Scritta
per una delle solite "serate drabble" tra amiche di fandom, è diventata
qualcosa di più. È anche la prima RPF che pubblico, e mi sono commossa
moltissimo nello scriverla.
Due parole di spiegazione: David Tennant, interprete del Decimo
Dottore, è sposato con Georgia, la figlia del Quinto Dottore Peter
Davison (in realtà il loro vero cognome è Moffett, ma va beh). In un
episodio speciale per Children in Need dal titolo "Time Crash", i due
Dottori si incontrano e si dicono tante buffe cosine <3
Il pacchetto a cui è ispirata la fic è: David Tennant, Skyfall (Adele).
DISCLAIMER: Peter sta benissimo e non gliela sto tirando!! David
appartiene a Georgia, siiiiigh.
Buona lettura.
"David?"
Non rispose. Gli davano fastidio le pieghe del cuscino. E i calzini
appallottolati in fondo al letto. E quella telefonata che gli aveva
interrotto la digestione. Un boccone doveva essergli andato di
traverso, non c'era modo di spiegare altrimenti quella sensazione di
soffocamento.
"Non dormi neanche tu, è inutile che fai finta. Ti conosco. Parliamone."
Georgia sapeva essere convincente, eccome. Ma lo stesso si vergognava
di quei pensieri cupi, specialmente con lei. Perché, a conti fatti, se
non era preoccupata lei...
"Lo so, è stupido. Starà benone, è un esame come un altro, la prudenza
non è mai troppa e tutte quelle menate. Buonanotte."
"David!" La moglie lo acciuffò mentre stava per girarsi di nuovo
dall'altra parte. "Se papà sapesse che ce ne stiamo qui a parlare di
lui, prenderebbe la TARDIS per tornare indietro nel tempo e non dirci
proprio niente di questa storia."
"Non si può incrociare la propria linea temporale," si lasciò sfuggire
lui, strappandole una smorfia di rimprovero. "Che c'è? Hai cominciato
tu!"
Non vedeva l'ora che Peter tornasse da quel check-up con buone notizie.
Potevano chiamarlo sentimentale, ma era davvero troppo importante che
tutto andasse bene.
"OK, ho paura. Lo so che è tuo padre, non il mio... lo so che è una
stupidaggine e andrà tutto bene... ma ho bisogno di saperlo adesso."
"Perché lui era il tuo Dottore?" gli fece il verso Georgia.
"Perché grazie a lui ho te," sussurrò David, affondando il volto tra i
suoi seni.
Lei rimase a riflettere, commossa, accarezzandogli i capelli. "Qualunque
cosa sia, l'affronteremo insieme. Siamo forti, noi". Ma David si era
già addormentato, come un bambino triste.
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