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AMOR INEXHAUSTUS
Cap1
Alla Tana fervevano i preparativi per il matrimonio di Bill e Fleur.
Harry, seduto all’ombra di un faggio, pensò:” non
posso credere che possa ancora esistere una cosa semplice e pura come
il matrimonio proprio mentre il mondo magico è nero, cupo e
terrorizzato”.
Sorrise appena pensando alla sua bella rossa che in quel momento aveva
le labbra increspate da un dolcissimo broncio: stava aiutando Fleur, il
che non la divertiva molto!
Ginny voltò il capo e sorrise ad un Harry alquanto
malinconico.Gli si avvicinò e sussurrò:<>
<< a te, alla tua bellezza angelica e…>>
<< e…? >>
<< e a come il mio stomaco si stringe se penso che potrei non
rivederti più>> disse, mentre lacrime amare uscivano
prepotentemente dai suoi occhi smeraldo.
<< Harry, non ci pensare nemmeno per sogno, tu tornerai e noi ci
rivedremo>> disse mentre la voce le si incrinava appena.
<< mi aspetterai? >>
<< oh, Harry! >>
Ginny abbracciò Harry mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime.
Si staccarono e Ginny si alzò, sua madre l’aveva richiamata all’ordine.
<< Harry - mormorò - ti voglio bene >>
<< anch’io Ginny e te ne vorrò per sempre>>
Ricacciando indietro le lacrime la ragazza tornò ad aiutare Fleur.
Harry, sospirando, andò a cercare il suo migliore amico…
* * * * * *
Ron stava seduto sul suo letto e fissava una mattonella del pavimento.
Pensava:” oggi il matrimonio e domani? Cosa
succederà domani? Bill potrebbe morire per l’Ordine e
allora cosa ne sarà di Fleur? E della bambina che ha in grembo?
I miei genitori sopravvivranno? E Ginny? E
Hermione…? Combatterà al mio fianco, ma se non
dovesse farcela? La mia vita se ne andrebbe con lei…e se non
facessi in tempo a dichiararmi? NO..devo dirglielo…ma non ce la
faccio!!! Ron smettila, sei un grifondoro si o no? Allora
mostra un po’ di coraggio e dichiarati”.
Detto fatto si alzò, con una forza d’animo che non sapeva
di avere si diresse verso camera di Hermione…bussò
attendendo impazientemente…
* * * * * *
Nella sua stanza Hermione stava cercando di allacciare la lampo del suo vestito con scarso risultato.
Sospirando si sedette sul letto maledicendo la lampo e si
ritrovò a pensare al suo ipotetico matrimonio,al suo matrimonio
con Ron…il SUO Ron!!
<< Dannazone! Hermione Jane Granger quando diavolo ti deciderai a
fare il primo passo? Se non ti sbrighi…Ron potrebbe morire in
questa maledetta guerra…allora, il mio più grande
rimpianto sarebbe proprio questo: di non avergli mai detto quanto io
tenga a lui >>.
Si alzò e si diresse determinata verso la porta,completamente dimentica del vestito slacciato.
Nello stesso istante in cui posò la mano sul pomello qualcuno, dall’altra parte, bussò.
<< chi è? >> chiese in un soffio.
<< Hermy, sono io, Ron!>>.
Improvvisamente il suo cuore cominciò a battere
all’impazzata e tutta l’energia svanì in una nuvola
di fumo…non se l’era aspettato così presto…
Aprì la porta e…<< ti devo parlare!>> dissero all’unisono.
Arrossirono entrambi e Ron cominciò a farfugliare la sua
“dichiarazione”:<>.
I loro occhi si incontrarono e rimasero a fissarsi per un istante
lunghissimo,Hermione spezzò l’imbarazzo che si era creato
bisbigliando:<< oh Ron! Anch’io ti amo>>.
Ron l’abbracciò felice come non mai, ma non appena le sue
mani si posarono sulla schiena nuda di Hermione si staccò
imbarazzatissimo.
Hermione lo guardò interrogativa << che succede, Ron?>>
<< il tuo vestito>>.
La ragazza si guardò e constatò che le spalline
dell’abito erano scese e lasciavano intravedere il pizzo del
reggiseno, lanciò uno sguardo malizioso al ragazzo che era
alquanto rosso in zona orecchie e disse:<< mi aiuteresti ad
allacciare il vestito?>>.
Così dicendo si girò e con una mano scostò i boccoli dalla schiena.
Ron allacciò il vestito impacciatissimo e nel toccare la sua pelle la sua schiena fu percorsa da brividi.
Decise di osare, posò la labbra sul collo di Hermione e
cominciò a darle piccoli baci fino a che le loro labbra si
unirono in un bacio mozzafiato,sconvolgente…
* * * * * *
Intanto Harry gironzolava alla ricerca dei suoi due migliori amici, sempre più sconsolato e depresso.
<< Ron, Hermione! Dove siete?>> Harry li stava chiamando
ignaro del fatto che i due al momento erano piuttosto impegnati.
Ron ed Hermione si staccarono felici e appena sentirono la voce di
Harry sorrisero consapevoli di quello che avrebbero dovuto dire al loro
migliore amico.
Ron prese per mano la ragazza e aprì la porta:<< Harry, siamo qui>>.
Harry accennò un sorriso vedendo le mani dei due
intrecciate, ma un moto di tristezza lo invase: cosa gli stava
succedendo? Non lo aveva sempre saputo? Non si era aspettato quel
momento da sempre? E allora perché si sentiva triste e
malinconico?
<< Finalmente! Quanto volevate aspettare ancora?>>.
<< Ma Harry, vuoi dire che tu avevi capito che io e Hermione…?>>
<< Certo che l’aveva capito,Ron! Se ne erano accorti tutti,
tutti tranne me>> disse Hermione scotendo la testa.
Ron le lanciò un occhiata interrogativa.
<>
<< Harry, sappi che questo non cambierà mai le cose tra di
noi, tu sarai sempre il nostro migliore amico, per qualsiasi cosa noi
ci saremo sempre>>
<< Grazie, Hermione>>.
* * * * *
Harry si diresse nella camera che divideva con Ron, si buttò sul
letto senza pensare che il suo vestito si sarebbe potuto sgualcire.
Chiuse gli occhi e la realtà gli piombò addosso come un
macigno: Ron ed Hermione si erano finalmente accorti che si amavano,
avrebbero combattuto Voldemort insieme a lui, si sarebbero
aiutati l’un l’altro, si sarebbero confortati, lo avrebbero
sostenuto e insieme avrebbero sconfitto Voldemort.
Già! Questo era il lato ottimistico della questione e anche il meno probabile.
Ragionando si poteva arrivare al lato decisamente meno allegro e molto più realistico.
Loro erano tre, l’Ordine della Fenice era numeroso, certo, ma i
Mangiamorte erano molti di più e molto più potenti. La
morte di Silente li aveva rafforzati.
Tra poche ore lui, Ron ed Hermione sarebbero partiti e Ginny, la sua
amata Ginny sarebbe rimasta a casa, avrebbe sofferto, ma mai quanto lui
se le avesse dato l’opportunità di venire.
Troppe persone erano morte per difenderlo ed aiutarlo, troppe…ora…avrebbe detto basta a questo inferno!
Cap 2:
il giorno dopo il matrimonio di Bill e Fleur Ron, Hermione ed Harry
scesero a colazione con una faccia funerea e allo stesso tempo
determinata.
Fecero colazione in un silenzio gravido di significati.
Ognuno pensava o meglio cercava di non pensare che quella, forse,
sarebbe stata l’ultima volta che avrebbero mangiato tutti assieme.
Non sembrava nemmeno che il giorno prima ci fosse stato un matrimonio.
Finita la colazione la signora Weasley abbracciò Ron e commossa
disse:<< torna a casa presto, Ronnie>> << si mamma,
non ti preoccupare per noi>>; poi fu il turno di Harry
<< oh Harry caro, stai attento>>
<< si, signora Weasley>>
<< Hermione, tienili d’occhio>>
<< si, signora Weasley>> rispose Hermione con le lacrime agli occhi.
Finito il giro degli abbracci e delle raccomandazioni i tre si materializzarono a Godric’s Hollow.
* * * * * *
<< Mamma? Papà?>> mormorò Harry davanti a
Lily e James che gli sorridevano felici dalle foto poste sopra le loro
lapidi bianche.
Improvvisamente tutta la tensione degli ultimi anni e la rabbia che
Harry covava dentro di sé da quando aveva scoperto chi era e
perché era famoso crollarono con un pesante tonfo sulle spalle
di Harry che scoppiò in un pianto irrefrenabile pieno di dolore
misto a rabbia.
Ron ed Hermione se ne stavano educatamente in disparte.
<< Ron ?>>
<< dimmi, Hermione>>
<< ti amo>>
due semplici parole potevano far vacillare così le gambe di un ragazzo?
<< anche io ti amo>> rispose il ragazzo non riuscendo a nascondere una nota di paura e tristezza.
Hermione se ne accorse e mormorò: << andrà tutto bene, vedrai>>
<< ho paura, paura di perderti per sempre>>
<< finchè ci amiamo non mi perderai mai>>
due semplici parole potevano far vacillare così le gambe di un ragazzo?
Si, potevano eccome.
* * * * * *
Successe tutto in un attimo. Un lampo di luce verde rimbalzò
sulla lapide e mancò di pochi centimetri Harry che si
alzò immediatamente.
Dietro di lui Ron ed Hermione, bacchette alle mano, lanciavano incantesimi contro due mangiamorte.
Davanti ad Harry comparve Voldemort che ghignando disse:<< sai
Harry? Dovresti essere meno prevedibile, venire qui, a Godric’s
Hollow, a trovare i tuoi genitori…suvvia Harry, era come se mi
avessi invitato a venire…e sai che non dico mai di no ad una
festa,Harry>>
<< Non sarai tu a divertirti questa volta>> per tutta
risposta ricevette una risata acida e piena di odio e disprezzo.
Intanto Ron era riuscito a schiantare il mangiamorte con il quale stava combattendo e aiutava Hermione.
Voldemort spostò lo sguardo da Harry ai suoi amici e
ghignò:<< i tuoi amichetti si danno da fare,eh? Non
sarebbe meglio farli riposare per un po’, che ne so per
sempre?>>
<< Non osare toccarli>>
<>.
Harry sentì la rabbia montargli in gola, il pomo d’adamo si muoveva freneticamente su e giù.
<< sectumsempra>> urlò colpendo Voldemort che rise ancora più forte.
<< Povero potterino, il suo incantesimo non mi ha fatto niente…ah ah ah …>>.
In quella comparve Piton che trascinava Draco per un braccio.
<< bene,bene Draco…a te l’onore di far fuori la
mezzosangue e Weasley, se non erro non siete mai stati buoni
amici,vero? Se non hai il coraggio nemmeno di uccidere loro sai cosa
succederà, vero?>> tuonò Voldemort ad un Draco
pallidissimo,se possibile ancora più del solito, e sudatissimo.
<< Forse se chiamassi tuo padre sarebbe meglio, non vorrai renderti ridicolo davanti a lui,no?>>.
Lucius fece la sua regale apparizione e si inchinò di fronte al Signore Oscuro dicendo:
<< grazie,oh mio Signore, per avermi dato
l’opportunità di…>> << e che sia
l’ultima, Lucius>> lo interruppe Voldemort.
Lucius annuì e si rivolse al figlio:<< Draco! Dimostra di
essere un Malfoy, dimostra di essere in grado di uccidere!>>.
Draco avrebbe voluto rispondere che no, lui non voleva essere un
Malfoy, lui non voleva uccidere ma si limitò a fissare Ron ed
Hermione incapace di spiccicare parola.
<< Direi che per cominciare la mezzosangue Granger possa andare
bene>> ghignò Piton e delle funi comparvero dal nulla ed
imprigionarono Hermione che per la sorpresa si lasciò sfuggire
di mano la bacchetta.
<< NO>> urlarono in coro Ron ed Harry che tentò di
aiutare l’amica ma Voldemort lo bloccò con una Cruciatus.
Ron si liberò del mangiamorte con il quale stava lottando
e corse da Hermione, si frappose fra Draco e la sua amata
gridando:<< se uccidi lei dovrai uccidere anche me>>.
<< Davvero commovente! Ma non ti preoccupare Weasley, vi faremo fuori tutti, forza Draco!>>
<< nooo, lasciali stare, è me che vuoi>> urlò
Harry steso a terra con ancora una smorfia di dolore sul viso.
<< zitto tu!>> Voldemort lanciò un’altra Cruciatus che colpì Harry in pieno petto.
<< Muoviti Draco!>> ordinò Lucius.
Draco puntò la bacchetta verso Ron ma entrambi sapevano che non lo avrebbe ucciso,
la mano di Draco tremava incontrollabilmente e il suo viso era una
maschera di terrore mentre quello di Ron non lasciava trapelare nessun
sentimento tranne la determinazione e il coraggio.
Draco si ritrovò a pensare:” anche se Potter sta urlando
dal dolore, Weasley non è affatto preoccupato, il suo migliore
amico sta per morire dal dolore e lui non sembra minimamente
interessato, Weasley sta per morire insieme alla sua migliore amica ma
lui non ha nemmeno un briciolo di paura, anzi”.
Ma poi si rispose da solo: “non ha paura perché sa che
Potter vincerà, sa che io non li ucciderò perché
non ho il suo coraggio, sa che io, assassino, ho paura e lui, vittima,
no.
Perché l’assassino in questione non farà mai una vittima”.
Abbassò impercettibilmente la bacchetta e Ron capì che
Malfoy non aveva la palle per farli fuori. Un lampo di sollievo
attraversò le sue iridi azzurre e Draco parve capire che era
solo un vigliacco,incapace e che sarebbe morto.
Ma questo non lo preoccupava, Voldemort lo avrebbe ucciso lo stesso,ma sarebbe morto da vittima, non da assassino.
Questo pensiero lo confortò a tal punto che sorrise, non era uno
dei suoi soliti ghigni ma un sorriso sincero che Ron parve ricambiare.
Il rosso si girò di scatto e: << Reducto!>> le funi
che tenevano salda Hermione scomparvero e lei si rialzò in
fretta con un sorriso amaro.
Sapeva che Draco sarebbe morto e che quel sorriso,così diverso
dai soliti ghigni, era un modo per chiedere perdono al mondo per tutto
quello che aveva fatto.
<< Dobbiamo aiutarlo, Ron>>
<< Si >> fu la semplice risposta di Ron.
<< Draco! >> tuonò Piton; poi un ghigno malefico
increspò le sue unte labbra:<< ti uccideranno
loro…!>>.
Ron ed Hermione avevano la bacchetta puntata contro Draco ma lui non aveva paura.
<> urlarono all’unisono,ma la
maledizione non colpì Draco bensì Piton che si
afflosciò a terra in una pozza di sangue.
Draco li guardò stupito e riconoscente,forse.
Harry,intanto,stava combattendo contro Voldemort e al momento era
accasciato a terra colpito da una Cruciatus particolarmente dolorosa.
Draco non riuscì a non pensare che Harry era forte: nonostante
le continue maledizioni che lo colpivano lui ancora resisteva.
<< Sectumsempra! >> una voce pacata e piena di rabbia
pronunciò l’incantesimo e la voce della persona colpita
echeggiò raggelando il sangue ai presenti.
Hermione si afflosciò a terra sorretta dalle possenti braccia di
Ron; ansimava e gemeva dal dolore, la felpa bianca era diventata rosso
scuro e le braccia abbandonate lungo il corpo erano talmente cerulee
che sembravano morte.
<< Hermione! non ti preoccupare, adesso ti curiamo, andrà tutto bene, amore, resisti…>>
Hermione aprì gli occhi e sorrise debolmente: << no Ron,
ormai non posso farci niente, è finita ma non per noi amore mio,
non per il nostro amore che durerà in eterno, finchè ci
ameremo tu non mi avrai persa…>> fu costretta a non finire
la frase, uno spasmo di dolore deformò il suo viso.
Ron scoppiò a piangere mormorando:
<< no Herm, amore mio, non mi lasciare… ti amo …amore mio, resisti…>>
<< Draco, mi vergogno di te, tu non sei mio figlio, tu non sei un
mangiamorte, tu non sei un Malfoy!>> una voce distolse
l’attenzione di Ron., la stessa voce pacata e piena di rabbia
repressa che gli aveva strappato la sua unica ragione di vita.
<< No papà, hai ragione, non sono tuo figlio né
tantomeno un assassino ma potrei sempre diventarlo… - rispose
Draco puntando la bacchetta verso Lucius - hai visto cosa hai fatto? Se
ce l’avevi con me perché hai ucciso la Granger,
perché non hai ucciso me?!!>>
<< Perché devi capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato>>
<< E tu ritieni giusto spezzare così due giovani vite? Dovevi uccidere me non lei! >>
<< Ma cosa diavolo stai dicendo? Che te ne frega di una lurida sporca mezz..>>
<< Non osare chiamarla così>> tuonò Ron, il viso deformato dall’ira e dalla disperazione.
Una risata risuonò nell’aria.
Poi più niente, silenzio assoluto e il tonfo di un incantesimo andato a segno.
Ron aveva scagliato un Avada Kedavra e Draco una Crucio; Lucius era morto sul colpo.
<< R-Ron…>> un rantolo appena udibile spezzò quel silenzio.
<< Herm…>>
<< Ron, ricordati che ti amo e ti amerò per
sempre…- un sorriso amaro increspò le sue labbra ormai
bianche - sono contenta che ad andarmene sia io, perché non
avrei potuto vivere senza di te>>
<< Hermione, non dire così, io… neanche io posso vivere senza di te, ti amo, amore mio…>>.
Hermione era ormai incapace di parlare e l’unico soffio di vita
se ne stava andando, Ron si chinò su di lei e la baciò,
il suo ultimo bacio si portò via quell’esile vita stretta
nelle braccia dell’amato.
Proprio mentre la vita di Hermione si spense un bagliore accecante costrinse Voldemort e Harry a voltarsi curiosi.
Il bagliore proveniva dalle mani di Ron ed Hermione intrecciate.
<< Amor inexhaustus>> mormorò Voldemort.
Harry fu lieto di sentire una nota di panico nella voce di Voldemort.
Harry sentì il proprio cuore scoppiargli di amore, amore per i
suoi due amici, per Ginny,per Sirius, per Silente, per i suoi genitori
e un tale senso di sicurezza pervase il suo cuore e la sua anima,
integra, non come quella di Voldemort, mutilata.
<< Avada Kedavra>> due urla, due maledizioni.
I visi delle persone che amava esplosero nitide nella mente di Harry,
mentre in quella di Voldemort c’era solo la sua fame di potere.
Harry ebbe la meglio, il frammento di anima presente nel corpo di
Voldemort si disintegrò portandosi dietro anche il proprietario.
Stanco ma felice, Harry si accasciò al suolo svenuto, il suo
destino era stato compiuto, aveva ucciso Voldemort, ma questa
stupidissima guerra gli aveva tolto una delle persone più
importanti della sua vita e aveva ucciso non fisicamente ma
psicologicamente Ron, il suo migliore amico, l’unica persona
sulla quale aveva sempre potuto contare.
Ron stringeva tra le braccia Hermione e sembrava non volerla lasciare
andare, come se il solo fatto di averla accanto potesse farla
tornare in vita, il bagliore che era scaturito dalle loro mani si era
spento lo stesso istante in cui si era spento Voldemort.
Capì che senza la morte di Hermione Harry non avrebbe potuto
sconfiggere il male, capì che senza di loro Harry non ce
l’avrebbe fatta, ma capì anche che da quel terribile
giorno la sua vita non sarebbe stata più la stessa, si
chinò e con il viso rigato di lacrime baciò ancora
un’ultima volta Hermione, la sua unica ragione di vita.
Allora? Che ne pensate?
È la mia prima fan-fiction, ho provato con il genere drammatico
ma credo che mi venga meglio quello comico…ditemi che ne
pensate. Ok??????
Debby
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