">“Nooooooooo…non
è possibile!!”
Un ragazzo biondo guardò
sconsolato l’infelice creatura che
aveva appena richiamato.
“Ma perché? Tu
dovresti essere un grosso rospo temibile
non…non- Naruto si mise le mani nei capelli con fare
disperato- non un misero
ranetto con la coda!” concluse lasciandosi cadere a terra.
/Così non
funziona…deve essere nello stato d’animo adatto/
“Basta Naruto.
Così è tutto inutile.”
“Come inutile? Inutile! Lei
mi dice che così è inutile solo
dopo ore che mi alleno nella tecnica del richiamo?”
Ormai il ragazzino stava strepitando
ai quattro venti
agitando le braccia come un forsennato.
L’eremita dei rospi fece un
profondo respiro continuando a
ripetersi come una mantra ‘è solo un ragazzo,solo
un ragazzino. È troppo presto
per porre fine alla sua esistenza.’
“Ascoltami Naruto: ho un
idea infallibile. Così finalmente
riuscirai nella
tecnica.”
Gli occhi azzurri del ragazzo si
illuminarono per poi farsi
sospettosi.
“E’ proprio
sicuro che funzioni?” domandò guardingo.
“Ma certo è una
MIA idea.”
“Proprio per questo che mi
preoccupo razza di eremita
pervertito.”
“Ma come ti permetti mezza
cartuccia!”gli urlò rosso in viso
l’eremita.
“Non si scaldi
così, alla sua età non fa bene.”
/Io lo AMMAZZO.Io UCCIDO, STRANGOLO,
ACCOLTELLO, io uh? Ma
chi è quella bella fanciulla? Chissà se mi
darà il suo indirizzo…/
Naruto guardò con
rassegnazione il suo maestro.
/Non è possibile! Non di
nuovo, ma allora è proprio fissato/
pensò il biondo mentre pigliava per l’orecchio
l’eremita.
“Maestro! Si concentri:
qual è l’idea?”
/Possibile che questo moccioso non mi
lasci mai divertire?
Vabbè tornando a noi…l’unica
possibilità che ha Naruto per effettuare la
tecnica del richiamo è di provare emozioni forti ./
“Allora
Naruto…ho sentito che c’è una ragazza
che ti piace.
È vero?”
Il biondo si fece rosso e
iniziò a battere contro gli indici
guardandosi le scarpe.
“Ehm…si
è vero” pigolò il ragazzo.
“E chi
è?”
“Sasuk…cioè
Sakura!” mormorò facendosi ancora più
rosso.
/Sasuke?! Ma che cavolo avevo in
testa? Mha forse ha ragione
Shikamaru…troppo ramen fa male!/
“Bene ,per imparare la
tecnica devi dichiararti!”
“Cosa?-
schiamazzò Naruto
spalancando gli occhi azzurri- non posso dire quello che
provo a Sakura!
Mi ucciderebbe …oddio forse uccidere no, ma non ne uscirei
illeso! Però forse
anche lei sotto-sotto mi ama…ma cosa dico, quella mi
sotterra sotto-sotto se
gli parlo…però magari…nonno lei ama
Sasuke ma può darsi che abbia cambiato
idea…povero me, che faccio!!”
L’eremita guardò
Naruto con un enorme gocciolone sulla testa.
/Mi sa che ce lo siamo giocato./
L’uomo fece due passi in
avanti e prese il biondo per il
collo della felpa, scuotendo forte.
“Riprenditi!! E poi mica
devi confessarti a Sakura.”
Il ragazzo si fermò di
colpo spalancando gli occhi azzurri.
“Ah no? Ma scusi se non
è a Sakura a chi devo dirlo?” chiese
grattandosi la testa con fare pensieroso.
“A Sasuke!”
Naruto guardò per un
momento l’eremita e poi scoppiò a
ridere finendo sdraiato a terra preda di un attacco isterico.
“Ma lei è
COMPLETAMENTE ANDATO” starnazzò quando si fu
ripreso, rosso in viso.
L’eremita,che stava
iniziando a temere per la sanità mentale
di Naruto, si fece immediatamente serio. Con la voce più
professionale spiegò:
“La mente di dice di amare
satura, ma il cuore di dice che
ami Sasuke”
“Eh? Ma cosa sta
blaterando?” chiocciò il ragazzo con una
pericolosa luce assassina negli occhi.
“Ragiona: hai risposto
d’istinto ,facendo parlare il cuore.
Ed è il nome di Sasuke che hai detto.”
La luce assassina scomparve facendo
posto alla rassegnazione
e vergogna negli occhi azzurri di Naruto, mentre le guance gli si
tingevano di
rosa.
/Ha ragione…dannazione/
Da un po’ di tempo si
sentiva strano vicino al moro e quando
l’avevano portato via in barella durante la seconda fase per
diventare Chunin
aveva sentito come una morsa stringerli al cuore. Ma non ci aveva dato
peso.
“Allora che
aspetti?” la voce roca dell’uomo distolse
il biondo dai suoi pensieri.
“Allora che?”
domandò candidamente.
“Come
‘che’? Quanto tempo vuoi ancora perdere prima di
andare da Sasuke?”
“Mai, non ci
andrò mai” Naruto aveva ricominciato ad
agitarsi attirando l’attenzione dei passanti che guardarono
severamente il
ragazzo urlare e saltellare qua e là.
“Mai, nada, nein, non ci
vado ci tengo alla pelle IO”
“Devi, fa parte
dell’allenamento e tu hai promesso che
avresti fatto tutto quello che ti avrei ordinato. Un ninja mantiene
sempre le
sue promesse!” dichiarò serafico
l’eremita.
/Incastrato/
“Ma non posso! Quello mi
ammazza sul serio, altro che Sakura”
“Ma no, è in
ospedale e non si è ancora ripreso del tutto
,non avrà la forza per farlo.”
“Sa eremita, tu si che sai
come tirare su di morale le
persone” dichiarò sarcastico Naruto.
“Be che vuoi? Avrai una
settimana, massimo dieci giorni di
tempo di vantaggio su di lui. Basta che ti nascondi bene e non
riuscirà a
trovarti tanto presto.”
“Adesso si che mi sento
meglio!” mormorò il biondino
coprendosi il viso con una mano.
Per sfortuna di Naruto
l’ospedale si trovava a pochi minuti
da lì, questo significava che non aveva neanche il tempo per
preparare un
minimo di discorso. Ma infondo lui era un ninja nonché
futuro Hokaghe ,insomma
un po’coraggio!!
E proprio quel coraggio e il fatto di
non voler disubbidire
al maestro che convinsero Naruto a non darsela a gambe levate.
“Mi scusi vorrei sapere
dov’è la stanza di Sasuke Uchiha.
Sono Naruto Uzumaki, un suo compagno.”
“Stanza 232”
gracchiò l’infermiera si turno dopo averlo
squadrato.
I corridoi erano freddi e bianchi e a
Naruto ricordarono
molto quelli dell’orfanotrofio.
/eccola.232. dovrebbe essere questa./
Titubante spinse la porta e un paio
di occhi onice si
posarono su di lui.
“Sasuke da quanto
tempo!” salutò cercando dio essere allegro
e rilassato.
“Nh. Cosa sei venuto a
fare?”
Ignorando il tono scocciato del moro
Naruto si sedette sulla
sedia accanto al letto. Osservò attentamente Sasuke. Il
moretto aveva i capelli
spettinati e un camice bianco gli faceva da pigiama.
/E’ più pallido
del solito/
“Allora? Se hai finito di
sondarmi mi diresti di grazia cosa
sei venuto a fare?” chiese piuttosto freddamente Sasuke.
“Be ecco o ero venuto per
parlarti.”
“Mh. Allora vedi di
muoverti non ho tutto il giorno”
/Come faccio a dirglielo?
Com’era il detto? Via il dente via
il dolora? Bene …/
“Mi…mi sono
innamorato Sasuke. Mi sono innamorato di... te”
Disse d’un fiato il biondo
tenendo gli occhi chiusi. Stette
un po’ così poi, non sentendo nessun suono
provenire dal moro aprì lentamente
gli occhi. Sasuke lo stava fissando impassibile con un sopraciglio
alzato.
“E il tuo amore per
Sakura?”
“In realtà penso
di non averla mai amata sul serio…cioè da
quando ho capito che la ragione mi diceva che io amavo Sakura ma il
cuore
riconosceva te. Ogni volta che combattevi e rimanevi ferito io entravo
in
agitazione e tutte le volte che mi arrabbiavo e ti punzecchiavo era
solo per
attirare la tua attenzione…credo…”
ormai il viso del biondo era di un delizioso
colore lampone.
/L’eremita deve essere
orgoglioso di me! ho usato il suo
discorso sulla faccenda della mente e del cuore…un
po’ modificato ma preferisco
usare parole mie…per esprimere questi sentimenti../
Sasuke guardò Naruto, gli
occhi azzurri del ragazzo volpe
esprimevano una sincerità disarmante.
Piano il moro scosse lievemente la
testa.
“Sei un dobe.”
Il biondino alzò lo
sguardo sgranando all’inverosimile gli
occhi mentre qualcosa dentro di lui si spezzava.
/Un dobe?/
“Sei uno stronzo Uchiha.
Non capisci quanto mi è costato
dirtelo? Sei solo un egoista che non pensa hai sentimenti delle altre
persone. Ho
capito che non ricambi ma che bisogno c’è di
insultarmi…di insultare i miei
sentimenti…sei…” lacrime di umiliazione
e dolore incominciarono a scendere
silenti dagli occhi color del cielo dei Naruto, impedendogli di
continuare.
/Sei uno stronzo Sasuke/
Una mano diafana si poggiò
sulla guancia ambrata del biondo.
Naruto fece per toglierla ma la presa salda di Sasuke gli
immobilizzò le
braccia.
“Il mio
dobe…”mormorò più dolcemente
il moretto prima di
posare le labbra su quelle di Naruto in un bacio casto.
“Ce ne hai messo per
accorgertene. Stavo iniziando a perdere
la speranza”
“Ma…ma come?
T-tu sapevi
già che io…” balbettò Naruto.
“Ma perché, se
ricambiavi non hai fatto tu il primo passo, perché
non me l’hai detto prima?”
“Sono un Uchiha!Non
è nel mio stile dichiararmi…e poi mi
sono divertito di più così.” Rispose
con un sorrisino tenendo ancora i polsi
del biondo.
“Ma brutto mhpf”
La bocca del moro impedì a
Naruto di continuare.
“Scusa se ti ho fatto
piangere” soffiò dolce Sasuke a pochi
millimetri dal volto dal ragazzo volpe.
Un’ombra passò
davanti alla finestra della stanza di Sasuke.
/Credo proprio che Naruto abbia avuto
l’emozione di cui ha
bisogno/ pensò con un ghigno malizioso sulle labbra
l’eremita mentre si
allontanava a passo lento sul tetto dell’ospedale.
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