LAW
BREAKER$: CAPITOLO UNO
"Cerca,
cerca pure, non c'è niente di buono. Illuditi pure di trovare
qualcosa che non sia odio e disprezzo."
-Sono
preoccupata. Forse non dovresti uscire da sola.-
-Mamma,
così stai esagerando. Davvero.-
-Ma
Sakura...- la discussione fra madre e figlia fu interrotta
dall'inizio del telegiornale regionale, e Sakura Haruno alzò
il volume.
-La
situazione diventa quasi insostenibile a Tokyo a causa dell'eccesso
di delinquenza, innumerevoli gli scontri fra bande rivali con
numerosi feriti e casi di morti, senza contare i vandalismi e le
aggressioni ai danni dei cittadini. La polizia ha aumentato i
controlli nelle zone mal frequentate della città, nella
speranza che...- dopo che la giornalista ebbe concluso il servizio,
la signora Haruno guardò la figlia con sguardo ansioso. -E
secondo te non mi dovrei preoccupare?-
Sakura
si alzò da tavola. -Mamma, non sono una bambina. Eviterò
le zone malfamate, e non mi fermerò con nessuno, cercherò
di stare sempre in compagnia... insomma, stai tranquilla!- detto
questo la ragazza salì per finire di prepararsi per la scuola.
Uscì
di casa poco dopo, guardando il cielo grigio che non prometteva
niente di buono. In realtà lei adorava le giornate uggiose; le
piaceva il colore scuro delle nuvole, il rumore dei tuoni... arrivò
finò al semaforo dove si sarebbe incontrata come al solito con
le sue amiche. Era vero, non era prudente andare in giro da soli con
i tempi che andavano. -Ciao Sakura!- la ragazza dai capelli rosa si
girò e salutò la sua migliore amica e compagna di
classe Ino Yamanaka dopodichè si avviarono insieme verso la
scuola, cartelle alla mano. -Oggi interroga in storia... hai
studiato?- chiese la bionda.
-Si...
tanto il programma è facile.-
-Oh,
già, che te lo chiedo a fare! Quando mai non studi tu...-
Sakura, al contrario delle apparenze, non amava particolarmente
studiare; era una cosa che le veniva facile, non era una secchiona.
Le piaceva divertirsi, uscire con gli amici, come ogni ragazza della
sua età, in più andava bene a scuola, tutto qui!
Ino
era molto più svogliata, era intelligente ma non si applicava
nelle materie scolastiche. Arrivarono alla Tokyo High School ed
entrarono nella loro aula, secondo anno, sezione C, dove già
erano arrivati alcuni dei loro compagni. -Ciao gente.- salutò
Ino, rivolta a Hinata Hyuga, una ragazza carina con i capelli blu a
caschetto piuttosto timida, e Ten Ten, ugualmente bella ma di
carattere opposto, allegra e frizzante.
-Non
ho aperto libro, finirò con un bel due... siamo solo a
Novembre, e la mia promozione è già a rischio!- si
lamentò la seconda, sedendosi sopra al banco.
-Non
ne avevo dubbi. Comunque siamo in due... ieri non avevo proprio
voglia di studiare!- convenne Ino sistemandosi i capelli biondi.
Dovettero
smettere di chiacchierare perchè entrò il professore di
storia e filosofia, Kakashi Hatake, e i ragazzi presero posto. Era un
uomo nemmeno trentenne, molto affascinante e comprensivo con i suoi
alunni, tuttavia riusciva a farsi rispettare.
-Comincio
subito con le interrogazioni. Vediamo... Ino e Ten Ten, inizio da
voi.- annunciò, e le due sentirono il sangue gelarsi nelle
vene.
Sakura
e Hinata si guardarono, avevano previsto una situazione del genere.
Bussarono
alla porta e il docente permise al probabile ritardatario di entrare.
-Scusi il ritardo.-
-Come
mai?-
-Ho
avuto un imprevisto...- Hilary Takibana alzò le spalle e andò
a sedersi nel suo banco, fra quello di Sakura e quello di Hinata.
-Ciao...
poi vi racconto...- disse la ragazza alle sue amiche, poggiando la
cartella vicino alla sedia.
-Ma
è successo qualcosa?- chiese piano Hinata, e Hilary annuì.
-Si... non vi preoccupate, poi vi dico.-
Hilary
era una ragazza che caratterialmente somigliava a Sakura. Studiosa ma
non secchiona, molto carina e in gamba. Aveva capelli lisci e castani
con riflessi chiari, e il fisico allenato dallo sport che praticava,
la pallavolo. Era in squadra con Sakura e Ino, tutt'e tre titolari e
decisive in ogni partita.
La
castana appoggiò la testa sul banco, ripensando a quello che
le era accaduto poco prima, andando a scuola; nonostante avesse un
carattere forte, doveva ammettere di essersi spaventata.
FLASHBACK:
Hilary
camminava nella strada principale che l'avrebbe condotta dritta a
scuola senza intoppi. Le salì il nervoso quando vide una
deviazione per lavori in corso, e maledicendo tutto quello a cui
riuscì a pensare passò per una strada laterale
alternativa, senza pensare al fatto che a quell'ora non doveva essere
ben frequentata. E difatti imboccò la via, e fin lì
tutto bene. Girò l'angolo e andò a sbattere contro
qualcuno.
-Ehi
bambolina perchè non guardi dove vai?- a pronunciare quelle
parole fu una voce incredibilmente fredda e atona. La castana alzò
lo sguardo, accigliata; detestava essere chiamata bambola, non poteva
sopportarlo. -Stai calmo, non l'ho fatto apposta. E non mi sono
schiantata da sola.-
Non
si lasciò intimidire da quello sguardo glaciale e perforante,
dal tono della sua voce. Qualcun altro si sarebbe spaventato, senza
dubbio, ma lei non diede segno di paura. -Che cos'è quel
tono?- chiese il ragazzo, scostandosi i capelli corvini dalla fronte.
-Che
ha che non va?- ribattè Hilary.
-C'è
qualcosa che non va, Sasuke?- a parlare fu un ragazzo che spuntò
dalle loro spalle, e solo allora la ragazza notò che non
c'erano solo loro; aveva scelto proprio male la strada da percorrere.
Sembrava proprio che fosse incappata in una banda di teppisti, coloro
che in quel periodo più che mai imperversavano per Tokyo.
-Niente...
solo che abbiamo compagnia.- disse quello che sembrava il capo,
Sasuke.
-E
che compagnia... bella, le ragazze come te dovrebbero girare in
compagnia e con gonne più corte... se no vuol dire che te le
cerchi.- la provocò un ragazzo seduto su una cassa di legno.
Era un bel tipo, con due strani tatuaggi rossi in faccia, i capelli
castani sparati e un cane... sulla testa.
-E'
la gonna della divisa... - precisò Hilary seccata. Poi ripensò
al nome che aveva sentito pochi secondi prima... Sasuke... "Uhm..."
-Uchiha...
tu sei Sasuke Uchiha?- chiese al moro contro cui si era scontrata.
-Oh...
sono onorato che tu mi conosca. Io però non so chi sei tu...-
-Hilary
Takibana... Eri in classe con me in terza media... e al primo anno
del liceo avevo letto il tuo nome nell'elenco della mia classe, ma
non ti ho visto fino ad oggi.-
Sasuke
ci pensò un attimo. -Ah, ma certo... Mi sembrava di averti già
visto da qualche parte...-
-Bè,
bella rimpatriata, ma sono già abbastanza in ritardo. Ciao
ciao...- tentò di sbrigarsela, ma gli altri non sembravano
d'accordo.
-Vai
già via? Rimani un po' con noi, Bambolina...- disse il
ragazzo con il cane.
-Ho
un nome... e ho da fare.-
-Eh,
scusa! Te la prendi troppo!- la prese per un braccio quando lei tentò
di andarsene.
-Ehi
giù le mani...- disse Hilary a voce bassa, scrollando il
braccio finchè l'altro non mollò la presa.
Il
capo sembrò irritarsi davanti al comportamento della ragazza.
-Ci penso io, Kiba. Tu... ragazzina, forse non hai capito bene la
situazione. Noi non giochiamo... facciamo sul serio.- la informò,
con il solito tono minaccioso, che si abbinava perfettamente allo
sguardo. -Dovresti avere paura.- concluse.
Aveva
parlato con quel ragazzo per pochi secondi, e già poteva
affermare delle cose certe su di lui: lo infastidiva il fatto che lei
non lo temesse, dava l'idea di non sopportare il non avere tutto
sotto il suo controllo... Smise di fare l'analisi del ragazzo, e
cercò di elaborare una strategia per uscire da quella
situazione.
-Non
ho paura di te.- affermò Hilary. "Brava! Stupido
orgoglio, bella strategia! Ora come minimo mi ammazza..." pensò
disperandosi cercando di non darlo a vedere.
Sasuke
la fissò qualche secondo, poi si rivolse alla sua banda:
-Andiamo, non ho tempo da perdere con gente come lei.- gli altri
ragazzi obbedirono subito all'ordine e se ne andarono, probabilmente
a fare casino da qualche parte. Hilary tirò un sospiro di
sollievo e iniziò a correre verso la scuola.
FINE
FLASHBACK.
Dopo
due voti mediocri, Ino e Ten Ten tornarono ai loro posti abbastanza
abbattute.
-Dai,
ragazze, cinque non è tre! Potete recuperarlo!- le consolò
Hinata. -Se vi mettete a studiare.- aggiunse.
-Ecco,
il problema è solo quello.- convenne Ten Ten, e Ino annuì.
Suonò
la campana della ricreazione, e le cinque amiche andarono in cortile
e si accomodarono sotto un albero; Hilary si accorse che Hinata e
Sakura la fissavano in attesa di qualcosa, poi annuì e
raccontò quello che era successo qualche ora prima.
-Cavolo!
Se lo sapesse mia madre non mi farebbe più uscire di casa!-
esalò Sakura.
-Non
ne ho dubbi... comunque cavolo... me la sono vista brutta.-
-Si!
Meno male che non ti hanno fatto niente! Ma non è strano che
se ne siano andati così?- chiese Ten Ten.
-Si...
ma io ringrazio per prima cosa di essere ancora viva e vergine...-
rispose Hilary, e le altre risero.
-E
quindi il nostro ex compagno Sasuke Uchiha è a capo di una
banda... mi ricordo che in terza media non era tanto socievole e
faceva un tantino paura; si, la faccia da teppista ce l'ha tutta.-
intervenne Ino. Sakura la contraddisse:
-Secondo
me è il contrario... io non lo vedo così minaccioso.
Anzi.-
-Uh
si, un tenerone...- ironizzò Hilary pensando a quegli occhi...
quella voce...
-Quella
ragazza non mi piace, capo... non dovevamo lasciarla andare.- si
lamentò Kiba Inuzuka, ma Sasuke non la pensava allo stesso
modo, almeno non completamente. -Bè, possiamo sempre
stressarla quanto vogliamo... dopotutto sappiamo dove va a scuola.-
convenne il moro, pensieroso.
Si
trovavano al loro "Covo", un deposito materiali in disuso,
e poco dopo sopraggiunse un ragazzo che sembrava portare notizie
importanti:
-Capo,
ci sono novità!- era un tipo alto e robusto, non grasso ma
muscoloso:
-Parla,
Kankuro...-
-Gli
Eagles hanno praticamente dichiarato guerra ai Serial Killer... se
abbiamo un po' di fortuna si scanneranno fra loro e per noi sarà
facile avere il primato su Tokyo.- annunciò il ragazzo di nome
Kankuro.
-Bene...
anzi, perfetto... non dovremo fare nulla... anche se in effetti è
da un po' che non mi sfogo su qualcuno... saranno almeno dieci ore e
comincio ad annoiarmi. Si, se quei bastardi si fanno fuori tra di
loro mi va comunque benissimo. Ma Hiwatari è mio, devo
pensarci io a lui...-precisò. -Ora lasciatemi solo.- ordinò,
e i due se ne andarono. Sasuke diede un forte calcio a una pietra,
immaginando che fosse la testa del suo peggior rivale...
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Bè,
che ne pensate? Direi che dovrei spiegare un po' come stanno le
cose... questa fanfiction è principalmente di Naruto per
quanto riguarda il numero dei personaggi, ma si incrocia con la serie
"Beyblade". Appariranno meno personaggi di questa serie, ma
personalmente adoro Kei, Hilary e Yuri e non potevo non coinvolgerli!
Nel corso della storia ne appariranno altri. Come si sarà
capito, Sasuke e Kei sono i capi di due bande rivali, che
spadroneggiano per la città... chissà come si
svolgeranno i fatti! Hilary ormai è praticamente coinvolta,
provate a indovinare le coppie che ho intenzione di creare!
Se
vi è piaciuto come inizio commentate, così continuo a
postarla! Se avrà scarso successo sarà meglio
eliminarla dalla circolazione! Un bacio.
|