Ai confini della realtà!

di Yukari Elric 1412
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Ai confini della realtà!

di: Yukari_Elric

Capitolo 1 - L'inizio di una nuova avventura

-vi sembrerà una strana storia, sicuramente, ma mi frullava nella testa già da un pò di tempo e quindi ho deciso di metterla nero su bianco, spero che vi piaccia e che non la giudichiate una "cazzata" capirete meglio dicosa si tratta dal secondo capitolo in poi... E' liberamente Ispirata al Celebre anime Nadia - il mistero della pietra azzurra, per ora mi auguro che vi piaccia =^w^= un'abbraccio, Yukari-

-RIPETO: ATTENZIONE, FATTI E PERSONAGGI IN ITALIA LI HO INVENTATI IO! OGNI RIFERIMENTO A FATTI REALI E PERSONE REALI E' PURAMENTE CASUALE, PERCHE' IN PARTE LA STORIA SI SVOGLE IN ITALIA, NEL MONDO REALE... -


Rebecca... Una dolce ragazza dal cuore d'oro, quell'estate del 2008 aveva solo 14 anni...
Anche se così piccola, era bellissima, Due grandi occhi dalle iridi verde smeraldo, un visino dai lineamenti dolci da ragazzina timida e ingenua, I capelli castani, lunghi fino alle spalle e aveva sempre la sua frangetta che portava fin da piccola... I capelli li teneva sempre raccolti con un mollettone dietro la nuca, due ciuffetti sciolti ai lati del viso, e ovviamente la sua frangetta!
Era giugno, mancava pochissimo agli esami di terza media, era un periodo di estrema tensione per la ragazza... Viveva a Reggio Calabria... Una città Calabrese non molto grande... E anche se con i suoi compagni di scuola andava discretamente d'accordo non aveva stretto mai amicizia con nessuno, andava d'accordo con la gente si... Ma ognuno li aveva il suo "gruppo" di amici, e per lei non c'era posto... Mai avuti fidanzati, escluse perfino le cotte! Era una ragazza che preferiva la compagnia dei suoi libri Fantasy! Troppo timida per fare amicizia.
Ma ben presto una semplice fumetteria le avrebbe cambiato la vita... In meglio o in peggio?
Quella mattina perse l'autobus e si vide costretta ad andare a scuola a piedi, sarebbe arrivata sicuramente in ritardo...
Verso metà strada notò un piccolo negozietto di fumetti...
Non aveva mai provato interesse verso i fumetti, di nessun genere.
Ma la vetrina era tutta colorata e allestita cosi bene che la giovane ragazza non resistì nel dargli un'occhiata...
La sua attenzione venne attratta da un una confezione di un'orologio d'argento con su scritto "Orologio d'alchimista di stato di Edward Elric"
Rebecca non aveva capito assolutamente cosa volesse dire, né tanto meno chi fosse Edward Elric, però nella confezione chiusa dell'orologio esposto in vetrina vide l'immagine di un bellissimo ragazzo dai capelli biondi raccolti con una treccia dietro la nuca, dei ciuffi sciolti ai lati del visto e una specie di "antenna" nel mezzo dei capelli sopra la fronte, due occhi grandi dalle iridi d'orate e un dolce sorriso...
«Certo che adesso i fumetti li disegnano talmente bene che che i personaggi sono veramente carini...»

La ragazza arrossì leggermente...
«Oddio com'è tardiii!!!» Rebecca corrò via disperata! Odiava fare tardi, e nella sua scuola erano molto severi riguardo ai ritardi!
Arrivò alle 8:35... E l'insegnante prese provvedimenti mettendola in punizione trattenendola un'ora in più dopo le lezioni.
Passate le ore di lezione a Rebecca toccava quella di punizione, ne approfittò per ripassare gli argomenti degli esami, se non li avrebbe superati sua madre sarebbe stata spietata con i castighi...
Già... La madre era una donna severa, e anche se le faceva i regali alquanto insignificanti per compleanni e Natali, con la figlia non andava d'accordo per niente, era troppo ingiusta, le faceva sempre fare le pulizie di tutta la casa ogni giorno mentre lei non muoveva mai un dito... La criticava per il fatto di essere una fallita senza amici, e non le dimostrava mai affetto... La cosa era reciproca, Rebecca non sopportava la madre, non aveva nessuno con cui sfogarsi quando ne avrebbe avuto bisogno, viveva da sola con la "vipera" di sua madre, il padre non lo conobbe mai, era andato via quando lei non era ancora nata, e per quest'abbandono lei l'odiava a morte ancora peggio di quanto potesse odiare la madre.
Al ritorno a casa dalla punizione la madre l'accolse in casa guardandola malissimo
«Brava Rebecca! Sei finita in punizione un'altra volta vero?» Brontolò la madre.
«Mamma non è colpa mia... Ho perso l'autobus!»
«E la colpa dell'autobus che è arrivato prima alla fermata o tua che sei arrivata tardi alla fermata?»
«Mia che sono arrivata tardi...»
«Ecco! Sei una delusione! Devi pensare a svegliarti prima e ad agghindarti meno la mattina!»
«Sisi mamma, vado a studiare và...»
«No! Zia Antonella ha detto se puoi andare a badare Mattia fino alle 17, portati i compiti li e studia li! Ciao»
«Ok. Ciao!»

Rebecca uscì per andare a casa della zia, sorella della madre, per badare al suo cuginetto di solo 6 anni appena compiuti... La zietta almeno le dimostrava più affetto.
La zia la salutò e la ragazza restò sola con il con il bambino che tanto tranquillo stava guardando un cartone animato in tv...
Ad un certo punto, la ragazza che era intenta a fare i compiti di chimica fu distratta dalla voce di due bambini in tv, non alzò lo sguardo della tv, non vide i volti dei bambini... successivamente sentì una frase che la incuriosì parecchio...
"L'alchimia, è una scienza che permette di capire la composizione della materia... Di scomporra e ricomporla in qualcosa di diverso... Se chi la utilizza è particolarmente bravo può riuscire addirittura a tramutare il bronzo in oro... Tuttavia proprio perché l'alchimia è una scienza è sottoposta alle leggi della natura, si ottiene un'oggetto di una certa massa solo a partire da un'altro della medesima massa... Questo è il principio dello scambio equivalente!" E poi udì l'urlo di uno dei bambini della tv...
A quel punto la Rebecca prestò attenzione a ciò che davano in tv...
"Secondo il principio dello scambio equivalente è necessario dare in cambio qualcos'altro che abbia il medesimo valore... Probabilmente va inteso anche come insegnamento morale, gli uomini non possono ottenere nulla se non fanno alcun sacrificio..."
«Ma che diamine è sta roba? Oddio e tu Matti guardi certe cose?» Il bimbo era incantato dalla tv per le belle luci colorate che vedeva e non rispose alla cugina...
Ma poi la ragazza un'attimo prima di cambiare canale notò il viso del bambino in tv che era appena rimasto senza gamba...




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