Non voglio più sentirne parlare.
Pokémon, tornei, medaglie.
Tornei, medaglie, Pokémon.
E la gloria. La gloria eterna, quella che a detta di tutti resta per
l’eternità.
Tutta messinscena. Come una commedia di cui qualcuno ha già deciso la fine. E
la fine è sempre tragica, quella tragedia che non si vede, che rode da dentro e
ci fa ridere. Per questo ho parlato di commedia. Ho vissuto questa commedia
troppo a lungo. Per quasi diciannove anni ci ho creduto, fino in fondo, con
tutto il cuore, con tutta me stessa. Mi ci sono gettata tutta intera. In un
sogno a lungo termine, un grido che risuona per l’eternità.
Mi hanno detto che l’ho scoperta troppo presto. Di solito, mi hanno detto, si
scopre tardi la verità, quando sei troppo parte del copione per tirartene fuori,
quando sei troppo vecchio e stanco solo per pensarci. Io compirò diciannove anni
il mese prossimo, ci sto ancora così poco nel mondo dei Pokémon che basta solo
indietreggiare di un passo per uscirne. Ma è una scoperta che lascia l’amaro in
bocca. Ho combattuto senza tregua per otto anni. Ho portato i miei tre Pokémon
preferiti, un Rapidash, un Umbreon ed un Kadabra, sul podio della Lega Pokémon.
Ci ho creduto con ogni cellula del mio essere. Ho pensato che la vita sarebbe
stata bella. Solo io, i miei Pokémon, la gloria.
E poi ho fatto un passo troppo lungo. Ho guardato troppo in là, troppo
presto.
Ho visto la guerra. La guerra vera, combattuta da uomini contro gli uomini.
La guerra di chi vuole farci dimenticare i soprusi che stiamo soffrendo, le
ingiustizie che stiamo vivendo. La guerra fatta in silenzio, la guerra senza
morti. Solo morta, la nostra intelligenza, la nostra facoltà di giudizio.
Abbiamo vissuto in una bugia, da quando siamo nati. Sempre pronti a credere che
le nostre lotte di Pokémon fossero l’unica cosa in questo mondo, che il mondo
fosse bello, giusto, felice. Ci hanno coperto gli occhi con un panno bagnato,
che aderisce alla pelle ed è difficile da togliere. Ci hanno fatto credere una
menzogna, ci hanno ucciso da dentro. Sono pochi, mi hanno detto, quelli che
hanno ancora il coraggio di vedere. E ancora meno quelli che hanno la forza di
opporsi. È bello adagiarsi in una pacata illusione di giustizia, di serenità. In
fondo, l’uomo è sempre vissuto di illusioni, di sogni. Perché non può
continuare?
Ma questa è un’illusione troppo amara. Non posso credere, più, di essermi
votata a qualcosa che esiste solo per celare ai nostri occhi ciechi le trame, i
loschi interessi di quelli che ci comandano. Non posso continuare a vivere
qualcosa che non c’è. Dovrei ingoiare un boccone troppo grande, troppo aspro.
Non servirebbe a niente alzare la voce, gridare a tutti quant’è ingiusto il
mondo. Nessuno mi ascolterebbe. Sarei lapidata, come le streghe di tanti secoli
fa. Dovrò lasciare gli altri alla loro illusione, al loro bel sogno, aspettare
che capiscano da soli l’inganno in cui sono caduti fin da prima di nascere. E la
loro delusione sarà fremente come lo è stata la mia. Io l’ho sofferta, la
soffriranno anche loro.
Ma io non lo vedrò.
Domani me ne andrò nella valle boscosa nelle vicinanze di Apple Town e
libererò Rapidash, Umbreon e Kadabra. Forse la libertà è la migliore medicina.
Mi sdraierò sull’erba, sotto il sole, e berrò, a lunghi sorsi, il siero velenoso
di Gloom che ho prelevato ieri mattina.
Pioverà stanotte. Domani forse ci sarà l’arcobaleno.
L’unico spettatore del mio ultimo respiro. Ed i suoi colori che mi vorticano
ancora negli occhi.
FINE
Molti mi hanno conosciuta come Suikune di Fiamma… o comunque, ho scritto la
fiction firmandomi Suikune. Adesso sono passati gli anni, e con l'età è cambiato
anche il nome che porto in rete. Alara666 e Suikune di Fiamma sono però la
stessa ragazza. Tenetelo presente.
Nota: I Pokémon appartengono ai legittimi proprietari (vedi Nintendo, 4Kids
Entertainment, Warner Brothers, Satoshi Tajiri), non certo a me.
Seconda nota: Ho scritto la fan fiction di getto, ascoltando il battito della
pioggia sui vetri, i respiri rantolanti del mio gatto morente, i battiti
convulsi del mio cuore. Mi scuso in anticipo degli errori che senza dubbio vi
trovere