Questa è la prima ff che scrivo in assoluto..bastonatemi
pure se non vi piace..ma mi piacerebbe ricevere dei consigli..per saper
cosa non va bene..
Grazie..recensite..please!!
Chi sono io? Una piccola bambina viziata e capricciosa? Un animaletto
da compagnia? Il tuo animaletto da compagnia?
Sono una moglie? Sono una madre? Sono un ricordo?
Sai che io per te lascerei tutto? Lascerei la mia casa, mio marito, il
mio lavoro, lascerei persino questo mondo pur di seguirti.
Ma tu...tu che non sai cosa vuoi dalla vita..tu che vivi ancora dei
tuoi stupidi sogni di ventenne.
Non lo hai ancora capito? La vita non è una bella favola a
lieto fine...io e te ne siamo la prova concreta.
Credo di aver sempre saputo che l'affetto che provavo, che
provo tuttora per te non è solo amicizia....
tu hai illuminato la mia vita con le tue canzoni..ma ora non ci sei
più.
Dove sei? Sto ancora chiamando il tuo nome, lo chiamo nei mie sogni, lo
chiamo quando sono felice, lo chiamo quando sono triste.
Dove sei? Torna da me..non posso stare senza sentire la tua voce calda
e roca..non posso più stare senza quegli occhi che ho sempre
adorato.
Cosa dicevi quando abitavamo in quella casa al settimo piano?"..tu sei
il mio piccolo cagnolino e non ti lascerò mai andare
lontano.."
eppure sei tu che mi hai abbandonata..Il mio amore cresce e la mia vita
si spegne..si sto morendo..morendo di amore e di dolore..
amore per te, dolore per una vita che non ho scelto e un marito che non
mi ha mai amata.
Dove sei? Sei lontana..cerchi ancora il tuo sogno.."La mia vita
è la musica, non posso vivere senza"...questo mi dicesti
prima di partire per chissàdove.
Un ultimo soffio di vita rimane al mio cuore, lo dedico a te Nana, a te
che sei lontana....a te che non verrai al mio funerale, a te che forse
non saprai mai che sono morta...
Ti amo Nana..come avrei voluto dirtelo di persona....
......un battito e poi tutto si spegne..
Lontano, molto lontano una ragazza con lunghi capelli chiari sta
cantando....si sente male...viene portata all'ospedale e prima di
svenire grida, grida il suo nome, grida solo Hachi.
"Come si sente?""Un po'stordita..ma adesso sto bene..cosa mi
è capitato?"" Dalle analisi è emerso che ha avuto
un attacco respiratorio..ha il cancro hai polmoni signorina..e non
è operabile.."
Il dottore esce dalla camera e Nana chiude gli occhi e riposa nella
bianca stanza d'ospedale dove si trova...
"Signorina..signorina..c'è un visita per lei" L'infermiera
la sveglia bruscamente..Nana apre gli occhi e inizia a chiedersi chi
mai possa cercarla..
"Nana" Si sente chiamare da una voce inconfondibile..un voce molto
familiare, forse troppo.
La ragazza si mette seduta sul letto e guarda l'uomo che le sta
difronte...è ancora bello come quando l'ha visto l'ultima
volta..
"Yasu...che ci fai qui...non ti avevo detto che non dovevi
più venire per nessuna ragione..che c'è sei
diventato sordo? Io non voglio tornare..non c'è nulla che mi
spinga a farlo..non c'è niente che tu possa dire per farmi
cambiare idea..io non tornerò mai più in
Giappone.."
"Hachi è morta" Solo tre parole...che la feriscono
più di mille spade..sente il respiro mancarle in gola..il
cuore si ferma..gli occhi vitrei..il volto bianco come quello di un
fantasma..."Quando?""Due giorni fa...sembra che soffrisse di una forma
molto forte di depressione...l'hanno trovata morta nel suo
letto...qualcuno pensa che si sia avvelenata...non ha lasciato
niente..".
"Quando sono i funerali?""Domani..se ci sbrighiamo riusciremo a
prendere l'aereo in tempo..""Ok..allora chiederò subito che
mi dimettano.."
" Ma quella non è Nana?"" Si è lei..che cosa ci
fa qui?""Forse è venuta per Hachi.."
Nana alza gli occhi guarda la bara...guarda i presenti al
funerale..tutte vecchie
conoscienze...Nobu...Shin...Takumi..Ren..Junko..ci sono davvero
tutti..e tutti la squadrano...tutti si chiedono cosa ci faccia qui e
come abbia fatto Yasu a trovarla...lei se ne sbatte..torna a guardare
verso la bara la dove giace la sua Hachi...
"Hachi..non preoccuparti..anche io presto..ti
raggiungerò..allora staremo insieme per
sempre..perchè il nostro amore è più
grande anche della morte"
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