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Dawson’s
Creek
Il set dei ricordi
Era
stata la scelta più difficile della sua vita ma aveva dovuto farla. Non poteva
continuare per il resto della sua esistenza ad essere divisa tra due ragazzi,
non era possibile amare entrambi. E così si era decisa… Jen prima di morire
glielo chiese in quel letto di ospedale “Petey o Colby?” e lei purtroppo non
aveva potuto rispondere ma entrambe forse sapevano quale sarebbe stata la sua
scelta. Poteva forse sembrare una decisione ovvia ma per lei era stato
difficile, rinunciare ad uno e scegliere l’altro. In fondo, Dawson, lo sapevano
tutti, era la sua anima gemella, erano fatti per stare insieme e non poteva
essere diversamente. Sapeva che sarebbe stata felice e presto riuscì a
convincersi di aver fatto la scelta giusta e con Pacey tornarono ad essere buoni
amici… era passato quasi un anno ed il rancore iniziale era svanito, di loro
restava solo quella bella amicizia ed i ricordi della loro storia… certo che ne
avevano passate tante insieme ma entrambi, ormai, avevano preso due strade
diverse. Pacey era a Capeside e gestiva il suo ristorante. Al suo fianco c’erano
suo fratello Doug e Jack che si prendevano cura della piccola Amy, che ormai
doveva compiere due anni. Aveva sempre saputo che non avrebbe lasciato mai
quella piccola cittadina di provincia, quello era il suo rifugio ed il posto
dove sarebbe sempre tornato, ovunque sarebbe andato, Capeside sarebbe comunque
stata la sua ultima meta. Joey era a Los Angeles e conviveva con Dawson. Lui
come sapete era il produttore di una serie televisiva basata sulla sua vita
adolescenziale “The Creek” che aveva concluso la sua prima stagione con un
enorme successo e si preparava all’inizio della seconda. Erano felici insieme.
Si
erano appena svegliati, era piacevole svegliarsi l’uno accanto all’altra,
rendeva il risveglio molto più dolce insieme a quel lieve raggio di sole che
penetrava dalla finestra e li avvolgeva nel calore del mattino.
Dawson:
Buongiorno!
Joey:
No, non dirmelo… è già mattina?
Dawson:
Purtroppo temo di doverle dare questa delusione,
signorina Potter!
Dawson
abbracciò Joey e le diede un bacio sulle labbra…
Joey:
Non è poi così male ora che ci penso.
Restarono lì a coccolarsi ancora per un po’ quando Dawson si alzò e si diresse
verso la cucina per preparare la colazione…
Dawson:
Avanti pigrona, alzati, oggi è il grande giorno.
Si torna alle origini!
Joey si
rigirò nel letto prima di alzarsi…
Joey:
Me ne ero completamente dimenticata.
La
ragazza raggiunse Dawson in cucina e gli si accoccolò sulle spalle…
Dawson:
Andiamo… non dirmi che non sei contenta di
tornare a Capeside?!
**
Andie
aveva avuto un destino completamente diverso da quello che aveva sempre
immaginato. Era sicura che avrebbe studiato ad Harvard, e quando fu ammessa nel
più grande e famoso college d’America non aveva più dubbi che sarebbe stato così
ma poi… ci fu quell’improvviso cambiamento e quel trasferimento in Italia. Le
aveva fatto davvero bene la vita oltreoceano ed ormai si era affezionata al
paese europeo che non poté più farne a meno, così, per non perdere tempo e
mandare all’aria tutti i suoi sforzi si era decisa ad iscriversi in
un’università italiana ed aveva conseguito la laurea in legge a pieni voti. Da
quel giorno faceva pratica in uno studio legale. Già… ma da quando Andie McPhee
voleva fare l’avvocato? Come già detto, niente era andato come lei si aspettava,
ma in fondo, quando si è una ragazzina di sedici anni si fanno chissà quali
grandi progetti ma quanti poi alla fine si realizzano veramente?
Stava
camminando lungo il corridoio dello studio dell’avvocato Bianchi, doveva
consegnare delle pratiche importantissime per la causa che si sarebbe tenuta il
giorno dopo, ma nello stesso tempo era a telefono con suo fratello Jack che le
stava facendo perdere la pazienza…
Andie:
Jack? Ma mi stai ascoltando? Sì? Non credo. Hai
capito cosa ti ho detto? Jack? Jack? Jack non riattaccare! Non riattaccare!
Jack! Ah, finalmente… hai capito sì o no?
Proprio
mentre cercava di catturare l’attenzione di suo fratello, le arrivò un avviso di
chiamata, l’ultima persona che si aspettava di sentire…
Andie:
…aspetta lì, ho un avviso di chiamata! Mi
raccomando, non andartene. Ci metto un minuto. – e così passò sull’altra linea –
Pronto? Chi è? – quando ebbe la risposta rimase sorpresa ma le fece piacere
risentire la voce di un vecchio e caro amico – Dawson! Dawson Leery! A cosa devo
l’onore? Vuoi forse sapere come sta andando la tua serie qui in Italia? Perché è
iniziata un paio di settimane fa, sembra che hai ragazzi piaccia! – si stava
divulgando, questo difetto le era rimasto, non aveva dato a Dawson nemmeno il
tempo di parlare che era partita come una mitragliatrice. Certo non era più una
ragazzina ma alcune cose neanche col tempo cambiano – Ah non mi hai chiamato per
questo? E per cosa allora? Come dici? Ah, vorrei tanto aiutarti ma non posso
proprio muovermi da qui… sai? Ho un lavoro! – proprio mentre continuava a
telefonare posò distrattamente le pratiche nello scomparto delle pratiche già
archiviate… un grave errore di distrazione che dopo le sarebbe costato caro –
Comunque mi ha fatto davvero piacere risentirti. Joey come sta? Sono felice per
voi. Ora però ti lascio, ho Jack sull’altra linea – e lasciato Dawson tornò da
Jack ma…
Tu tu
tu tu…
Andie:
Non ci credo! Ha riattaccato!
**
Sarebbe
stato ancora felice? Quante volte Pacey se l’era chiesto dopo la scelta di Joey…
forse ci passò tre mesi a pensarci ma poi gli passò, si rese conto che poter
continuare ad essere amici era anche meglio e finalmente giunse a quella
risposta che aveva tanto atteso: Sì, poteva continuare ad essere felice. Avrebbe
trovato anche lui la persona giusta ed avrebbe avuto una vita brillante e
chissà… lui e la sua futura moglie forse avrebbero festeggiato il natale proprio
in compagnia di Dawson e Joey. Ad ogni modo, era passato un anno e non sapeva
che per lui la felicità stava per arrivare con un aereo…
Quella
mattina, si era svegliato presto ed aveva aperto l’Icehouse molto prima del
solito orario. Gli facevano bene quei risvegli prematuri, facevano guadagnare di
più… Proprio mentre stava ripulendo i tavoli sentì quella voce che gli appariva
tanto familiare.
Dawson:
A quanto pare ti stai dando da fare!
Pacey
si voltò lentamente sorridendo…
Pacey:
Il bel produttore di Los Angeles… senti l’attore
che fa la mia parte manca di personalità… io ero molto accattivante!
I due
si abbracciarono proprio come due fratelli…
Pacey:
Come stai?
Dawson:
Ah, io bene. Tu piuttosto! Hai dimenticato come
si usa il telefono?
Pacey:
Ma sentilo! Io ho un lavoro caro mio, non come
il qui presente che se ne sta seduto tutto il giorno ad una scrivania!
Dawson:
Ah, non parliamone neanche! Ho passato tutto
l’anno a scrivere la seconda serie… sai? Compaiono due nuovi personaggi che mi
hanno incasinato la vita.
In quel
momento Pacey notò anche Joey… era entrata proprio in quell’istante. Lui rimase
in silenzio ad osservarla e poi sul volto comparve un sorriso… eh, già… era
bello poter continuare ad essere amici.
Pacey:
Guarda chi si vede! Sei diventata una perfetta
donna di città o sbaglio?
Anche
lei sorrise e poi lo abbracciò…
Joey:
E’ bello rivederti. Mio Dio… da quanto tempo non
ci vediamo? Due mesi?
Pacey:
Sì… più o meno!
Joey:
E come te la sei passata?
Pacey:
Qui non è che accadano poi tante cose. Siamo a
Capeside, l’hai dimenticato?
Dawson
e Joey a quel punto posarono i loro bagagli…
Joey:
Ma allora? Non ci offri nemmeno qualcosa? Devo
dire che hai un innato senso dell’ospitalità!
Pacey:
Ah ah ah… spiritosa… viene nel mio locale così all’improvviso e pretende anche
di essere servita e riverita. – dopo aver detto questo tornò serio – Sul serio,
mi avete colto di sorpresa. Non vi aspettavo proprio di rivedervi stamattina. Ma
cosa vi porta nella madrepatria?
Mentre
parlava Pacey andò dietro al bancone ed offrì da bere ad i suoi due amici…
Dawson:
In effetti… la tua è una bella domanda!!!
Pacey:
No, non dirmelo! E’ quello che penso io?
Dawson:
Credo proprio di sì. Il fatto è che… volevo che
tu leggessi la sceneggiatura della seconda serie. Mi serve il tuo aiuto per
alcune scene e…
Pacey
sorrise ed iniziò a scherzare…
Pacey:
No, non posso leggere quella roba! Poi mi
accorgo che è scritto troppo bene e mi ritorna il mio complesso di inferiorità!
Joey
raccolse lo spirito…
Joey:
Mio Dio, rifiuti un simile piacere al tuo
migliore amico?
Dawson:
Andiamo voi due, smettetela di scherzare, è una
cosa seria! – e detto questo tornò a rivolgersi a Pacey – Ho poco tempo prima
che arrivi qui la troupe per iniziare le riprese e devo assolutamente mettere a
posto alcune scene, mi serve necessariamente il tuo aiuto.
Pacey:
Aspetta! Girerai qui? A Capeside?
Joey:
E dove se no? Sbaglio o questo è il luogo che ha
marchiato la nostra difficile, complessata ed enigmatica adolescenza?
Dawson
a quel punto prese dal suo borsone l’intera sceneggiatura della seconda seria e
la posò sul bancone, di fronte a Pacey. Stettero in silenzio per qualche secondo
fino a quando Pacey non iniziò a sfogliare il grosso volume e a curiosarci
quando dopo aver letto quattro o cinque battute di una pagina a caso, scoppiò a
ridere…
Joey:
Che hai da ridere?
Dawson:
Non è una commedia ma sono lieto che ti piaccia!
Pacey
ritornò alla pagina della copertina dove c’era scritto in grassetto THE CREEK
– STAGIONE 2 scritto da DAWSON LEERY. Guardò poi il suo
migliore amico con un sorrisetto malizioso…
Pacey:
Posso provare ad indovinare chi è questa Mandy?
**
Erano
passati due giorni ed Andie faceva ritorno al suo lavoro come praticante nello
studio dell’avvocato Bianchi. Il giorno prima era stato il suo giorno libero e
si era anche tenuta la tanto importante causa di cui l’intero ufficio si stava
occupando. Ora già sapeva di dover affrontare il “capo” e se la causa era andata
bene allora aveva qualche speranza di parlargli, ma se al contrario era andata
male… allora non avrebbe neanche potuto avvicinarsi. Stava camminando lentamente
lungo tutto il corridoio e notò che tutti la stavano fissando. Mio Dio… che
aveva combinato? Cos’avevano da guardare? Le venne un brutto presentimento che
le si confermò quando si ritrovò dinanzi all’avvocato Bianchi.
Bianchi:
SEI LICENZIATA!!!
Andie:
Ma come licenziata?
Quando
era nervosa non faceva altro che muoversi e si torceva le mani cercando di
apparire il più calma possibile, anche questo non era per niente cambiato da
quando era una semplice ragazzina.
Bianchi:
Quelle pratiche! Dovevano trovarsi nel mio
ufficio! Abbiamo perso la causa per colpa tua, adesso tutto l’ufficio ne
risentirà e tutto per una stupida distrazione!
Andie:
Io le ho sistemate quelle pratiche, dottor
Bianchi… le assicuro che…
Bianchi:
Oramai non ha più importanza! Non posso
permettermi di tenerti ancora qui. Mi dispiace ma da questo momento non lavori
più per me.
Andie:
Lei non può licenziarmi! Mi serve questo lavoro,
la prego!
Bianchi:
Mi dispiace ma resterò della mia idea.
**
E così
si era ritrovata senza lavoro. Era seduta su una panchina fuori all’ufficio ed
aveva preso il suo cellulare. Non ci aveva neanche pensato su troppo a lungo…
doveva e voleva farlo… ora che non aveva più un lavoro… cos’aveva da perdere?
**
La
colonna sonora di E. T. risuonò nel locale di Pacey…
Pacey:
Cos’è quest’orrore?
Joey:
Dawson… è la tua suoneria!
Pacey:
Oh mio Dio… siamo arrivati addirittura a questo
punto? Se fossi io la sua ragazza mi preoccuperei…
Dawson
finalmente riuscì a trovare il suo cellulare e mise fine alla canzoncina
ripetitiva…
Dawson:
Silenzio per favore… – e detto questo rispose –
chi è?
**
Andie:
Ciao Dawson! Come vanno le cose? Non è passato
poi molto tempo dall’ultima volta in cui abbiamo parlato! Ad ogni modo… ricordi
quel mio lavoro di cui ti accennavo l’altra volta? Beh… non ce l’ho più!
**
La
telefonata durò poco, Andie come al solito sparò a raffica tutto quello che
aveva da dire… era sempre la stessa! Dawson non aveva avuto il tempo di dire
molto e questo non fece capire niente a Pacey e Joey che una volta che Dawson
chiuse la chiamata morivano dalla voglia di sapere di cosa si trattasse…
Joey:
Allora? Non sarà ancora quella Funny?
Pacey:
Chi diavolo è Funny?
Joey:
Ah… niente d’importante! E’ solo una
spogliarellista con cui ogni tanto Dawson va a letto… niente di che…
Pacey:
Cosa? – e si riferì a Dawson – Ma fa sul serio?
Dawson:
Non starla a sentire, ti sta solo prendendo in
giro…
Joey:
Seriamente… chi era?
Dawson:
Beh… – e fece uno strano sorriso – …era Mandy!
**
Doug
non era ancora tornato dal suo turno mentre Jack era già rientrato da un paio
d’ore. Quando lui e Doug non c’erano si occupava Grams della piccola Amy. Di
solito Jack passava a prendere la piccola quando tornava da scuola… era sempre
un brillante insegnate agli esordi. Si trovava in cucina e stava guardando Amy
mentre mangiava quando bussarono alla porta…
Jack:
Finalmente… è arrivata! – poi si rivolse alla
bambina – Queste
è la zia Andie… io vado ad aprire, nel frattempo tu non ti muovere, intesi?
La
piccola annuì e Jack s’alzò attraversando tutto il salotto per giungere alla
porta d’ingresso: era proprio lei. Si salutarono come se non si vedessero da
anni ed era proprio così infatti… anche se… Andie salutava calorosamente
qualcuno anche se non lo vedeva solo da due giorni.
Jack:
Finalmente ce l’hai fatta. Hai trovato la strada
di casa?
Andie:
Così pare…
Si
guardarono fissò negli occhi e poi si abbracciarono di nuovo.
Jack:
Sono così felice di rivederti!
Andie:
Anch’io! Non vedevo l’ora di arrivare…
Jack:
Mi sei mancata davvero tanto.
Andie:
A chi lo dici! – e dopo averlo detto lo scrutò
dalla testa ai piedi – Sei una montagna! Come ti hanno soprannominato i tuoi
studenti? Il gigante buono?
Jack:
Non è divertente!
Andie:
Io lo trovo molto divertente…
Jack:
Sì ma… vuoi entrare o resti sulla porta?
Andie
accettò l’invito ed entrò. Lui la condusse fino in cucina…
Jack:
Com’è stato il viaggio? Ah… questa piccola
signorina è Amy!
Andie:
L’avevo immaginato. Ciao piccola, come va?
Amy:
Sei zia Andie?
Andie:
Già… sono proprio zia Andie!
Jack:
Avanti raccontami un po’ del viaggio!
Andie:
E’ stato un comune viaggio in aereo. Sei mai
stato su un aereo? – ma Andie preferiva parlare con la piccola Amy – E come
brava zia ti ho portato anche un regalino.
Amy:
Davvero? Tutto per me?
Andie:
Tutto per te.
Jack:
Andie? Non mi stai affatto ascoltando!
Andie
prese dalla sua valigia un pacco per Amy e glielo diede: era una bambola.
Jack:
Come si risponde, Amy?
Amy:
Grazie!
Andie:
Ma che bambina educata.
Jack:
Adesso vuoi degnarti di dammi ascolto?
Andie:
Ora perché non finisci di mangiare Amy? Io devo
parlare con il tuo noioso papà! – e finalmente si dedicò a Jack – Cosa c’è?
Dimmi? Perché ti stai agitando in questo modo?
Jack:
Tu non mi ascolti!
Andie:
Sarà un vizio di famiglia!
Jack:
Andiamo… voglio sapere tutto! E Dawson che ti ha
chiesto di venire?
Andie:
Sì, te l’ho ripetuto mille volte al telefono!
Jack:
Che sorella ingrata! Io gliel’ho chiesto per
anni e non si è mai degnata di prendere un aereo!
Andie:
Sai che dovevo lavorare! Adesso questo problema
fortunatamente non esiste più!
Jack:
Mentre invece essere disoccupata non è un
problema! Comunque, preferisco non parlarne, parliamo un po’ di te… chi c’è
nella tua vita?
Andie:
Ma pensi solo a questo? Non c’è nessuno nella
mia vita.
Jack:
Ma che te lo chiedo a fare!?!?
Andie:
Cosa vorresti dire scusa?
Jack:
Niente. Ora quando andrai da Dawson?
Andie:
Credo oggi, perché?
Jack:
Sei pronta a rivivere la tua adolescenza?
**
Andie
era davanti alla porta di Dawson ed attendeva che qualcuno le aprisse quando
finalmente…
Joey:
ANDIE! FINALMENTE!
E si
abbracciarono…
Andie:
Alla fine ce l’ho fatta a quanto pare.
Joey:
E così bello rivederti! Suppongo che sei già
stata da Jack!
Andie:
Sì, altrimenti si sarebbe offeso se non fossi
andata prima da lui. Ad ogni modo… ti trovo davvero bene!
Joey:
Davvero? Beh… molti mi dicono che non sono
cambiata per niente.
Andie:
Infatti è così!
E così
Joey invitò Andie ad entrare…
Joey:
Dawson è di sopra, adesso scende…
Ed
infatti ecco che dalle scale comparve Dawson.
Dawson:
Andie!
Anche
loro si abbracciarono…
Dawson:
Mio Dio da quanto tempo… – e mentre lo diceva
scuoteva la testa sorridendo – …sembra ieri che ce ne stavamo tutti e sei
riuniti attorno ad un banco di scuola. Come passa il tempo…
Andie:
Potrei dire la stessa cosa, insomma… vi trovo un
tantino… come dire… diversi.
Joey:
Ehm… possiamo offerti qualcosa?
Andie:
No, grazie. Sono a posto! Ma… dimmi un po’
Dawson… Cos’è che ha riscosso così immediatamente la mia presenza qui?
Dawson:
Jack ti ha già accennato qualcosa?
Andie:
Effettivamente…
Dawson:
No… gli avevo chiesto di non farlo… ma non fa
niente…
E detto
questo Dawson prese la sceneggiatura della seconda serie di “The Creek” e la
consegnò nelle mani di Andie…
Dawson:
La storia è questa! Tra qualche giorno la troupe
arriverà e non posso rimandare ancora con l’inizio delle riprese però… insomma…
mi serve qualche correzione sulla novità della serie “Petey e Mandy”…
Andie
sorrise.
Andie: Mi suona stranamente familiare… somiglia
molto a “Pacey e Andie”?
Dawson:
Sei l’unica che può aiutarmi!
Joey:
Se non gli darai una mano non si darà pace!
Andie:
Tu sei pazzo! Ma insomma… Non poteva farlo Petey
questo lavoro?
Dawson:
Gliel’ho chiesto… ma lui si è gentilmente
rifiutato!
Infatti…
**
…qualche giorno prima Dawson e Pacey si erano ritrovati a parlare da soli. Pacey
prese la sceneggiatura che Dawson gli aveva prestato per fargliela leggere e la
posò sul tavolo…
Dawson:
Non riesco a credere che tu l’abbia già letta!
Pacey:
Infatti… mi sono fermato al primo episodio, non
sono riuscito ad andare avanti.
Dawson:
In che senso non sei riuscito ad andare avanti?
Pacey:
Dawson sarò sincero con te… sei il mio migliore
amico in fondo: io non posso farlo!
Dawson:
Fare cosa? Non ti ho chiesto poi molto!
Pacey:
Non me la sento di rivivere quel periodo della
mia vita.
Dawson:
Perché? Mi ricordo che eri felice!
Pacey:
E’ proprio per questo che non me la sento di
leggerlo.
Dawson:
Non riesco a capire, cos’è che ti blocca? La
storia di Colby e Sam, forse?
Pacey:
Sai che è una storia vecchia! E’ passato un
anno, Joey ha fatto la sua scelta e siamo di nuovo amici! Credi che rimetterei
in gioco la nostra amicizia per rovinare di nuovo tutto?
Dawson:
Allora perché non puoi farlo?
Pacey:
Se non è una allora è l’altra…
Dawson
lo guardò stupito… quell’ultima frase l’aveva completamente spiazzato.
Dawson:
Mandy?
**
Era
così che Pacey aveva detto al suo amico che non poteva aiutarlo con le scene di
“Petey e Mandy” e quindi a Dawson restava solo un’unica speranza…
Dawson:
Andie… ti prego! Se mi aiuterai prometto che
farò comparire il tuo nome nei titoli di coda. Un ringraziamento speciale ad
Andrea Andie McPhee, ti piace?
Andie:
Tieni anche il tuo blocco dei ringraziamenti per
qualcuno più importante di me. Lo farò per il solo piacere di prendere parte
alla serie più seguita del momento e… anche per aiutare un amico!
Dawson
istintivamente abbracciò Andie e poi Joey. Sembrava fuori di testa…
Joey:
Dawson… calmati! Ma che ti prende?
Dawson:
Grazie Andie! Grazie! Non lo dimenticherò!
E dopo
aver detto questo, gioendo e canticchiando, salì di nuovo al piano superiore
lasciando le due ragazze nel salotto…
Joey:
Credo che tu ti sia resa conto di avergli fatto
il più enorme regalo che potessi mai fargli.
Andie:
Sì… direi di averci fatto un tantino caso!
**
L’Icehouse le fece un’ottima impressione visto da fuori. Era carino e
confortevole e Jack gliene aveva parlato talmente tante volte che le sembrava di
conoscerlo già a memoria quel posto. Era sera, Pacey aveva girato il cartello
dalla parte del Closed e stava ripulendo tutto il locale per poi chiudere
e tornare a casa. Andie lo vide da fuori e le venne da sorridere, lui sembrava
tutto preso dal suo lavoro e poi era cresciuto un po’ dall’ultima volta in cui
l’aveva visto. Ma quanti anni erano passati? Sei, sette? Non se ne ricordava
nemmeno più. Decise che era giunto il momento di salutare calorosamente anche
lui e bussò alla porta del locale, lui non si girò nemmeno a guardare chi fosse…
Pacey:
Il locale è chiuso! Riapre domani!
Andie
scosse la testa come per dire “E’ sempre il solito stupido!” e quindi
bussò di nuovo, questa volta più insistentemente, lui quindi, un po’ spazientito
si girò e la vide. Aggrottò la fronte e poi si affrettò ad aprirle…
Pacey:
Andie McPhee? Dio… sei vera o sei frutto di
un’allucinazione?
Andie:
Perché non lo scopri da solo?
E detto
questo sorrisero entrambi e si abbracciarono…
Pacey:
Ma quando sei tornata?
Andie:
Stamattina…
Pacey:
Prego, accomodati! Sarai curiosa di vedere il
mio capolavoro!
E detto
questo Andie entrò su invito di Pacey ed iniziò a guardarsi un po’ intorno…
Andie:
Non vedevo l’ora di vedere questo posto! Devo
ammettere che è carino!
Pacey:
Modestamente… – e così dicendo si avviò al
bancone – Cosa prendi?
Andie:
Mmh, non lo so. – ed andò a sedersi al bancone,
proprio di fronte a lui – Fai tu, non ho preferenze!
Pacey
quindi prese una bottiglia d’acqua e gliene verso un po’ in un bicchiere.
Andie:
Ed io che mi aspettavo un aperitivo con
ghiaccio!
Pacey:
Sono tempi duri. – fece lui scherzando e poi
passò dall’altra parte del bancone e le si sedette accanto – Allora McPhee… come
stai? Cos’hai fatto in tutto questo tempo?
Andie:
Jack non ti ha detto della mia improvvisa laurea
in legge?
Pacey:
Quella è stata una sorpresa per tutti quanti e…
e poi?
Andie:
Poi c’è stato l’apprendistato ed il mio
licenziamento ed ora sono qui a bere la miglior acqua di Capeside!
Lui
rise.
Pacey:
Mio Dio, quanto tempo…
Andie:
Andiamo… tu invece?
Pacey:
Io invece sto qui… da un bel po’ di tempo e non
c’è altro da aggiungere!
Calò
improvvisamente il silenzio che durò svariati secondi ma fu rotto da una risata
di Andie. Come faceva ad essere sempre di buon umore?
Andie:
Vedo che abbiamo molte cose da dirci per non
vederci da anni…
Pacey:
Già, infatti… è passato molto tempo… sono
cambiate molte cose…
Andie:
Ed anche noi siamo cambiati! Non si può dire che
tu sia ancora il ragazzo di una volta!
Pacey:
Ehi! Cosa vorresti dire? Vuoi forse insinuare
che sto invecchiando?
Andie:
Io non ho detto proprio niente.
Ci fu
una pausa e questa volta fu Pacey a riprendere la parola…
Pacey:
Suppongo che sarai tu ad aiutare Dawson con il
suo “The Creek – Seconda Stagione”.
Andie:
Tu non hai voluto farlo…
Pacey:
Devo lavorare McPhee.
Andie:
Ah già, è vero… scusami ma mi sto abituando alla
mia nuova situazione di “non occupata” che quasi già mi dimenticavo che esisteva
una cosa chiamata lavoro…
Pacey:
Non ti smentisci mai McPhee…
**
L’accoglienza che le avevano fatto tutti quanti la fece sentire come se
finalmente fosse tornata a casa. Ma come aveva fatto a vivere tutto quel tempo
lontano da loro? Non riusciva a dare una riposta a questa domanda ma adesso era
lì… con loro e ci sarebbe rimasta ancora per un po’. Non tutte le cose di
Capeside però le portavano dei bei ricordi, nel suo ritorno a casa c’era
qualcosa che la faceva stare male: Jen. Quando aveva visto la piccola Amy non
aveva potuto fare a meno di notare che era uguale a sua madre. Dov’era lei
quando Jen stava morendo? Come sempre pensava al suo lavoro, trascurava tutto e
tutti per quel suo lavoro ed anche quella volta, quando Jack la chiamò dicendole
che Jen era ricoverata in ospedale, lei si limitò con un “Sarò lì appena
possibile. Mi dispiace ma adesso non posso proprio partire.” E quando suo
fratello la chiamò di nuovo per darle la tragica notizia si era sentita
malissimo. Ora doveva pur rimediare in qualche modo, e così il giorno dopo il
suo ritorno, decise di andare da lei…
Andie:
Ciao Jen – e posò i fiori davanti alla sua foto
– l’avevo detto che sarei arrivata appena potevo. – e fece silenzio per svariati
secondi – Mi dispiace, mi dispiace così tanto… se solo tu sapessi quanto sono
stata male per non essere stata lì in quei giorni. Dio… il lavoro… una delle mie
migliori amiche moriva in un letto di ospedale ed io pensavo al mio lavoro. Ti
prego, perdonami almeno tu perché io non mi perdonerò mai. Sai? Ho visto la
piccola Amy… è una bambina bellissima, ti somiglia, ti somiglia davvero tanto ma
suppongo che Jack sia venuto a raccontartelo già mille volte… Ora devo andare…
mi ha fatto piacere poterti rivedere…
E prima
che le lacrime iniziassero a scenderle veramente, lasciò il cimitero… doveva
farlo, era un peso che doveva togliersi, doveva chiarire le cose con lei e
finalmente l’aveva fatto!
**
Dawson
era euforico, la troupe era arrivata e non restava che iniziare con le riprese…
lui e Joey anche sul set stavano sempre insieme e si divertivano a rivivere
indirettamente la loro storia. Avevano già girato le prime scene e finalmente
doveva far il suo ingresso il personaggio di Mandy…
Andie:
Quella farebbe la mia parte?
La
ragazza non era molto entusiasta dell’attrice che doveva interpretare il suo
ruolo…
Andie:
Ma è una ragazzina.
Dawson:
Cos’eravamo Andie a quel tempo? Ti ricordo che
era il 1999 ed aveva sedici anni!
Andie:
Ma io avevo molto più carattere.
Dawson:
Ma se neanche l’hai vista recitare!
Joey:
Dalle un po’ di fiducia… cosa dovrei dire io?
Dawson
guardò male Joey…
Dawson:
Ti ci metti anche tu adesso… mi sembra che di
questo ne avessimo già parlato!
Joey:
Guarda che non mi sto lamentando della piccola
Sam.
Dawson:
Comunque Andie… hai letto il copione, no? La
scena vede Petey prendere l’auto per correre dietro alla ragazza dei suoi sogni
quando Mandy gli va addosso e lui, approfittando di essere a bordo di un’auto
della polizia si finge un agente ed iniziano a discutere…
Andie:
Ricorda che lei inizia ad agitarsi perché
gliel’hanno appena rilasciata la patente e…
Così
con l’aiuto di Andie iniziarono le riprese e Dawson, che riportava la sua storia
con Joey parola per parola, poteva dire di far rivivere anche Pacey ed Andie…
**
Fu dura
come prima giornata e si continuò a girare anche dopo il tramonto! Si girava la
scena in cui Petey ha il suo appuntamento con la ragazza che tanto desiderava ma
scopre che era stato tutto uno scherzo architettato da Mandy, a cui non era
affatto piaciuta l’idea che lui l’avesse presa in giro… Mentre giravano, alle
spalle di Joey, Dawson, Andie ed anche Jack che era giunto dopo, giunse Pacey
con in mano un vassoio…
Pacey:
Ehi compagnia? Vi ho portato da bere!
Joey
gli fece cenno di no con il capo e lo zittì…
Joey:
Shh, fa silenzio!
Lui si
rese conto che stavano girando e si fermò ad osservare la scena… mio Dio… era
tutto come allora… uguale. Non poteva ripensare a come si era sentito in
quell’occasione ma ora ad anni di distanza gli veniva solo da ridere…
Dawson:
Stop! Questa era buona! La teniamo! Direi che
per oggi abbiamo finito!
Iniziò
un improvviso vocio quasi come se tutti avessero trattenuto il fiato fino a quel
momento e potevano finalmente liberarsi…
Dawson:
Avanti, sgomberiamo! Domani si riprende dalla
scena 14!!!
E
Dawson finalmente poté dedicarsi ai suoi compagni…
Dawson:
Ma tu guarda chi è dei nostri! Non avevi detto
che dovevi lavorare?
Pacey:
Sono venuto a curiosare!
Dawson:
Cosa te ne pare?
Pacey:
Suppongo che sia stata la qui presente McPhee a
descriverti tutta la scena comica!
Dawson:
Come avrei fatto senza di lei…
Andie:
Ti ricordo che tu ti sei rifiutato “agente
Pacey!”
Pacey:
Me l’hai fatta proprio pagare eh, quella volta,
con Christie!
Andie:
Come minimo e considerando quello che è successo
dopo sono fiera di averlo fatto!
Pacey:
Sentitela… si diverte a vedermi soffrire!
Jack:
Ah… indubbiamente non è l’unica!
Pacey:
Ti ci metti anche tu adesso?
Joey:
Ehi ragazzi… siamo di nuovo tutti riuniti a
quanto pare.
Dawson:
Già, è fantastico. Dopo tutti questi anni e
siamo ancora qui! Tutti insieme…
Joey:
Anche se è un po’ strano, non trovate.
Andie:
E’ quasi come fare un viaggio nel passato.
**
Pacey
ed Andie tornarono a casa insieme… anche perché dovevano far ritorno entrambi
nello stesso posto visto che tutti e due erano ospitati dai loro rispettivi
fratelli ed i loro rispettivi fratelli vivevano insieme. Jack non era con loro
perché doveva passare da Dawson a prendere una cosa e quindi il caso volle che
fossero da soli…
Andie:
E’ divertente vedere la propria storia
trasformata in una serie televisiva. Certo che però… Mandy… ma che nome è?
Pacey:
Vogliamo parlare di Petey?
Andie:
Non che Pacey sia tanto meglio.
Pacey:
Guarda che Pacey è un nome originale.
Andie:
Indubbiamente…
Pacey:
Dimmi un po’ McPhee… ma a te non dà fastidio?
Andie:
Cosa?
Pacey:
Rivivere… rivivere quel periodo.
Andie:
No, assolutamente, perché dovrebbe darmi
fastidio! Lo so, non è che io stessi così bene a quel tempo ma… è una storia
vecchia, sono passati tanti da anni e… non mi fa male rivivere la mia malattia
oppure vedere la rappresentazione di mia madre in preda alle allucinazioni o
ricordare il primo amore della mia vita. Tutte le sofferenze sono state
dimentiche e di quel periodo ho conservato solo i bei ricordi come… per esempio…
i tuoi orribili colpi di sole, l’amicizia con Joey, il nostro penoso compito
sulla micro-economia, ma come hanno fatto a darci la sufficienza, o meglio,
darti la sufficienza…?
Pacey:
Sei un’ingrata McPhee… ci impiegai tutta la
notte per scrivere quel compito!
Andie:
Era il minimo che tu potessi fare dopo tutto
quello che mi avevi detto!
Pacey:
Ho capito… cambiamo discorso!
Andie:
Ad ogni modo… no, non mi dà fastidio, anzi, mi
fa immensamente piacere.
Pacey:
Allora siamo su due frequenze diverse.
Andie:
Ah… adesso ho capito perché ti sei rifiutato!
Non ti va di pensare al passato! Così mi offendi, eh!
Pacey:
Andiamo, tu cosa c’entri?
Andie:
Sono io il tuo passato!
Pacey:
Stasera sei molto piena di te, vero?
Andie:
Come sempre, ti ricordo che io sono una snob
viziata o l’hai dimenticato?
Pacey
rise…
Pacey:
La vuoi smettere con questa storia?
Andie:
Adesso che ho scoperto che non vuoi rivivere il
passato non farò altro che ricordartelo!
Pacey:
Lo dicevo io che tu ami vedermi soffrire.
Andie:
Ti dirò… c’è stato un breve momento in cui
pensavo di non odiarti ma mi passerà. Anzi, mi è già passato.
Pacey:
E va bene… come non detto…
In
realtà quelle erano le parole che Andie gli disse quando Pacey capì di piacerle,
oddio, più che capirlo, glielo disse Dawson…
**
Lui
l’accompagnò fino alla porta della sua camera…
Pacey:
Se hai bisogno di me sono a due passi!
Andie:
Non preoccuparti, sono una donna indipendente,
me la caverò da sola!
Pacey:
Ma come non mi inviti nemmeno ad entrare?
Ovviamente stava scherzando…
Andie:
Va a dormire Petey che è meglio!
Pacey:
Ed io che mi ero illuso di piacerti.
Andie:
Buonanotte.
Pacey:
Così mi spezzi il cuore…
Andie:
Sei un cretino.
Pacey:
Meglio di niente.
Andie:
Ciao Pacey… se continui così finirai per
svegliare la piccola Amy.
E così
dicendo Andie riuscì finalmente a chiudere la porta… e Pacey scese al piano di
sotto parecchio divertito, dormiva sul divano. Comunque sentiva una strana
sensazione, non si sentiva così da parecchio tempo. Era… sì, era felice. Era
incredibile come Andie riuscisse a metterlo di buon umore… le bastava un niente
per fargli ritornare il sorriso anche se era demoralizzato al massimo. Come ci
riusciva? Cosa faceva per farlo stare così bene? Non sapeva darsi una risposta
ma non importava… eppure… ricordare il passato gli faceva male. La sua storia
con Andie era stata così travagliata. Avevano dovuto affrontare numerosissimi
problemi ma erano riusciti sempre a superarli. Lei era stata il suo primo amore…
con Tamara… non si poteva certo parlare d’amore. Quella con Andie fu una cosa
totalmente nuova. Si poteva dire che Pacey Witter avesse amato due sole volte.
Prima Andie e poi Joey. Erano state le due donne più importanti della sua vita e
le aveva perse entrambe ma ora una era di nuovo lì… e lo stava rendendo felice
solo con la sua presenza. Però… quando ripensava al passato… il modo in cui si
erano lasciati, così bruscamente… e quanto rancore che c’era stato. Avevano
perso anche la loro amicizia ma fortunatamente quella era rinata… ci avevano
messo un po’, erano dovuti passare parecchi mesi prima che tornassero a
parlarsi. Sembrava quasi impossibile che ciò accadesse ma invece fu così ed ora
erano ottimi amici. Tornare insieme? Dio, perché gli era venuta in mente una
domanda simile? Certo, anche quello ora sembrava impossibile ma… potevano
riprovarci, avrebbe funzionato? No, non poteva pensare di nuovo di tornare con
lei, ci avevano già provato ed era andata male e poi… Dawson glielo aveva
chiesto, quella stessa sera in cui parlarono, e lui si era negato quindi…
**
Pacey:
Se non è una allora è l’altra…
Dawson
lo guardò stupito… quell’ultima frase l’aveva completamente spiazzato.
Dawson:
Mandy?
Pacey:
Complimenti, risposta esatta!
Dawson:
Mio Dio, ma perché non me l’hai detto?
Pacey:
Dirti cosa?
Dawson:
Che senti ancora qualcosa per lei. Dopo tutto
questo tempo, non credevo che…
Pacey:
Ma cos’hai capito? Hai frainteso tutto!
Dawson:
Allora illuminami!
Pacey:
Non voglio rivivere quel periodo punto e basta.
Hai presente la storia di Petey e Mandy? Beh, credo che tu debba conoscerla
visto che sono la seconda coppia della tua serie. E’ una storia piena di
difficoltà, di sofferenze, di tradimenti, di delusioni… non mi farebbe per
niente bene riviverla.
Dawson:
Se ti brucia ancora adesso vuol dire che provi
ancora qualcosa per lei!
Pacey:
Ancora con questa storia? Ti ho detto di no. Ma
non posso negare che sia…
Dawson:
…sì lo so, Andie è stata importante per te,
almeno quanto Joey.
Pacey
sorrise…
Pacey:
Credevo stessimo parlando di Mandy…
Dawson:
Potremo anche finirla no, con queste metafore?
Pacey:
Comunque… lei è solo un’amica. La mia più grande
amica – e così detto abbandonò il tono serio e tornò a fare lo spiritoso – e
nient’altro quindi non farti troppi film produttore di Los Angeles! Hai già un
telefilm a cui lavorare…
Dawson:
Con te un discorso serio mai, vero?
**
Giorni
dopo la troupe si era spostata sul porticciolo, dove attraccano le barche… si
girava la scena della festa di Petey dove i due protagonisti Sam e Colby
facevano pace dopo aver litigato ed anche i due migliori amici Petey e Colby
avevano il loro chiarimento…
Dawson:
Avanti… voglio che venga giù tanta di
quell’acqua!!! Deve essere un bell’acquazzone ma deve sembrare una pioggia
piacevole, non fastidiosa…
Dawson
aveva il suo bel da fare come regista e produttore.
**
Tutti
si davano un gran da fare. Andie si divertiva un mondo e Pacey anche se aveva
detto di non voler rivivere quel periodo, alla fine, con una scusa o con
un’altra, si trova sempre sul set…
Joey:
Ma tu non devi lavorare?
Pacey:
Sono in pausa pranzo… non sapevo cosa fare e
sono venuto a dare una sbirciatina…
Andie:
Ah, auguri… non è il tuo compleanno?!
Pacey:
Come scusa?
Andie:
Non sei tu Petey?
Andie
si divertiva un mondo a prenderlo in giro con quella storia di Petey. Odiava
quel nome e lei lo sapeva bene, aveva trovato uno dei suoi punti deboli ma anche
lui, del resto, sapeva che lei destava quel Mandy…
Pacey:
Ma… ci conosciamo? Ah già, tu sai Candy… o
Sandy? Ah, Mandy! Sì, certo, sei proprio tu!
Andie:
Attento Pacey, potresti pentirtene…
**
Andavano avanti così le giornate sul set di “The Creek”… tra le tenerezze di
Joey e Dawson ed i battibecchi di Pacey ed Andie…
Joey:
Sta procedendo tutto come sua eccellenza
desiderava?
Dawson:
Sento che questa serie andrà anche meglio di
quella precedente!
Joey:
Anche se Sam e Colby non hanno il loro lieto
fine?
Dawson:
Ah, non importa. Tanto noi due sappiamo com’è
finita… o sbaglio?
Lei
annuì col capo sorridendo e poi gli diede un bacio sulle labbra…
Dawson:
E questo per cos’era?
Joey:
Un premio per essere il miglior regista del
momento.
Dawson:
Lo pensi davvero?
Joey:
Anche se… è tutto merito mio, sono stata io la
tua musa ispiratrice!
Dawson:
Come avrei fatto senza di te?
Joey:
Probabilmente saresti diventato un regista di
terza categoria che gira videoclip per dei gruppi rock emergenti!
Joey si
sedette sulle ginocchia di Dawson e rimasero abbracciati in silenzio per qualche
attimo quando lui si fermò ad osservare Pacey ed Andie che parlavano a qualche
metro di distanza… come sempre si prendevano in giro…
Joey:
Cosa c’è?
Dawson:
Dì un po’… li hai visti quei due?
Joey si
voltò a guardarli e sorrise…
Joey:
Un ritorno di fiamma?
Dawson:
Non lo so, so solo che Pacey ha fatto tanto il
difficile perché non voleva rivivere la sua storia finita male con Andie, ed è
sempre sul set. Chiude l’Icehouse molto più spesso, ci hai fatto caso?
Joey:
Beh, stanno bene insieme, guarda come si
divertono ad insultarsi…
Dawson:
Se non ricordo male era iniziata proprio così.
Joey:
Sarei felice se anche loro potessero avere un
lieto fine… proprio come noi!
E detto
questo tornò a fissare Dawson e si baciarono nuovamente…
Joey:
Ti amo.
Dawson:
Ti amo anch’io!
**
I
giorni e le settimane passavano ma la troupe non si concedeva attimi di pace…
erano arrivati a girare uno degli episodi più belli della serie. Sam veniva
baciata dal timido fratello di Mandy mentre quest’ultima aveva il suo primo
appuntamento con Petey ma la serata non sarebbe andata come da loro sperata e
tutto si sarebbe concluso con le rivelazioni sulla famiglia della ragazza…
Pacey:
Quella sera capii tante cose…
Lo
disse distrattamente, non ci fece nemmeno caso…
Andie:
Hai detto qualcosa?
Pacey:
No, niente… oh mio Dio… ma veramente mi vestivo
così? Per un appuntamento… aggiungerei!
Andie:
Le tua camicie hawaiane… indimenticabili!
Pacey:
Ehi! Solo io posso fare commenti
sull’abbigliamento di Petey… e non osare insultarlo ancora altrimenti dovrai
vedertela con me…
Andie:
Che paura, sto già tremando!
Pacey:
A parte gli scherzi, non è che sei tutta serena
e tranquilla solo per nascondere qualcosa?
Andie:
Cos’avrei da nascondere?
Pacey:
Il fatto che ricordare alcune cose fa soffrire…
Andie:
Perché dovrebbe farmi soffrire? La mia famiglia
ha risolto tutti i suoi problemi! Mio padre ha capito che deve starci vicino e
si è preso cura di mia madre. Lei adesso sta benissimo… è felice, vive
spensieratamente e non ha più crisi isteriche davanti ad una foto di Tim. Jack è
felice. Io sono felice. E’ tutto passato. Quello – ed indicò la scena che
stavano recitando i due attori, quando lui la coccola tra le sue braccia, esitò
per un momento, quando li vide, ma continuò la sua frase – quello è passato.
A Pacey
quelle ultime parole non piacquero tanto, il perché non lo sapeva nemmeno lui,
forse perché lui stava credendo di poter essere felice con lei mentre per lei
era solo… passato, appunto.
**
Jack e
Doug erano andati a svolgere le loro rispettive professioni e quindi Pacey ed
Andie erano rimasti soli a casa… era il giorno di chiusura settimanale
dell’Icehouse e quindi Pacey restò sul divano appisolato fino alle dieci. Non
dovevano nemmeno occuparsi di Amy… “Andie sicuramente andrà sul set ed io non
mi fido a lasciare la bambina sola con te, fratellino. La poterò da Grams, come
sempre…” erano state quelle le parole di Doug, la sera prima…
Pacey:
Che ore sono? – fece sbadigliando mentre andava
in cucina dove c’era Andie – Le sei, le sette?
Andie:
Non vorrei darti una delusione ma sono le dieci!
Pacey:
Mmh… nessuna delusione! Tutto a posto!
Pacey
prese la caraffa del caffè e se ne versò un po’ in una tazza dove poi, aggiunse
anche del latte…
Pacey:
Oggi niente puntualizzazioni su Petey e Mandy?
Andie:
No… stanno girando le scene di Sam e Colby. Dopo
la pausa pranzo poi toccherà a me…
Pacey:
Stai facendo proprio un ottimo lavoro ma
potresti evitare di riferire a Dawson parola per parola? Una cosa è che lo
faccia lui con la sua storia con Joey…
Andie:
Deve essere un telefilm basato sulla realtà…
Pacey
si sedette al tavolo e strappò via il giornale dalle mani di Andie, leggeva le
inserzioni per trovare lavoro…
Andie:
Ehi! Ma che maniere!
Pacey:
A me già mi ha stancato questo telefilm!
Andie:
Non ti piace proprio, eh?
Pacey:
E’ la nostra vita… non vedo perché sbatterla
ogni settimana alle otto sul canale nazionale!
Andie:
Potresti almeno essere felice per Dawson.
Pacey:
E lo sono. Ha realizzato il sogno ma… non lo so,
si vede che sto ancora dormendo!
Andie:
Indubbiamente! Quando sei mezzo addormentato sei
insopportabile…
Pacey:
Non è vero… sono lo stesso affascinante…
Andie:
Affascinante? E cosa ti rende così affascinante?
La bizzarra capigliatura o i boxer a righe con la canottiera bianca?
Pacey
ci pensò su un momento…
Pacey:
Tutto direi…
Andie
sospirò scuotendo la testa e poi si riprese il giornale con la forza…
Pacey:
Ehi! Tu non sei da meno riguardo a delicatezza!
Andie:
Sto cercando di impiegare le mie giornate.
Pacey
finì il suo caffèlatte e si alzò posando la tazza nel lavello per poi
allontanarsi verso il salotto…
Pacey:
Buona fortuna…
Andie:
E comunque io non gli riferisco parola per
parola, sia chiaro…
Una
volta in salotto Pacey si gettò senza forze sul divano e si rimise sotto le
lenzuola…
Pacey:
Buona notte!
Andie:
Siamo a posto!
**
Era una
sera stupenda e si girava una scena abbastanza delicata… Petey aveva cercato
Mandy per tutta la città dopo che lei era scappata via piangendo, dopo averlo
visto ballare con un’altra nel corridoio della scuola, quando per tutta la sera
si era rifiutato di ballare con lei. Ci era rimasta malissimo, lui l’aveva
ferita e non si era reso conto di aver ferito anche sé stesso. Doveva rimediare
a quel tragico errore, doveva correrle dietro e parlarle perché… ormai ne era
sicuro, Mandy era la ragazza che faceva per lui, così spensierata, allegra, un
tantino isterica, aveva bisogno di un eroe che la proteggesse e poteva essere
lui il suo eroe… voleva essere lui quell’eroe.
Mandy:
Credevo che tu non ballassi, Petey!
Petey:
E’ da un po’ che ti sto cercando! A dire il vero ti ho cercato
dappertutto!
Mandy:
Credevo che tu non ballassi!
Petey:
Ti riferisci a quello che hai visto? Quello non era ballare!
Mandy:
No, certo, erano preliminari. Del resto noi non ci dobbiamo nessuna
spiegazione. Noi non stiamo insieme, tra di noi non c’è niente. Non c’è nessun
obbligo esatto?
Petey:
Non è esatto. Le cose non stanno così Mandy. Sono stato così bene
con te stasera, sul serio. Solo che quando ho visto Jessy, non so, sono stato
come catturato.
Mandy:
Per lo meno ho capito in tempo che tipo di donna riesce a
catturarti.
Mandy sta per andarsene ma Petey la
raggiunge e la ferma.
Petey:
Ti prego Mandy. Mandy fermati. Lo sai che cosa volevo dire. E’ che,
non so, Jessy è come, come, come una fantasia.
Mandy:
Senz’altro!
Petey:
Non vorrai dirmi di non aver mai fatto
un volo di fantasia?! Anche solo per un momento, anche se solo per errore.
Mandy:
E’ tutta la sera che io faccio un volo di fantasia, Petey.
Petey:
Ma che faccio per piacerti?
Mandy:
Come?
Petey:
Che faccio per piacerti?! Io sono uno
spiantato, Mandy. Senza cervello, insicuro e… per questo non riesco a capire
perché una donna come te perda tempo con uno come me.
Mandy:
Io questo non lo so, Petey. Perché sei buffo e perché sei carino e
non giudichi la gente. E quando sto con te io sto bene con me stessa. Inoltre,
tu non sei scappato da casa mia gridando quando hai conosciuto mia madre. Sei in
gamba, Petey. Io non capisco dove lo peschi il tuo complesso d’inferiorità
perché tu sei in gamba. Sei la persona che più mi corrisponde. E sei ironico,
sei spiritoso, anche brillante. Quindi capisco che meriti qualcosa di meglio.
Mandy sta di nuovo per andarsene ma
Petey la raggiunge nuovamente.
Petey:
No, aspetta Mandy, ti prego. Mi dispiace davvero tanto. Non sono mai
stato dispiaciuto come lo sono ora. Quel momento che ho passato con Jessy è
stato un momento che poteva durare forse solo una notte. Ma non era la donna
giusta. Io sognavo di essere con te.
Mandy:
Beh, ora ci sei con me, non ti pare, Petey?
Petey:
Vuole ballare con me signorina Mandy?
Mandy:
Si, gradisco.
Petey:
Ironico, spiritoso e brillante. Non hai nient’altro da aggiungere?
Mandy:
Non montarti la testa Petey o mi rimangio tutto.
Petey:
Fa pure, lo so che non eri sincera.
Mandy:
Sei un cretino.
Petey:
Meglio di niente. Vuoi baciarmi?
Mandy:
Finalmente ti sei deciso.
Avevano
recitato quella scena brillantemente, ci erano riuscita alla prima e Dawson ne
era entusiasta!
Dawson:
Ottimo lavoro! Era perfetta! Ma facciamo
un’altra… per sicurezza!
Joey:
Sono stati davvero bravi.
Pacey
ed Andie non erano vicini, erano abbastanza lontani, era strano come il rivedere
quella scena avesse portato entrambi con la mente a quella sera… lui era
emozionantissimo quando la invitò a ballare tanto che successivamente confessò
che il cuore gli batteva all’impazzata e a lei… a lei tremavano le gambe.
Ricordavano tutte alla perfezione come se fosse accaduto pochi giorni prima, non
potevano credere che erano passati degli anni. Le menti di entrambi, davanti a
quella scena, erano avvolte da mille pensieri, i più svariati pensieri.
Possibile che facesse loro quell’effetto? Ad Andie quasi mancava il fiato e se
ne stava fissa a fissare quel molo… quel molo che da quella sera divenne il
simbolo della loro storia. Pacey, invece, fissava i due attori che li
interpretavano, erano poco più che due ragazzini… anche loro a quel tempo… erano
solo due ragazzi eppure si erano amati, si erano amati tantissimo nonostante la
loro giovane età. Perché non aveva funzionato? Ah, già il tradimento! E poi?
Joey. Ma adesso, dopo tutti quegli anni gliene poteva fregare ancora qualcosa di
quel tradimento? Ma al diavolo, potevano benissimo riprovarci, tornare insieme.
Questo era quello che pensava lui e lei? Lei si rendeva conto che lui,
probabilmente, era ancora aggrappato al grande amore della sua vita, Joey,
potevano mica funzionare le cose tra di loro se c’era il suo fantasma?
Dawson:
E voi due cosa ne pensate?
Dawson
guardò prima l’uno e poi l’altra e li vide come incantati…
Dawson:
Ehi? Voi due? Ci siete?
Joey:
Credo che questa scena abbia avuto degli strani
effetti su di loro.
**
La
troupe aveva ormai sgomberato il molo da qualche ora. Pacey era uscito di casa
dicendo che andava a comprare il latte per Jack, visto che era finito ed Andie
poco dopo si congedò dicendo di voler fare una passeggiata… si ritrovarono
faccia a faccia. Erano entrambi andati in quel luogo… il loro molo…
Pacey:
Ehi McPhee? E tu che ci fai qui? Nostalgia del
passato?
Andie:
Potrei farti la stessa domanda…
Pacey:
Comunque… com’è che dicevi? Non gli riferivi a
Dawson parola per parola, per carità!
Andie:
Qualcosa l’ho cambiata…
Pacey:
Ah sì? Non ci ho fatto caso.
Andie:
Sei il solito sbadato…
Pacey:
Ma tu hai visto quello che fa la mia parte? Non
sa ballare per niente.
Andie:
Perché tu eri grande ballerino, me ne ero
completamente dimenticata.
Pacey:
Sicuramente ballavo molto meglio di lui.
Andie:
Se vuoi proprio sapere la verità. Petey è dieci
volte molto più carino di te.
Pacey:
Come prego? Tu non ci vedi! Io sono
irresistibile in confronto a lui…
Andie:
Chissà perché io ti resisto?!
Pacey:
Perché tu cerchi di fare la dura ma poi dovrai
abbandonarti anche tu al fascino dell’irresistibile Pacey Witter…
Andie:
Attenderò impaziente quel giorno allora… lo vedo
molto lontano.
Pacey:
Vieni qui, dai, avvicinati!
Andie:
Che intenzioni hai?
Pacey:
Avvicinati!
Andie
si avvicinò e si portò di fronte a Pacey che le prese le mani nelle sue…
Andie:
Mi stai spaventando.
Pacey:
E’ una specie di tradizione. Sbaglio o per noi
due questo molo è una specie di pista da ballo?
Andie:
E’ un invito?
Pacey:
Diciamo di sì…
Andie:
E va bene, mi sacrificherò…
E detto
questo iniziarono a ballare. Stettero così per circa dieci minuti, ballavano
anche senza il suono della musica, il battito dei loro cuori scandiva il ritmo…
Pacey:
Ehi McPhee?
Andie:
Mmh?
Smisero
di ballare ma si mantennero abbracciati…
Andie:
Cosa c’è?
Pacey:
Che ne dici se… per passare il tempo… tu ed io…
qualche volta… uscissimo insieme?
Andie
lo guardò stando in silenzio e poi sorrise…
Andie:
Per me va bene tanto… non ho niente da fare.
Ricordi? Sono disoccupata.
Risero
entrambi e poi, dopo essersi guardati intensamente, finalmente, si baciarono,
dopo tanto tempo su quello stesso molo.
The End
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