Titoli di testa
Note dell'autrice
Questa
storia ha partecipato al contest "A Black's life" indetto da
MissMalfoy97
sul forum di EFP, classificandosi seconda. Obiettivo del contest è
scrivere una storia ambientata
prima del 31 ottobre 1981
che abbia per protagonista uno dei cinque Black della Old Generation
(Narcissa, Bellatrix, Andromeda, Sirius, Regulus). Ho scelto come
protagonista Narcissa e il pacchetto da me selezionato, Sectumsempra,
aveva come tema la paura.
La
storia è una raccolta di racconti brevi di momenti particolari della
vita di Narcissa in cui la paura è stata la protagonista, vissuti come
flashback in un momento particolare della vita della protagonista, che
apre e chiude la storia. Dei sette capitoli centrali, cinque sono
quelli originali che hanno partecipato al contest. Gli altri due,
ambientati dopo il 31 ottobre 1981, sono una specie di "bonus" che ho
voluto aggiungere per chiudere il cerchio.
Come per altre storie che hanno i Malfoy per protagonisti, mi sono
rifatta agli avvenimenti come li ho narrati in "Come il
sole, all'improvviso",
ovvero LA mia storia su Lucius e Narcissa. Tuttavia questa raccolta
risulta leggibile anche senza conoscere la trama dell'altra.
I titoli dei capitoli, prologo ed
epilogo inclusi, sono tutti titoli di canzoni dei Baustelle.
Al termine dell'ultimo capitolo
troverete la valutazione completa della storia.
Dopo questa introduzione,
decisamente troppo lunga, non mi resta che augurarvi buona lettura!
BB
PS - Da oggi mi trovate anche su Facebook Bogartbacall efp
Titoli
di testa
Paura.
Narcissa Malfoy, nata Black, conosceva bene quella sensazione. Aveva
imparato presto a riconoscerla, a percepirne i segnali, a
padroneggiarne gli effetti. Ad un certo punto della sua vita si era
pure convinta che fosse diventata parte integrante di lei, una compagna
fedele, presente in ogni momento importante della sua esistenza. Era
stato allora che aveva capito che non doveva temerla, non doveva
contrastarla, ma accettarla e conviverci. Solo così sarebbe riuscita a
vivere davvero.
Una
mano calda e forte strinse la sua, ormai fredda e debole.
Aprì
gli occhi, trovandone un paio grigi che la scrutavano, apprensivi.
Sorrise, passando una mano fra i capelli biondi di suo figlio.
“Hai
paura, Draco?”
L’uomo
annuì, nervoso “Un po’…” rispose, la voce strozzata.
Narcissa
scosse la testa, chiudendo gli occhi “Molto male, tesoro, molto male”
lo ammonì, serena.
Suo
figlio le restituì uno sguardo interrogativo.
“Non
devi avere paura” continuò “Chi ha paura, muore ogni giorno.”
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