversazione, il discorso sarebbe andato a toccare solo i
punti che voleva, quelli che non facevano troppo male. Le si
avvicinò, prendendole un braccio, dove c'erano le cicatrici.
"Avrei dovuto portarti via con me."
"Oh, davvero?" il sarcasmo era la sua difesa, il suo piccolo scudo
personale. "Te l'ho chiesto, ricordi? Ma tu hai detto che non era
possibile, che dovevamo stare lontani e tutte quelle altre cazzo di
stronzate!"
"Non erano stronzate, era la verità. Tu dovevi finire il
liceo e quello che c'era tra noi due...cazzo, ma non lo capisci che non
sarebbe mai dovuto accadere?"
"Queste sono le cazzate del tuo psichiatra."
Tony emise una risatina leggera. "Vero. Ma in me c'è
qualcosa che non va, Effs. Io non sono a posto, io non posso andare
bene per te. Per nessuna." La guardò in attesa di risposta,
ma Effy non disse niente. "Io non capisco la differenza tra giusto
e sbagliato, i confini, la morale...queste cose le
conosco, ma non le capisco."
Gli occhi di Effy si riempirono di lacrime. "Ma tu ami vero? Mi ami
così come sono, vero? Vero, Tony?"
C'era una parte di Tony, che gli diceva che non doveva dire di
sì, che non era la cosa giusta. Amarsi l'un l'altro per
quello che erano veramente. "Certo che ti amo."
Ricominciò a piangere in silenzio, come sempre. Effy non
piangeva mai facendo rumore, non si lamentava. Teneva tutto
dentro finché non esplodeva.
L'unico desiderio di Tony, fin da quando era nata, era stato proteggere
sua sorella, amarla, evitarle tutte le cose brutte della vita. Quando
avevano condiviso il letto, non più come bambini, ma come
adulti, aveva pensato che forse, avvolti dall'oscurità, ci
sarebbe riuscito. Poi, dopo l'incidente, quando Effy era l'unica cosa
che ricordava davvero, aveva creduto che allontanandosi l'avrebbe resa
libera da lui, da quel rapporto proibito che non sarebbe mai dovuto
nascere. "Sono un pessimo fratello."
"Sei un ragazzo fantastico," replicò lei con voce rotta.
"Fratello, Elizabeth. Fratello, non ragazzo."
"Mi trovi disgustosa adesso?"
Tony le asciugò il viso con i polpastrelli. "No, che cazzo
di idee che ti vengono in mente. Vorrei solo che tu fossi felice."
"Non credo di esserne capace."
"Stronzate. Una volta lo eri."
"Una volta c'eri tu. Hai fatto del buon sesso a Cardiff?" chiese,
cambiando di nuovo argomento.
Tony annuì, senza distogliere lo sguardo da lei. "Tony
Stonem va al college e ci sono un sacco di ragazze carine nel campus."
Fu il turno di Effy di ridere sommessamente. "Scopaiolo."
Mentre pronunciava quelle parole, Tony vide comparire sul suo viso la
maschera di distaccata freddezza che portava di solito per evitare che
gli altri provassero pietà o compassione per lei nel vedere
quanto realmente fosse triste. Poi la maschera scomparve di nuovo,
mentre gli prendeva il viso tra le mani, obbligandolo a piegarsi per
poggiare la fronte contro la sua. "Tu non sei più sbagliato
di quanto lo sia io."
"Effy, non c'è niente di sbagliato in te."
"Opinionabile."
E il momento passò di nuovo, lo sguardo le si fece distante
e con un unico passo Effy si allontanò da Tony. Non di molto
però perchè Tony le teneva ancora il braccio in
una morsa gentile, ma ferma. "Con questo sistema potrai fottere gli
altri, ma non me. Io so distinguere tra quello che dici e quello che
vorresti dire. Quello che vorresti dire è che vuoi solo
essere normale."
Effy non rispose, continuando a mantenere la testa girata, il
più possibile lontana dallo sguardo di Tony. "Quando
riparti?" chiese, con appena un tremito nella voce.
"Tra un paio di giorni," replicò tranquillo.
"Grandioso. Divertiti e passa un bel week-end del cazzo."
"Chiudi la bocca, Stonem. Lunedì ti porto via con me."
Fu allora che Effy si girò di nuovo verso di lui. Sorrideva.
Fine
La prima volta
che affronto questo Fandom, spero solo si essere riuscita a restare IC,
avendo scelto i due personaggi più difficili delle prime due
generazioni.
Lasciatemi un commentino! Opinioni, suggerimenti, critiche (solo se
costruttive) sono ben accetti!
Aria
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