Quello che hai perso

di Nocturnia
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ihdlfjg Disclaimer: Thor, Sif, Loki e tutti gli altri personaggi appartengono a Stan Lee e Jack Kirby, alla Marvel Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.



"Non si è mai lontani abbastanza per trovarsi."
- Alessandro Baricco -

Quello che hai perso

Midgard è fumosa.
Thor ne intravede il profilo opaco da oltre il bordo del Bifröst e lascia che i ricordi colmino quella distanza.
Heimdall è una macchia d'oro e nero alle sue spalle, un guardiano silenzioso e i cui sensi blandiscono - frugano- ogni angolo d'Asgard.
Guarda ai suoi piedi Thor e rivede tutto quello che ha perso.
Guarda oltre il cielo bluastro e scorge solo il sorriso derisorio d'un fratello tanto amato.
Vede un serpente e un assassino, un traditore dagli occhi bellissimi e il cuore di ghiaccio.
Sospira Thor e ricorda il calore di Midgard, le sue geometrie impossibili e le labbra di Jane.
"Ti ho trovato."
Sif sorride e gli allunga le dita forti e robuste, retaggio di mille e mille battaglie.
È bella e innamorata, ma solo un silenzio assordante risponde alle sue domande soffocate.
Perché l'unico colore che vorrebbe avere davanti Thor è quello degli occhi di una mortale sciocca e fragile.
Una mortale che gli aveva insegnato a vivere.




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