Capitolo Angelico
Le trombe del giudizio stavano suonando la loro marziale Sinfonia
della Distruzione, colonna sonora di ogni Apocalisse che si rispetti.
Tamburi che ritmicamente accompagnavano passi di soldati, scorta di
poveri musicisti, cacciati dal mondo terrestre, nella marcia che li
avrebbe accompagnati all'inferno.
Poi un click.
Dopo che il dito si sollevò dal tasto di Stop dello stereo (quel nuovo modello provvisto direttamente di Heaven Surround), l'ascoltatore diresse la sua attenzione verso l'intruso che aveva fatto capolino nel suo ufficio.
- Chi è che mi disturba? - Tuonò la voce severa e
temibile del Boss del Paradiso, tale Padreterno, che si faceva chiamare
così per evitare confusione, in seguito all'arrivo in cielo
dell'altro omonimo Dio, Ronnie James.
Il povero segretario Angelico si strinse nelle spalle, già
avvolte in quel paio di ali a fare da scudo dall'ira furibonda di una
divinità che aveva di meglio da fare che non rispondere alle
richieste di uno scambio di anime.
Scambio che, scandalo, non poteva neppure chiamarsi 'equivalente': Vuoi
mettere un sig. Rossi con un Burton, come successo l'ultima volta?
La solita sensazione era quella di essere stato fregato, e farla in
barba a Dio, pardon, al Padreterno, era un'eresia imperdonabile!
Il povero segretario tuttofare si affrettò a rivelare al capo tuttoperdonare il motivo della sua visita:
- C-ci sarebbe un'altra di quelle richieste... -
Il Padreterno allargò le braccia dall'esasperazione.
- Ancora loro? Quei matti della Roundrobin maledetta? -
Angelico deglutì, al timore di dover inevitabilmente confermare la supposizione del suo capo.
- A-affermativo. -
Padreterno mise le mani nella sua candida criniera e cominciò a grattarsi la testa in preda al nervoso.
- Che barba! Che sofferenza! Quella fiction sarà la mia rovina nei secoli dei secoli! -
- Amen. - aggiunse Angelico d'impulso, ma si tappò la bocca di fronte all'occhiataccia lanciatagli dal superiore.
Il Padreterno si abbandonò sulla comoda poltrona in pelle di
demone, e cominciò a lisciarsi la barba, perso in pensieri.
Non poteva scaricare l'intero biasimo su Angelico, dopotutto, la colpa
era della Roundrobin maledetta, ch'egli stesso aveva creato per
contrastare gli ultimi prodotti creati dalla concorrenza, l'Inferno.
Il suo principale avversario, quel diavolo di un Satanasso, (che il
medesimo se lo porti!) gli aveva rubato il monopolio sulle morti da
quando era stato messo in commercio quel maledetto Quaderno della
Morte, e immediatamente dopo si era anche modernizzato con quel Sito
Internet Jigoku Shoujo, con l'offertissima Due Anime all'Inferno al prezzo di una.
Allora incaricò, dietro ispirazione divina, il suo fidato
Arcangelo, il numero sei, di scrivere una fanfiction aperta a tutti,
nella quale, a ogni capitolo aggiunto, un paio di anime, secondo il
famoso principio dello Scambio di Anime Equivalente, avrebbe potuto
scambiare di posto dal mondo terreno a quello divino.
Questo treno di pensieri calmò l'Onnipotente, pronto anche
questa volta a soddisfare la solita richiesta. Con un cenno della mano
diede il permesso ad Angelico a procedere.
- Questa volta l'anima richiesta è Peter Steele in cambio di
Avril Lavigne. - e così dicendo il segretario tremante
appoggiò il documento sul tavolo.
- Peter Steele, eh? Ma non era quello stranamente morto di infarto a una così giovane età? -
- C-corretto, oh signore! -
Il Divino sogghignò: riportare in vita un'evidente vittima del
Quaderno della Morte avrebbe dato un bello smacco a quelli
"dell'altra parte". Diede un'occhiata veloce di conferma, e poi
batté direttamente il pugno sul tavolo.
Quel pugno lasciò sul foglio per pure miracolo un segno divino
di approvazione, poiché egli era il Signore, e non aveva bisogno
di usare timbri.
Angelico scattò in avanti ad agguantare il pezzo di carta e
sparì fuori dall'ufficio a sbrigare velocemente il resto della
pratica.
Il Signore vide che era cosa buona e corretta, e intrecciando le dita
sul ventre, si distese nella sua poltrona per contemplare la scena
successiva, poiché egli è onnisciente e onnivedente
(soprattutto per le docce delle anime femminili).
I cancelli del paradiso si spalancarono aprendo la via a una ragazzina bionda che nell'attesa fischiettava Knockin' On Heaven's Door.
Mentre oltrepassava la soglia vide un gigante dalla folta
chioma corvina uscire. Vedendo tanto manzo al fuoco, pardon, tanto ben
di Dio, la ragazzina lo chiamò e si propose.
- Ehy! Ehy! You! you! I could be your girlfriend! -
L'uomo scosse la testa.
- Mi spiace, ho già due bellezze che mi aspettano sulla terra per un bellissimo triangolo -.
La Santissima Trinità. Poi la guardò un momento e commentò, prima di salutarla definitivamente.
- But my girlfriend's girlfriend looks like you. -
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