Kili odiava i giorni di
vento. Li odiava dal più
profondo del cuore. Li odiava perché…bè
perché ogni volta che si alzava il vento lui si ritrovava a dover
domare la sua
folta chioma scura, che ogni volta si ritrovava piena zeppa di ogni
sorta di
cosa che il vento trasportava.
Si alzò l’ennesima folata
e Kili si ritrovò a
ringhiare torvamente fra se e se, maledicendo il vento, i suoi lunghi
capelli,
il fatto che Fili e Thorin avessero
deciso di uscire proprio quel giorno e soprattutto maledicendo l’innata
compostezza di suo fratello e di suo zio, le cui chiome, per quanto
folte, non
diventavano mai una discarica ambulante.
“Kili, cos’è quella faccia
scura?” gli urlò Fili
girandosi verso di lui. Kili non rispose.
“Andiamo è una bellissima
giornata!” continuò Fili
imperturbabile, con un sorriso enorme stampato sul volto.
“Parla per te!” bofonchiò
Kili, a bassa voce. Fili
scosse il capo senza capire e lo lasciò perdere.
Quella passeggiata,
tortura per Kili, finì presto e
i tre Nani rientrarono a casa. Kili smontò velocemente da cavallo e si
allontanò velocemente. Non troppo però perché suo zio Thorin si accorse
della
stato dei suoi capelli e lo bloccò.
“Kili! È mai possibile che
tu sia sempre così
disordinato? Fa qualcosa per questi capelli!” lo apostrofò il Re.
“Si, zio.” Mormorò Kili,
abbassando lo sguardo,
mortificato, prima di scappare via.
Fili aveva assistito a
tutta la scena in silenzio e
aveva notato lo sguardo dispiaciuto del fratello; velocemente aveva
finito di
sistemare il suo pony e aveva seguito Kili.
Il più giovane dei due
Durin nel frattempo, era
arrivato nella camera che divideva con il fratello e aveva chiuso la
porta
sbattendola con rabbia, appoggiandovisi poi con la schiena.
“Non sei mai in ordine
Kili, sei un disastro
Kili…pare che tu non faccia mai una giusta, eh Kili?” si ripetè
rabbiosamente
le parole che più volte gli aveva rivolto suo zio, ed ogni volta era
una fitta
di dispiacere.
In quel momento gli
caddero gli occhi sulla
bacinella piena d’acqua che si trovava accanto al suo letto. Un ghigno
che non
prometteva nulla di buono si formò sul volto del moro, che si diresse
verso la
bacinella e con una mossa decisa vi immerse tutta la testa. Quando
riemerse,
aveva i capelli completamente bagnati. Kili provò a pettinarseli con le
dita,
ma queste non scivolavano nemmeno, a causa dei molti nodi.
Kili ringhiò, furioso. Per
un attimo pensò di
intrecciarseli, come facevano Fili e Thorin, ma scartò subito l’idea:
aveva già
provato, ma ogni tentativo era stato inutile.
“A mali estremi, estremi
rimedi.” Mormorò allora il
giovane nano, afferrando un piccolo pugnale, raccogliendo la chioma
selvaggia e
avvicinandovi pericolosamente il pugnale.
“Kili, che diamine stai
facendo?” la voce di Fili,
interruppe qualsiasi gesto sconsiderato da parte di Kili.
“Mi do una sistemata,
fratello.” Rispose sottovoce
il moro.
“In questo modo? Sei
pazzo, fratellino!” esclamò
Fili, avvicinandosi e togliendogli gentilmente il pugnale dalle mani
del
fratello.
“E allora trovami un altro
modo per…per..per evitare
questo!” disse esasperato Kili, indicando la sua testa, parecchio
arruffata.
Fili ridacchiò
sommessamente.
“Dai, siediti e calmati!”
gli disse indicandogli il
letto. Kili storse il naso, ma si sedette. Fili gli si sistemò dietro e
cominciò a districare quella matassa scura.
“Non ci sarai sempre tu a
farmi da mammina
premurosa.” Borbottò Kili, ancora imbronciato.
“E chi te lo dice?” gli
rispose per le rime Fili.
“Fili..” provò a ribattere
Kili, ma fu interrotto.
“Piantala Kili. E non
provare mai più a tagliarti i
capelli!” lo zittì Fili. Kili sbuffò sonoramente, poi tra i due calò il
silenzio. Fili continuava imperterrito a strecciare e a pulire la
chioma
indomabile di Kili, che dal canto suo, si godeva quelle attenzioni da
parte del
fratello. Gli era sempre piaciuto farsi toccare la testa, lo rilassava
enormemente.
“Ecco fatto, come nuovo,
fratellino!” esclamò dopo
un po’ Fili, soddisfatto del suo lavoro.
“Grazie, Fili.” Mormorò
Kili.
“E piantala con quella
faccia scura! Non è successo
nulla!” Fili tentò di risollevare il morale al fratello, con scarsi
risultati.
“Forse per te, che sei
sempre così ordinato!” rispose Kili, sottolineando
quasi con disprezzo la parola ordinato.
Il sorriso sul volto di
Fili si allargò.
“Ah, lascia perdere quello
che dice zio Thorin. La
verità è che è invidioso dei tuoi capelli!” disse, attirando su di se
lo
sguardo confuso di Kili.
“Invidioso?” chiese
infatti il più piccolo.
“Certo! Non le hai notate,
gli sono spuntate le
prime ciocche bianche!” spiegò Fili, con un sorrisetto.
Kili rimase muto per
qualche istante, poi cominciò a
ridacchiare, prima sommessamente, poi sempre più forte finché non
esplose in
una risata allegra, alla quale si unì anche Fili.
“E poi, a me sono sempre
piaciuti, i tuoi capelli!”
sentenziò Fili, tirandogli una ciocca, attirando verso di se il
fratello e
depositandogli un leggero bacio sulla
fronte.
Kili sorrise.
“Grazie, Fili!” mormorò.
ANGOLO AUTRICE
No vabbè…io da sola mi
sconvolgo! Mai scritte così
tanto short in così poco tempo! Giuro, non mi drogo! Cioè, la mia sola
droga
sono sti due, e il fatto che non riesco a stare troppo lontana da
loro!!
Anche questa volta mi sono
ispirata ad un’immagine!!
Spero che si veda, ma come al solito metterò il link! Un bacione a
tutte!!! Scusate
il titolo fa un po’ cagare, se me ne viene in mente uno migliore lo
cambierò!!
http://kilipls.tumblr.com/post/42356389795/hvit-ravn-this-day-wasnt-as-productive-as-i
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