E tu, tu la chiami guerra...

di Akira14
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Non gli interessa.
Non lo riguarda. Non ha nulla da difendere, nessuno da proteggere.
Ha visto quale massacro ha portato l’aver voluto – con successo, per carità – evitare una guerra civile e gli è bastato.
Oh, non ha cambiato idea. Continua a desiderare che il Villaggio della Foglia venga raso al suolo, che paghino per ciò che hanno costretto suo fratello a fare e che i pochi sopravvissuti (Naruto, che par essere un’erbaccia davvero impossibile da debellare) conoscano la sua sete di vendetta e lo vengano a cercare.
Con loro sì che varrà la pena sporcarsi le mani. Loro sì che meritano di venir calpestati finché non saranno incapaci di rialzarsi, segregati nelle loro stesse paure e spinti a supplicarlo di ucciderli. Ma non lo farà, lascerà che si aggrappino come miserabili alla vita e solo quando in loro rinascerà la speranza di un domani migliore, un futuro pacifico in cui le rivalità e i rancori sono ormai dimenticati… Solo allora tornerà, e li farà fuori tutti. Dal primo all’ultimo.
La guerra in atto, i piani del tizio mascherato, il destino di Kabuto (se mai si libererà dall’illusione di Itachi), però, sono per lui solo insignificanti dettagli a cui può anche evitare di prestare attenzione.
Lui cerca una persona soltanto, una in particolare, e la troverà. Che gli altri si uccidano pure tra loro, nel frattempo. Che il mondo finisca pure, dopo che avrà avuto le sue risposte.
Probabilmente sarebbe l’unico vero modo per fare sì che non ci siano più guerre, eliminare in toto l’umanità. Soluzione semplicistica, infantile, ma efficace. No?
Poco importa.
Non gli interessa. Non lo riguarda.





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