Due cuori, due gemelli, due ombre.

di alynoihara
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Nella neve bisognerebbe udire risa di gioia di bambini che si dilettano nella scultura di pupazzi dalle fattezze simili ad amici che conoscono la loro interioritį piś intima.
 
Due bambini diversi, invece, stanno nel giardino del Palazzo d'Inverno a creare informi cunette bianche. Loro, due gemelli profondamente legati l'uno all'altra dallo stesso sentimento malato, due creature che alla vista sembrano stranamente minacciose, non possono modellare pupazzi di neve.
 
Se questi devono avere le fattezze di un amico, sembra logico presupporre perché agli slavi venga difficile. Il loro carattere impedisce a chiunque di avvicinarsi e l'orgoglio misto a paura non gli permette di considerarsi amici nemmeno nel loro rapporto fraterno.
 
Sergey e Natalia sono silenziosi, tutto l'opposto di come dovrebbe essere un piccolo fascio di felicitį, e i loro sguardi si alzano poche volte solo per verificare che l'altro sia ancora presente. Nella loro giovinezza giį sanno che potranno sempre contare uno sull'altra, appoggiarsi sull'ombra che rimarca la stessa sagoma della propria.
 
Un sorriso sulle labbra di lei causa quello sulle labbra di lui, mentre gli mostra una pallina di neve che rassomiglia incredibilmente un coniglio.
Il sorriso é quello di soddisfazione che si crea quando un immenso piacere li pervade.
Quando un coniglio albino /muore/ nelle mani di un macellaio.




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