The grey life.

di Bibahope
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ma giudicare severamente gli altri. Il grigio è vecchio,ha bisogno di cure. Il grigio vuole rassegnarsi,è triste il grigio,è stanco il grigio. Il grigio è misterioso,non vuole fare luce alla sua anima,il grigio è solo una protezione,è solo uno scudo,bisogna soffiare sopra al grigio,perchè il grigio è incapace di emergere. Il grigio non è privo di sentimenti come dicono,il grigio sa amare. Il grigio è il ricavato di ciò che gli uomini hanno inciso su di esso,come fosse una pietra,con dei tagli il grigio ne è uscito. Il grigio ama la verità. Il grigio è pieno di speranza. Il grigio si chiama Hope.
Quella mattina piccoli fiocchi farinosi di neve imbiancavano le strade di un paese con 32.000 abitanti:Toronto,nel famoso Canada.
La nebbia man mano copriva la panoramica di camera mia,l'odore della rugiada sulle piante opprimevano l'odore dei fiori ormai appassiti sul davanzale,l'inverno era ormai arrivato.
Quell'intrepido suono orripilante della sveglia non c'era,non doveva esserci,le vacanze 
natalizie erano alle porte,cosa c'era di meglio?.
In casa non c'era nessuno,come erano soliti fare,mio padre,la sua nuova moglie e la mia sorellastra di 12 anni e i miei fratellastri di 8 e 17 anni,uscivano senza avvisarmi. Dico io,scrivetemi un biglietto,un foglio di carta con una penna 'Andiamo in *fottuto posto* a dopo'.Facile.
Mi alzai lentamente,la notte non avevo dormito bene,trascorro quelle ore a pensare,ma vaff...Presi le mie ray ban,infilai i piedi nelle solite ciabatte e mi precipitai giù. 
*It’s the most beautiful time of the year shalalalala*
'Che canti piccola?'-mi disse di sbalzo con una voce ancora assonnata justin.
'Ehm..niente niente.'-risposi con una vocina dolce e impaurita.Sicuramente
ero diventata un rosso fuoco,trovarsi il mio fratellastro di sbalzo,con la convinzione che
 era andato con gli altri,è la cosa più peggiore che ti possa succedere,soprattutto se sei in pigiama con i capelli disordinati.
'Vieni,prendi un pò di crostata,andiamo su...'
Annuii,feci un sorriso e andai di sopra con lui.
Justin?L'unico che sopportavo in famiglia. Era diverso,dal modo con cui ti guardava,con cui ti parlava. Nei suoi occhi potevi vedere il mare,l'infinito,nonostante fossero un misto tra il miele e il nocciola;le sue labbra soffici e carnose,per non parlare dei suoi denti 'perfetti', nulla a che vedere con i miei di acciaio;il naso..come quello di un bambino all'insù;i capelli,oddio i capelli 
erano ribelli,a volte all'ingiù altre all'insù;il fisico abbastanza palestrato e con quel suo dito
 delle mani un pò storto. Era perfetto.
Io? Io invece sono solo una sfigata. Capelli lunghi castani;gli occhi,identici a quelli di justin,uno   
scherzo del destino?;il naso piccolo da non vedersi;le labbra troppo carnose per i miei gusti,e quei denti caratterizzati da quell'apparecchio che tanto odio;magra troppo magra;si vedono perfino le ossa dei polsi,e quelle ginocchia da maschiaccio. Per non parlare del mio carattere,chiuso,ma in fondo sono una pazza,solo se mi sai prendere.
Io 15 anni,lui 17.
Arrivati sopra...




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