Mia maledetta immortalità

di Himeno
(/viewuser.php?uid=62187)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Mia maledetta immortalità

 
 

Ed ecco uno dei tanti funerali a cui ha assistito. Magnus Bane era lì fermo ad osservare tutta quella gente vestita di nero intorno ad una tomba. Non riusciva a capire cosa significasse morire o perdere una persona a lui cara. Per lui, non c’era morte. Sarebbe vissuto per sempre e avrebbe continuato ad essere una costante mentre il tempo scorreva veloce. Era questo il destino degli immortali. Ma anche l’immortalità ha il rovescio della medaglia. In molti ambiscono alla vita eterna tuttavia non sanno che ciò porta anche tristezza e solitudine. Il “per sempre” è un periodo molto lungo e se non hai qualcuno con cui condividere la tua vita, tutto quanto diventa noioso.

“I mondani sono creature stupide”

Lui non riusciva a comprenderli. Non l’aveva desiderata l’immortalità, era il suo destino fin dall’inizio. Perché ambirla? Solo chi era senza età come lui poteva capire. Sa essere piacevole ma anche doloroso.

“A quale scopo desiderare l’immortalità se poi le persone a te care muoiono una dopo l’altra? Loro se ne vanno e noi rimaniamo qui con il dolore”

Fu Tessa a dirgli queste parole molto tempo fa. Era in lacrime ed aveva il cuore diviso in due. Amava due mortali e questo non l’avrebbe portata a niente di buono. Magnus aveva imparato a non provare più sentimenti. Solo divertimento in una vita lunga e vuota. Con Camille è stato così e anche per tutto il resto. Le feste e la sua indifferenza nei confronti del mondo rappresentavano la sua esistenza.
Però, pensandoci, lui aveva invidiato la ragazza. Come lei, voleva provare delle emozioni capaci di dargli ragione di esistere. Qualcosa che riempia il vuoto. Se pur straziante, Tessa non avrebbe avuto rimpianti alla morte di Jem e Will. Non avrebbe mai rimpianto di aver amato. Ciò la rendeva meno “mostro” di altri figli di Lilith come lui.
Questo aveva pensato allora, nella Londra vittoriana. Un epoca che gli sembra ieri di aver vissuto. Dev’essere naturale per chi di tempo ne ha un eternità.
Ora finalmente, aveva trovato chi lo completasse. Aveva dovuto aspettare secoli tuttavia il destino gli aveva fatto incontrare Alec. Un mortale capace di fargli provare amore. E mai lo avrebbe rimpianto. Qualcosa di buono aveva portato la sua immortalità e, se pur l’avesse maledetta un sacco di volte, grazie a lei era giunto fino al ventunesimo secolo dove il suo amato era venuto al mondo.

“Grazie mia maledetta immortalità”

 

        



Che emozione! E' la prima volta che scrivo qualcosa su Magnus anche se è un personaggio che ammiro molto ^///^ Perciò siate clementi nel caso non vi piaccia XD Un bacio e commentate anche se per tirarmi i pomodori XP

p.s. Dedico questa flash-fic a Ely (redeagle86) e spero con tutto il cuore che, anche se corta, le piaccia <3




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1638596