parodia HP
Stamattina
piove a dirotto, così c'è un traffico maledetto e
l'autobus è in ritardo e
pieno di gente. Tutto è grigio e umido, c'è
questo odore di pioggia che non
sopporto e il vecchietto seduto di fronte a me puzza di naftalina; come
se non
bastasse, lo stupido ombrello della ragazza in piedi vicino al mio
sedile
continua a sgocciolarmi sulla manica.
Guardo
nervoso l'orologio: le otto e cinquantasette.... Arriverò in
ritardo, di
sicuro...
Finalmente
la mia fermata, scendo e inizio a correre sotto il mio ombrellino mezzo
scassato lungo il viale alberato che porta alla mia
scuola. Frequento la
quinta superiore alla Hogwarts, una scuola privata in cui seguo
l'indirizzo
scientifico.
Spingo
il portone per entrare mentre chiudo l'ombrello; i miei pantaloni sono
fradici,
ho preso più pozzanghere di quante ce ne
fossero...vabbè, sospiro e mi avvio in
fretta verso lo scalone dalla parte opposta dell'atrio, che porta al
piano
superiore dove si trova la mia aula.. L'importante è non
incappare
nella...
"Fermo
lì! Dove credi di andare?"
...Umbridge.
La simpaticissima portinaia della scuola.
"Sei
in itardo, entra alla seconda ora!"
"Ma
sono le nove spaccate...." protesto io, inutilmente, e quella scuote la
testa:
"Sono
le nove e quarantasette secondi, e tu sei in ritardo. Entra alla
seconda
ora!" Mi fredda impassibile con le mani intrecciate sul ventre, dal suo
metro e cinquanta scarso di altezza, impacchettata in un orrendo
vestito di
lana rosa confetto. Sbuffo sconsolato e mi incammino verso la
biblioteca,
mentre la piccola stregaccia torna nel gabbiotto della
portineria.
In
biblioteca non c'è nessuno. Nessuno studente, intendo: il
vecchio Moody è alla
sua scrivania: lo chiamano tutti Malocchio, perché
è strabico...oltre che
zoppo. Mentre io mi accomodo a uno dei tavoli, lui si alza e con la sua
camminata bieca si trascina fino a uno scaffale dove ripone alcuni
libri. Ho
deciso di approfittarne per ripassare la materia della prossima ora:
chimica.
Quasi sicuramente lo stronzo interrogherà.
Le
dieci meno cinque. Raccolgo le mie cose e le infilo un po' a caso nello
zaino,
il mio adorato Eastpack color avorio...molto virile, anche se con la
pioggia è
diventato grigiastro. Arrivo alla mia classe. La campanella suona
proprio in
quel momento e dopo pochi istanti la porta si apre ed esce la prof di
latino:
"Buongiorno,
professoressa McGrannit" la saluto un po' da lecchino.
"Oh...
Finnigan, come mai in ritardo?"
"Sono
arrivato alle nove in punto ma la portinaia non mi ha fatto salire...."
"Ah,
Dolores....Detto tra noi, - mi si avvicina bisbigliando, - non mi sta
molto
simpatica!...Va bene, devo andare. Mi raccomando: fatti dare i compiti
che ho
assegnato!"
"Certo,
arrivederci."
Entro
in classe e saluto qua e là, sedendomi al mio posto. Questo
ragazzo di colore,
il mio vicino di banco, è Dean Thomas, che tra e altre cose
è anche il mio
migliore amico. Piton, quello di chimica, arriva subito e inizia a
spiegare
ancora prima che gli altri studenti si siano seduti. Bene, mi dico,
vuol dire
che non interrogherà! Il professore è un tipo
alquanto dark, coi capelli neri
lunghi fino alle spalle, lisci e inevitabilmente unti, e si veste
sempre di
nero...scolorito, ma nero. Lo trovo abbastanza competente, nonostante
sia
pignolo all'inverosimile.
Ed
ora è giunto il momento di presentarvi i miei compagni:
siamo solo in 14, le
classi da noi sono poco numerose, così che, come dicono, i
prof possano
seguirci meglio. Allora: quei due in prima fila sulla sinistra sono
Harry
Potter e Ronald Weasley. il primo è orfano dei genitori e
vive con gli zii, ed
è soprannominato da tutti lo Sfregiato, perché da
piccolo si è tirato una
accetta da tagliaboschi in testa, che gli ha provocato, oltre
a qualche
lieve ritardo mentale, anche un'orrenda cicatrice sulla fronte; il
secondo
invece è il penultimo di una svagonata di 7 fratelli, e a
quanto pare la sua
famiglia (tutti coi capelli rossi)non naviga nell'oro. Quei due sono migliori amici, vagamente
simpatici
ma, diciamocelo,un po' sfigatelli...
In
prima fila al centro, davanti a me e Dean, le due supersecchione della
classe:
Hermione Granger, amicona dei due sopracitati Harry e Ronald (che le
sbava
risaputamente dietro), e Luna Lovegood. A Dean piace Luna. Ok, la trovo
"pisellabile", il problema è che è una di quelle
tipe fissate con l'oroscopo, gli
amuleti, il destino...Roba che non digerisco, insomma.
Prima
fila a destra: il mio amico Neville Paciock siede vicino alla peggiore
compagna
di banco che possa mai capitare, Millicent Bullstrode, che oltre ad
essere un
cesso è anche antipatica come poche, ma il buon vecchio
Neville è molto
paziente.
Alla
mia sinistra siede Colin Canon, che ha un anno in meno di tutti noi
altri (ha
fatto la primina), e fa il fotoreporter per il giornalino della
scuola...evidentemente il suo cognome deve avergli dato una
considerevole
ispirazione,ha ha!...Ok. Battute idiote a parte, al suo fianco c'è Goyle, uno che si ritiene
molto figo perché è
amico di Malfoy, che arriverò a descrivervi tra poco...
A
destra invece ho Pansy Parkinson e Cho Chang. Pansy è una
delle classiche
fighette con la puzza sotto il naso, ha sempre immancabilmente addosso
l'ultima
creazione di Gucci o Armani ed è molto amica della
Bullstrode (le hanno
separate perchè chiacchieravano in continuazione...). Cho,
invece, emigrata da
Tokyo a cinque anni, è la regina degli Emo: ogni tanto la
vediamo incidersi le
braccia col taglierino o con la punta del compasso. Una volta era
(relativamente) normale, stava con un tipo più grande,
Cedric Diggory, che era
anche campione indiscusso delle squadre di polo, scacchi e grammatica
della
scuola. Poi questo è andato all'università, le ha
fatto le corna e lei per la
depressione si è data all'Emocore. Tra l'altro all'inizio
dell'anno se la
faceva con Potter... Anche questo plausibile motivo di
depressione.
Infine,
dietro di me: Malfoy e Tiger. Malfoy è l'arcisnob di turno,
biondo platino e
figlio di un pezzo grosso, un conte, credo. Manco a dirlo deride
Weasley ogni
volta che gli si presenti l'occasione, chiamandolo "Pezzente". Dev'essere per le sue origini
nobili che
ha il nome più assurdo del pianeta: Draco, ma lui sembra
esserne molto fiero.
Tiger, come Goyle, è solo un ciccione senza arte ne' parte
che, per comodità,
gli fa da scagnozzo.
Nonostante
le varie cose cattive che penso riguardo ai miei compagni di classe,
sono una
persona molto affabile e civile, e cerco di andare d'accordo con ognuno
di
loro...sarà che sono irlandese...
Bussano
alla porta. "Avanti..." sibila Piton visibilmente scocciato (odia
essere interrotto mentre spiega). Ad entrare è Gazza, il
bidello più squallido
che possiate mai immaginare di avere: abiti larghi e cenciosi, denti
gialli e
capelli lunghi e grigi...è leggenda che abbia una storia
d'amore segreta con la
portinaia...la Umbridge, ricordate?
"Finnigan
è desiderato in segreteria" dice gracchiando come una
cornacchia, e se ne
va. I miei occhi s'illuminano e il cuore mi batte all'impazzata, faccio
per
alzarmi ma Piton mi fulmina: "Non così in fretta. Prima
finirò di
spiegare".Cado pesantemente sulla sedia e aspetto con insofferenza che
ogni minuto passi il più veloce possibile...Finalmente, poco
prima che l'ora
termini, il prof appoggia il gessetto sulla cattedra e si siede in
silenzio.
Alzo la mano. "Sì, Finnigan: sparisci!"
Esco
saltellando allegramente lungo i corridoi verso lo sportello della
segreteria,
ed eccola...Lei, la mia sirena, il segreto amore della mia vita:
Nimphadora
Tonks... Ok, ha sei anni più di me e...Ok, è un
po' punk e... Ok, ha un
piercing piuttosto appariscente al naso e...Ok, anche al labbro...Ok,
ne ha cinque
per orecchio...E ok, ha i capelli viola...Ma è B E L L I S S
I M
A...AAAAhhhh.....( e poi, de gustibus, no?)
"Allora,
Seamus? Ti decidi o no a portarmi questo certificato medico? La
professoressa
Bump mi sta assillando!" Che bello...Ha imparato il mio nome: sono mesi
che fingo di dimenticarmi quel certificato solo per vederla, e poterci
parlare..."Certo, domani te lo porto!"
"Ah,
ma davvero?!" mi risponde poco convinta..."Tonks, venga qui!" la
richiama una voce oltre una porta socchiusa, quella dell'ufficio del
preside
Silente.Questo è un uomo barbuto e molto anziano,
sfortunatamente però ancora
fin troppo in gamba... La mia sirena mi guarda un'ultima volta e se ne
va,
lasciandomi tornare in aula nell'idillio totale; ma mentre la raggiungo
la
campanella suona di nuovo: un'ora di matematica con Vitious, che sembra
uno dei
sette nani, e poi la tanta agognata pausa pranzo, dopo la quale, quando
piove,
stiamo tutti in classe a giocare a carte con Hagrid, l'altro bidello,
un omone tanto ignorante quanto pesa, ma assolutamente simpaticiccimo e con un impressionante cespuglio di capelli e barba
nerissimi.
Finisco la mia mano e vado in bagno. Durante il tragitto mi capita di
scorgere
Silente infondo all'atrio a litigare con Tom, il custode. E' un po'
svitato, si
fa chiamare Voldemort: è completamente glabro, pelato e
senza sopracciglia, col
naso schiacciato e gli occhi così chiari da sembrare
bianchi...senza citare il
colorito cadaverico...insomma non è proprio uno
spettacolo... Harry sostiene
che lo perseguiti, che sia stato lui a fargli cadere quell'accetta in
fronte
quando aveva solo un anno, e che prenda parte a riti satanici...ma il
buon
vecchio Voldy è solo un po' sciroccato: non farebbe male ad
anima viva.
Espletate
le mie funzioni vitali, torno in classe a godermi gli ultimi momenti di
relax, tra Weasley e Malfoy che se le danno, Luna che fa i tarocchi alla
Parkinson,
Hermione che ripassa, Millicent che finisce il suo spuntino a base di
cinghiale
arrosto, e qualcun'altro che chiama un'ambulanza col cellulare
perchè Cho si è
tagliata per l'ennesima volta le vene....
Che bella la
vita ad Hogwarts!
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