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di The Edge
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Il ragazzo appoggiò la mano sul vetro freddo della sua finestra, osservò le piccole gocce di pioggia che picchiettavano sul davanzale.
Matthew riuscì a vedere il riflesso dei suoi occhi color nocciola, il suo sguardo era dolce e malinconico come sempre.
All’improvviso sentì uno sfregamento sulla sua caviglia sinistra, accompagnato da un debole miagolio.
Novecento richiedeva attenzione, voleva essere coccolato dal suo padrone.
Le labbra fini di Matt si arcuarono verso l’alto e prese in braccio il microscopico micino, gli fece i grattini sulla testa.
Novecento gli mordicchiò leggermente la mano in segno di affetto.
Era incredibile come una piccola creatura fosse capace di calmarlo.
“Grazie” sussurrò Matt appoggiando le labbra sul pelo soffice del gatto.
Il micio miagolò ancora una volta, in segno di risposta.

Il ragazzo si accoccolò nuovamente accanto alla finestra, tenendo stretto Novecento, il quale iniziò a giocare con la stoffa della sua camicia a quadri.
Di fronte a tutta quella dolcezza, Matthew dimenticò di aver litigato con il suo migliore amico.
In fondo tutti possono sbagliare, no?



Angolo dell'autrice:
Sinceramente non so nemmeno io cosa significhi.
L'ho scritta di getto, non so che altro dire.
A presto gente!
The Edge




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