Yesterday, Today, Tomorrow.

Era una mattina d'estate, e c'erano 38° gradi fuori...

Corsi dal mio migliore amico, Mattia.

Bussai alla sua porta, ma nessuno rispondeva.

Provai a bussare una decina di volte ma nulla.

Poi la vicina si affacciò e mi disse:

- E' inutile bussare, sono partiti per andare all'estero, se ne sono andati dieci minuti fa...

- Che cosa?! E dove?! - risposi in preda alle lacrime; "perché non me l’ha detto?!" pensai.

- All'aeroporto, ma...

Non la lasciai finir di parlare, che iniziai a correre, con la vista appannata dalle lacrime.

Ero senza fiato ma non importava; arrivai all'aeroporto in pochi minuti.

Lo cercavo tra la gente, ma invano, non riuscivo a trovarlo.

Poi qualcuno appoggiò la mano sulla mia spalla...

- Giulia che ci fai qua?

- Come che ci faccio qua?! Te ne volevi andare senza salutarmi?!

- Scusami volevo dirtelo, solo che non ce l'ho fatta e..

- E quindi hai pensato che sarebbe stato meglio andarsene senza dire nulla? Abbandonarmi qui senza dirmi il perché?

Mi guardò negli occhi, e vi leggevo le sue emozioni: era distrutto.

- Quando tornerai??

- Non lo so..

Mi strinse forte a sé. Le lacrime rigarono le mie calde guance, sapevo che quello era un addio, e che non ci saremmo visti per chissà quanto tempo.

Introduzione