*spuntadaunangolino*
Non sono morta...e
pubblico questa robetta per aggiornarvi sugli sviluppi.
Scusatemi ma non so
quando arriverà il prossimo capitolo di Obli. Sono bloccata
e non ho tempo, quindi
dovrete portare pazienza..gli interessati ovviamente.
State tranquilli che,
in ogni caso, non la lascerò in sospeso, perciò
avete la certezza che
prima o poi scoprirete
come andrà a finire...tutta quanta. Promise! Promessa da
scout e croce
sul cuore x)
Questa non
è niente di che, l'ho scritta alcune settimane fa, nemmeno
mi ricordo, ma vabbè
la uso per ricomparire
un istante e non farvi pensare che mi sia buttata da qualcosa...anche
se lo
farò un
giorno :P
Grazie a tutti quelli
che hanno lasciato commenti alle altre e che vorranno lasciarne a
questa e che
continuano a seguire
con passione nonostante il mio rilento elevato uu
Un bacio grande a tutti
Vostra
L.
My
Decision
Risposi
al bacio con poca spinta e una leggera indifferenza malcelata che,
ero sicuro, non gli sfuggì anche se tentò di far
finta di
niente.
Non si diede per vinto, tornando alla carica e spostandosi
dalla posizione accucciata tenuta fino a quel momento, contro di me,
per venirmi addosso, appoggiandosi al petto e dandosi maggiore
sostegno.
Spinse
le labbra più a fondo, fermandomi la nuca con una mano,
cercando di
approfondire e allungare il tutto ma non andò molto lontano
comunque.
Quando si staccò ed entrambi aprimmo gli occhi
inquadrandoci, nonostante la luce soffusa nella sala dovuta solo alla
televisione accesa, vidi perfettamente il suo sguardo corrucciarsi in
dubbio e gli occhioni diventare incerti.
"Che cos'hai?"
Chiese con ancora scarsa intenzione di apparire indifferente e io
gli rimandai lo stesso, scrollando le spalle e scuotendo la
testa.
Fui molto più convincente di lui.
"Niente"
risposi atono.
L'accentuazione del suo broncio sempre più
evidente non mi diede molti dubbi sul suo stato d'animo.
"Sono
due ore che siamo stesi qui a vedere praticamente il nulla, senza
parlare e non mi hai ancora rivoltato sul divano" snocciolò
con
pacata evidenza, guardandomi ancora più convinto mentre lo
ricambiai
con un breve battito di ciglia e una seconda espressione
indifferente.
"Perché non mi va" affermai rimarcando
l'ovvio e un concetto che, per me, non stava avendo nulla di
così
strano o problematico, cosa che per lui invece doveva esserlo
parecchio.
Il blu si spalancò più del normale mentre anche
le
labbra rischiarono di sfuggirgli nell'aprirsi e dimostrarmi che fosse
del tutto preso alla sprovvista e messo di fronte a una questione che
affrontava per la prima volta nella sua vita.
Aprì le braccia di
lato, ora guardandomi sconvolto e senza parole immediate.
"Tu
non stai bene"
Scossi la testa con evidenza "Sono solo
stanco e adesso non ne ho voglia, non è una cosa
così strana"
"Sì
che lo è se si tratta di te"
Mi lasciai sfuggire una breve
risata "Semplicemente questa sera non mi va, domattina facciamo
tutto il sesso che vuoi" risposi tranquillamente cercando di
spostarmelo di dosso per stendermi di più sul divano, ma lui
fece
resistenza aggrappandosi ai miei fianchi e rimanendomi contro per
metà.
"Ma io ne ho voglia adesso" lamentò non
trattenendosi ed evitai di guardarlo per non incontrare quello
sguardo da cucciolo che non aveva età.
Il labbro inferiore preso
tra i denti come se gli avessero causato il dispiacere più
grande
esistente.
"Io no" ricambiai con ancora più ovvietà,
non resistendo nel guardarlo per un solo istante e confermarmi la
presenza della sua espressione affranta.
Rimase in silenzio per
qualche secondo facendomi credere che si fosse dato per vinto e mi
avrebbe fatto riposare in pace quando tornò alla carica,
spostandosi
a sua volta e stendendosi per metà su di me, con il viso
alla mia
altezza.
Roteai gli occhi.
"Neanche con un piccolo aiuto?
Magari te la faccio venire" provò, cambiando tono in uno
più
basso e languido così come l'espressione, ora provocante.
Insieme
alle parole portò una mano tra le mie gambe e si
abbassò a baciarmi
il collo.
Due
secondi dopo era fermo di nuovo.
"No nemmeno" risposi
lapidario, con i suoi polsi bloccati tra le mani e il successivo
spostamento per fargliele rimettere a cuccia e fuori dal mio corpo.
A
quella lo sguardo si modificò per l'ennesima volta
diventando
improvvisamente triste e con una vena preoccupata che nascose nelle
labbra morse su un lato.
Si allontanò da me, andando a sedersi
sul lato vuoto del divano, incrociando le gambe e le braccia al
petto.
Silenzio di nuovo se non per la solita televisione
presente.
Mi presi la libertà di osservarlo senza farmi scoprire
e, notare il nasino arricciato così come il broncio in un
misto di
insoddisfazione, dubbio, sconcerto ed essere stato preso alla
sprovvista mi costrinsero a trattenere quel sorrisino estremamente
divertito che mi avrebbe tradito.
Ma nella sua ostinazione e
improvvisa incertezza sul non aver mai pensato che gli sarebbe
capitata una cosa del genere, stava risultando estremamente adorabile
e persino troppo tenero.
Il silenzio resistette per ben cinque
minuti, un record mai concluso che avrebbe dovuto aggiungere alla sua
carriera.
"Sono io?" biascicò a bassa voce guardandomi
di sbieco, il musino triste.
Alzai le sopracciglia senza guardarlo
direttamente.
"A fare cosa?"
"Non lo so, te lo
sto chiedendo..ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio?"
Liberai
un'altra mezza risata, questa volta guardandolo.
"No
Jar..perché ti sorprende così tanto che per una
volta non mi
vada?"
"Perché.." partì carico ma poi si
fermò
di scatto, pensando effettivamente a cosa rispondermi.
"...perché
non è mai successo, perché non ho mai dovuto
pregarti così tanto
e..perché sei tu"
Risi di più "Cosa diavolo
vorrebbe dire?" chiesi divertito in maniera retorica "..non
vado a comando Jar, se una volta non mi va, non cade il mondo"
"Si
invece!"
Lo guardai incrociando le braccia al petto "Il
tuo vorrai dire"
"Ovvio che è il mio...non mi vuoi più?
Non ti basto? Perché fai prima a dirmelo se.."
"No
Jared! Non è nulla di tutto ciò e non
è niente in generale,
piantala di fare la vittima"
Il broncio divenne stizzito e
annuì con decisione, sbattendo le mani contro il bordo del
divano
mentre si sollevò in piedi.
"Fantastico, buonanotte"
Non
risposi, sentendo il suo sbuffo scocciato accompagnarlo nello
spostamento fino alle scale del secondo piano.
Appena fu fuori
portata liberai la risata silenziosa e divertita che avevo lottato
per trattenere dall'inizio e non dimostrare nulla sul fatto che
stessi fingendo.
Assaporai la vendetta e la soddisfazione per
qualche minuto, sentendo anche la porta della camera al piano di
sopra sbattere con forza, poi mi decisi a sistemare il tutto per non
tirare troppo la corda.
Appena entrai in camera non ero ancora
riuscito a smettere di ridere e mi buttai sul letto salendoci in
ginocchio, raggiungendo il fagotto raggomitolato sotto alle coperte
che cercò di scansarmi bruscamente quando lo toccai sul
fianco da
sopra di esse.
"Che diavolo ridi? Lasciami in pace se ti do
così fastidio"
Non lo ascoltai, ridendo ancora e riuscendo
tranquillamente a spostarlo a pancia in alto in modo che ci
vedessimo.
"Ci sei cascato, scemo"
Gli occhioni si
sgranarono in sdegno, mentre io continuai a non smettere di
ridere.
"Come sarebbe a dire?"
"Che era tutto
uno scherzo e che tu sei tremendamente adorabile"
Aprì la
bocca del tutto, indignato, dandomi un pugno sulla spalla e
spostandosi a forza dalla mia presa.
"Vaffanculo! Perché
diavolo l'avresti fatto?"
Mi sedetti, sporgendomi di nuovo su
di lui e appoggiandogli il mento sulla spalla, dopo essersi girato su
un fianco.
"Perché volevo vedere la tua reazione e non mi
hai deluso per niente"
Liberò un verso scocciato girandosi
di nuovo e dandomi un altro pugno, questa volta sul braccio e
più
leggero.
"Ti odio ti odio ti odio dannazione"
Risi
"Dovevo prendermi una leggera rivincita su tutte le volte che me
l'hai fatta con i tuoi giochini"
Perse l'aria arrabbiata,
trattenendo divertimento mentre scosse la testa.
"Sei
diabolico.." sorrisi mentre si avvicinò alzando la coperta
in
un invito palese.
"Tu lo sei molto più di me"
"Mi
avevi fatto prendere un colpo"
"Lo so" scherzai.
Mi
diede una pacca sulla spalla "E fanculo che ti diverti"
Risi
ancora annuendo "Era una vendetta no?"
"Ahh sta
zitto cazzo...voglio che mi scopi fino a domani per farti
perdonare"
"Te lo scordi. Decido io e tu ti adegui"
non gli lasciai il tempo di rispondere voltandolo con un gesto sotto
di me e facendolo zittire con un sussulto sorpreso.
Il termine
finale l'avrei dettato solo io.
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