La compostezza del Maresciallo

di telesette
(/viewuser.php?uid=101298)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Il maresciallo Rocca è una serie televisiva italiana prodotta dalla RAI e dalla Solaris Cinematografica, a cura di Adriano e Guglielmo Ariè.
La storia racconta le vicende del Maresciallo dei Carabinieri Giovanni Rocca, interpretato dal bravissimo Gigi Proietti, che lavora in una caserma di Viterbo. La serie nell'insieme gioca sul coinvolgimento emotivo da parte del pubblico, soprattutto per le simpatiche caratterizzazioni dei vari personaggi, alternando sapientemente scene comiche a momenti crudi e drammatici di grande effetto. Le cinque stagioni, trasmesse più volte in replica, hanno reso questa serie un CULT intramontabile nel tempo.

clicca qui sotto per vedere la sigla:
http://www.youtube.com/watch?v=M5LdRj9lhlc

Il maresciallo Rocca.png

La compostezza del Maresciallo

Casa Rocca - Domenica - ore 06:35 A.M.

Francesca dormiva così profondamente che, quando il campanello svegliò il marito di soprassalto, non si accorse praticamente di nulla.
Rocca si stropicciò gli occhi, guardando la sveglia e trattenendo a stento un'imprecazione, e di nuovo l'odiato trillo proveniente dall'ingresso lo fece sobbalzare sul materasso. Sceso dunque dal letto, Rocca infilò le pantofole e la vestaglia per andare ad aprire la porta. Nell'avvicinarsi all'uscio, poté udire chiaramente il coro di voci degli altri condomini che, svegliati anche loro da una scampanellata, stavano ora rovesciando insulti ed improperi vari all'indirizzo del medesimo scocciatore.
Ma chi poteva essere così "stronzo" da andare a suonare ad un intero condominio di domenica mattina?
La domanda di Rocca trovò risposta, non appena questi si ritrovò il disturbatore fermo e impettito sulla soglia di casa.

- Buongiorno - esclamò un tizio paffuto ed elegantemente vestito, facendo sfoggio di un ampio sorriso da sotto i grandi baffoni color grigio cenere. - Oggi è il suo giorno fortunato, infatti sono qui per... Maresciallo ?!?
- Morissi ?!?

Ad entrambi venne quasi un mezzo colpo.
D'istinto Rocca fece quasi per urlargli contro ma, poiché l'intera tromba delle scale riecheggiava già di voci imbestialite, afferrò il disgraziato per una manica e se lo tirò dentro casa chiudendo la porta. Morissi non fece resistenza ma, preoccupato com'era che il suo vestito non si rovinasse, pregò l'altro di usare un po' più di garbo.

- Maresciallo - esclamò. - Eh, il vestito l'ho preso a nolo, non lo posso certo restituire rotto...
- Mò te rompo io, si nun me dici che accidenti te passa 'n quella capoccia!
- E' il mio nuovo lavoro...
- "Lavoro" - ripeté Rocca, guardandolo storto. - Tu? Di domenica? Alle sei di mattina, come i Testimoni di Geova... Ah Morì, ma che m'hai preso pe' fesso?
- No, ma che "fesso", Maresciallo... E' tutto assolutamente regolare: faccio rappresentanza di prodotti e, logicamente, busso alle case quando la gente è in casa!

Rocca inarcò severo il sopracciglio.

- Morissi, lo sai vero che in ufficio c'ho la fedina penale tua ch'è lunga come 'n cappotto?
- Ah no, Maresciallo, non scherziamo - protestò vivamente Morissi, sollevando le mani in segno di scusa. - Io ho pagato il mio debito alla società, e sto lavorando per guadagnarmi il pane onestamente...
- E io te risponno che, si vai a scoccià i poveracci de domenica mattina, scatta n'artra denuncia... così la fedina tua l'allungamo n'artro po', contento?
- Maresciallo - mormorò Morissi. - La prego, non mi rovini...

Rocca fece per rispondere in malo modo ma, poiché Francesca e Tommy stavano ancora dormendo, si trattenne e rivolse al malcapitato un ampio sorriso forzato.

- Eh, Morissi - disse, battendogli una mano sulla spalla e riaccompagnandolo alla porta. - Morissi, Morissi, Morissi... Caro Morissi !!!
- Allora, non siete arrabbiato, Maresciallo?
- Chi, io? Ma quando? Anzi, la prossima volta che vieni qua, sai cosa: me porti 'na bella camomilla, che sto sempre nervoso... A camomilla t'a compro, giuro!

Morissi non ebbe il tempo di tirare il fiato che, una volta sul pianerottolo, Rocca lo chiamò per dargli un piccolo avvertimento.

- Ah Morì, senti 'n po'...
- Sì, Maresciallo, mi dica!
- Si t'azzardi n'atra vorta a fa 'na stronzata der genere, specie de domenica mattina, a camomilla t'a faccio beve 'n caserma!

Morissi deglutì.

FINE 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1568924