TBI presenta:
LA VERA SAGA DI POSEIDONE
*Attenzione*
Tutte le
comparse in questa commedia ad ATD (Alto Tasso Demenziale) non mi appartengono,
e comunque ogni riferimento a cose o persone realmente
esistenti è puramente casuale. Per favore, non denunciatemi.
Grazie e buona
lettura.
P.S.: Omaggi al sensei Masami Kurumada
*Legenda*
In questa ff, vengono usati i nomi originali dei protagonisti. Ecco una
piccola legenda per orientarsi meglio.
Seiya: Pegasus
Shiryu: Sirio
Hyoga: Crystal
Ikki: Phoenix
Shun: Andromeda
Saori Kido: Lady
Isabel
Tokumaru
Tatsumi: Myloch
Dauko/Maestro di
Goro Ho: Maestro dei 5 picchi
Saint: Cavaliere
Marine: Generale
dei Mari
Cloth: Armatura
Scale: Armatura
degli Abissi
Seadragon:
Dragone del Mare
Sorrento: Syria
Kaysa: Lemuri
Krishna:
Crisaore
Scylla: Kira
Isaac: Abadir
Bain: Cavallo
del Mare
Poseidone:
Nettuno
Shunrei: Fiore
di Luna
Marin: Castalia
Shaina: Tisifone
Grande Tempio di Atene, Grecia.
In uno stanzino
diroccato davanti alle stanze del Grande Sacerdote, quattro giovani e baldi
ragazzi ed un essere umano di sesso poco definito stavano allegramente
cazzeggiando, chi leggendo “Quattroruote”, chi giocando alla Playstation, chi
guardando il lungometraggio di Dick the Quick su Superpippa Channel, chi
facendo l’agopuntura e chi sfogliando avidamente le pagine di “Top Girl”.
La vita di
Seiya, Shiryu, Hyoga, Shun ed Ikki si era ridotta a questo, dopo l’incidente di Asgard…
-Flashback-
Hilda di Polaris
aveva fottuto al gioielliere numero uno di tutta
l’acropoli di Atene un anello, l’Anello del Belinlungo, un ninnolo capace di
far diventare virile anche un baco da seta.
Anche Saori
Kido, alias Atena la Porcona, ne aveva impellente
necessità, in quanto il suo schiavo sessuale, Tokumaru Tatsumi, non aveva più
le forze dell’andata gioventù.
Si scatenò
dunque una guerra cruenta tra Atene ed Asgard, al termine della quale Seiya
distrusse l’anello e mozzò un dito a Hilda. E cominciò un’altra guerra (legale,
stavolta), dove Shaka di Virgo, nei panni di un abile avvocato, venne mazzuolato dalla causa di Hilda sostenuta da un certo
Lionel Hutz, di Springfield.
In conclusione,
per poter pagare i danni, Atena dovette cedere i Gold Cloth ad Asgard e
rinunciare all’ormai distrutto Anello del Belinlungo. La pornodea però si prese
la sua giusta vendetta declassando i cinque responsabili dell’accaduto e
licenziandoli come Saint.
Trovarono la
loro seconda occasione come demolitori sponsorizzati da Atena.
E fu allora che cominciarono i guai…
-Fine Flashback-
Saori Kido
irruppe nello stanzino.
“Oh, tesooooro!”
Shun scattò in piedi e cominciò a saltellare attorno alla ragazza “Dove, dimmi,
dove hai comprato questo magnifico vestito, ti dona tantissimo,
sai, e poi, guarda come snellisce!”
Ikki lanciò un
Houyoku Tensho addosso al fratello/sorella, che si accasciò al suolo.
“Grazie mille,
Ikki!”
“Ma si figuri!” rispose l’ex Bronze Saint della Fenice,
mentre caricava di calci lo stomaco di Shun.
“Ho appena
ricevuto un’e-mail dal Maestro di Goro Ho…”
“Quel
pervertito, quel brutto pedofilo figlio di…” Shiryu tirò un pugno sul tavolo
“Perché dici così?” chiese Hyoga, cauto
Shiryu cominciò
a singhiozzare “Durante l’addestramento… Di notte… Bohohohohoho!!!” e scoppiò in lacrime
Seiya decise di
prendere in mano la situazione come ai vecchi tempi “Ok, baby… Dicci cosa dobbiamo fare!”
“Va bene… Ora vi
dirò ciò che mi ha detto il Maestro…”
-Flashback-
Dauko della
Bilancia, nello splendore dei suoi 261 anni, si stava facendo montagne di pippe
vestito alla sadomaso con davanti lo speciale di Penthouse.
Ad un tratto,
una bella ragazza bionda apparve in mezzo alla cascata.
“Salve, Maestro…”
“Oh… Guarda chi
c’è… una sirena…”
“Sono Tetis di
Mermaid…”
“Tesoro, ti
dispiace se ti chiamo Tettis? Arf…”
Fu allora che lo
sguardo di Tetis si soffermò sul basso ventre del vecchio.
“M-Ma… che sta
facendo?!?”
“Beh… diciamo
che sto alimentando il corso della cascata… ih ih ih…”
“S-Sì… vabbè…
Mando una comunicazione ufficiale per Atena, da parte dell’Interpol…”
“E cioè?” il Maestro continuava a fare i suoi porci comodi
“I demolitori di Atena devono distruggere la reggia dei mari di Poseidone,
costruita abusivamente. Ed ovviamente anche le sette
colonne, capito?”
“Sì, ma pensavo
che stessi dalla parte di Poseidone!”
“Ehm, veramente
sono una spia mandata da Zenigata… Se non altro, a letto è meglio di quella
pippa di Poseidone…”
“Vabbuò… Senti… Non è che ti fermeresti un po’?”
“Ma sì, dai… E’ un po’ di tempo che non…”
“Evvai! Arf…
Ehm… Shunrei!!! Shunrei tesoroooo!!!”
La giovane
arrivò di corsa addosso solo tanga e reggiseno.
“Mi dica,
Maestro!”
“Abbiamo
un’ospite a cena! Si mangia e poi si fa un triangolo!”
Le ragazze
esultarono “Sì! Il triangolo!”
Una figura
strana ma molto conosciuta comparve dal nulla e cominciò a cantare “Il
triangolo no… Non l’avevo mai considerato…”
Il Maestro
lanciò uno Shoryuha addosso all’uomo, e Renato Zero cadde nella cascata del
Goro Ho.
“Dove eravamo rimasti, signorine? Arfffffff……..”
-Fine Flashback-
I cinque ragazzi
erano ammutoliti, a parte Shiryu che continuava a piagnucolare indecentemente.
“Allora,
ragazzi! Questa è la missione! Dovete andare nel regno dei mari e buttare giù
tutto!”
“Roger!” Seiya
scattò in piedi, esaltato a 1000
“MA STAVOLTA SE
VENGO A SAPERE CHE AVETE FATTO CASINO COME L’ALTRA VOLTA VI STROZZO CON LE MIE
MANI!!!!!!”
“Stia tranquilla!”
rispose uno zelante Hyoga
“Un momento!”
Ikki balzò in piedi “Dovremmo parlare del compenso…” aggiunse, con una strana
luce negli occhi
“Mmm… Che ne
dite di una retribuzione sessuale?” Saori cercò l’accordo facendo l’occhiolino
ad Ikki ed assumendo pose provocanti.
“Retribuzione
sessuale? Evvai!” Ikki, Shiryu (che aveva smesso di piangere), Seiya e Hyoga si
batterono il cinque a vicenda, mentre Shun sembrava offeso e contrariato.
“A me non va
bene questa storia della retribuzione sessuale…” e mise su il broncio
Saori gli mise
dolcemente la mano sulla guancia e disse sorridendo “Va
bene, Shun… Se vuoi, ti presto Tatsumi…”
Shun emise un
gridolino di gioia e saltò con le braccia al collo di Saori.
Intanto…
Tatsumi, che
aveva sentito l’accordo raggiunto tra Saori e Shun, stava facendo i bagagli e
compilando i documenti falsi per scappare.
“Ma porcaputt… Dopo tutte le volte che l’ho fatta felice a
letto, ora mi scarica così per chi? Per quel ricchione di Shun! Ma mi dispiace, carissimi! Tokumaru Tatsumi non se lo fa
mettere in quel posto da nessuno, capito? Da nessuno!”
Il campanello
suona.
“Oh! Questo
dev’essere il postino! Finalmente mi sono arrivati i tronchetti di Vanna
Marchi…”
La mattina dopo,
la data fissata per la partenza, Shun si alzò con il volto tumefatto ed Ikki
era particolarmente incazzato.
“Buongiorno…”
disse pigramente Hyoga, in uno sbadiglio
“Buongiorno,
ragazz…” disse Shiryu “Ehi, Shun! Che hai fatto alla faccia?”
Ikki sembrò decisamente esplodere.
“TE LO DICO IO
COSA E’ SUCCESSO! STANOTTE QUESTO QUA HA CERCATO DI VIOLENTARMI!!!”
Sgomento,
stupore e silenzio generale.
“Vio-Violentarti?”
“E’ stato più forte di me… Perdonami, fratellino…”
“NUMERO UNO! IL
FRATELLINO, TRA NOI DUE, SEI TU!!! NUMERO DUE! SOLO
PERCHE’ SIAMO FRATELLI NON DOBBIAMO PER FORZA CONDIVIDERE LA STESSA STANZA!!! E NUMERO TRE! FALLO ANCORA UNA VOLTA CHE TI UCCIDO!!!!!! ARGH!!!!!”
“Ohè! Che è ‘sto
bordello?!?”
Seiya era uscito
dalla sua stanza ancora in mutande, ed aveva tutto il corpo macchiato di
rossetto. Una voce proveniente dall’interno della camera confermò tutti i
possibili dubbi.
“Seiya,
amoreeee! Non puoi lasciarmi così a metà di una scopata! Torna da meeee!!!>
Seiya schioccò
le dita in modo autoritario e disse “Bah, ormai non mi sento più arrapato…
Shiryu, dammi il cambio…”
“Evvai!” l’ex
Saint del Dragone si fiondò in camera per soddisfare la ragazza
Ad un tratto il
video telefonino della 3 comincia a squillare
rumorosamente e Hyoga decide di rispondere.
“Pronto? Ma come cazzo funziona questo coso… Ah sì, grazie Shun… Devo
schiacciare qui? Ah, sì, sì, è vero… E NON TOCCARMI IL CULO!!!
Ehm… Pronto?”
La faccia viola
e rugosa di Dauko della Bilancia compare sullo schermo.
“Ragazzi! Vedete
di darvi una mossa con la missione, se no la mia amica Tettis non me la dà più!
Eh eh eh… Arfffff…”
La figura
sinuosa di Tetis (Arfffffff…. NdDauko) apparve nuda alle spalle del vecchio
sussurrando “Dauko, tesoro… Shunrei ed io ci stiamo annoiando senza di te… ti
muovi?”
“Eh? Ah, sì!
Arrivo tesoro! Arfffffff… Comunque, datevi una mossa,
capito?”
La figura di
Shiryu apparve sul ciglio della porta e strappò dalle mani di Hyoga il video
telefonino e cominciò ad inveire.
“Maledetto
vecchiaccio! Sempre a rompere le balle nei momenti migliori, eh? Come quella
volta che mi stavo facendo Shunrei, l’hai mandata via e me l’hai messo nel…”
In tutta
risposta, Dauko fece l’occhiolino a Shiryu e gli mandò un bacio con la mano.
“Figlio di…” e
scaraventò il telefono in testa a Tatsumi mentre stava raggiungendo la hall a passi felpati. L’impatto alla testa gli fece
cadere le valigie.
“Oh, povero
Shiryu! Vieni qui che ti consolo io!”
“Oh, sì, grazie
Shun caro… MA CHE CAZZO FAI?!? MALEDETTO SFONDATO, IO
TI UCCIDO!!!”
Arrivò Ikki “Ci penso io! Houyoku Tensho!!!”
“Ragazzi!
Risparmiate le energie per Poseidone!” tuonò Seiya, per poi ricevere una pacca
sul culo da Shun.
“E bravo maschione!”
Un Ryuseiken,
uno Shoryuha, un Houyoku Tensho ed un Aurora Execution volarono
addosso al ragazzetto dai capelli verdi.
Mar
Mediterraneo.
Sotto il Mar
Mediterraneo.
“Eccoci
arrivati!”
I cinque
ragazzi, di cui uno gravemente tumefatto, uscirono dal taxi guidato da Kiki, il
fratellino sfigato e drogato di Mur dell’Ariete.
“Ok, ragazzi!
Sono sei milioni di yen…”
“Che cosa?!? Ma sei scemo? Tu che
sei un Saint, sei così venale anche quando devi
aiutare Atena?” Seiya era incredulo
“Stammi a sentire, io, a differenza di voi, sono un Taxi Saint, Kiki
del Tassametro, per cui portate rispetto, declassati!”
Ikki, che stava
diventando livido a furia di sentire quel nanetto impasticcato di Kiki, stava
scrocchiando rumorosamente le nocche.
“Io ti deturpo,
maledetto bast…”
“Zitto tu!
Sparticulo!!!”
La tecnica
telepatica di Kiki del Tassametro colpì le mutande del ragazzo, tirandole su
fino alla sua testa.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
“Ikki!!!!”
“Fratelloneeeeeeeeee!!!!”
“Ih ih ih ih ih
ih ih ih…”
“Maledetto
bastardo!!!”
Ikki, con due
metri e mezzo di mutande alle spalle, stava inseguendo Kiki, che rideva come un
pazzo.
Il bambino
schioccò le dita ed una roccia tramortì Ikki.
“Vabbè… Ih ih
ih… Ehm… Dicevo, sei milioni di yen…”
“Sei milioni?”
“Senti: partenza
Tokio, fermate a Goro Ho per nerchiare il maestro, in
Siberia per portare un fiore alla mammina, alla Death Queen Island per sfottere
Jango, al mercatino del Cairo per comprare un vestito di lino e ad Atene per
scoparsi Marin, ed arrivo Lampedusa, e sei milioni ti sembrano tanti?!?”
Seguì una rissa
colossale, ma…
“Adesso basta”
tuonò una voce autoritaria
I presenti si
girarono e videro Seadragon, uno dei Marine.
“Voi, Bronze
Saint, siete venuti a sfidare l’invincibile ed onnipotente Dio dei mari…”
“Io sei milioni non te li do!”
“E’ colpa tua
che ti sei fermato per una scappatella!”
“Zitto che tu
hai fatto un casino della madonna solo per portare un fiore!”
“Mandate qui i
Gold Saint, se volete avere qualche possibilità…”
“Parla quello
che s’è picchiato con il vecchiaccio…”
“Sparticulo!”
“AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!”
“Ikki, tesoroooo!!!!”
“Andate a
fanculo, tu e il tuo vestito del cazzo!!!”
“Che, tra
l’altro, non mi risulta neanche che voi siate ancora dei
Saint…”
Il silenzio
cadde di colpo sulla folla.
“Co-Cosa hai
dettoooooooooooooo????????????????????”
“Ah, ho toccato
un nervo scoperto, eh?”
“Io ti ammazzo!!!” La frase venne detta da tutti, a tempo, e in men che
non si dica, Seadragon si trovò addosso i cinque.
Non ebbe alcuna
fatica a sbarazzarsi di loro, a parte Shun, che voleva strappargli le mutande.
“NO!!! CHE COSA FAI?!?”
Fu Tetis (Si
chiama Tettis! Arfffffffff……..NdDauko), che era appena
tornata da Goro Ho, a salvare la situazione.
“Ah, Tetis!
Spiegagli tu tutta la faccenda! Io li aspetterò alla mia colonna… E TU LEVATI!!!” e stese Shun con un calcio, mentre quello stava quasi
riuscendo nel suo intento.
“Cattiva!”
piagnucolò Shun
Assicuratasi che
Seadragon si fosse allontanato abbastanza, Tetis
fischiò acutamente come per richiamare qualcuno. E
qualcuno arrivò. O meglio, qualcosa…
“Bip Bip!”
“Signori, vi
presento l’agente segreto Zero-Zero-C1P8,
dell’Interpol!”
“Bip Bip Bip!!!”
“Che vuol dire?!?” chiese Hyoga, ma in tutta risposta, un fascio di luce
uscì da quella lattina ambulante (Come in Star Wars! NdA... Voglio i diritti
d’autoreeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!NdGeorgeLucas)
Nel fascio di
luce apparve l’immagine dell’ispettore di polizia più comico del
mondo, e non si trattava di Clancy Winchester, ma di qualcuno di ancora più
cannato.
La figura si
presentò sull’attenti.
“Salve! Sono
l’ispettore Zenigata dell’Interpol!!!”
“Oooooh!
Ispettore Zenigata! Quale onore! Erano anni che desideravo questo momento!!!” Seiya sembrava una ragazzina davanti al suo idolo pop.
Anche se era effettivamente la prima volta che vedeva la sua faccia e che lo
sentiva nominare.
“Ehm… Sì, dicevo… la vostra missione ve l’ha già spiegata la mia
carissima Tetis! (Arfffffff… NdDauko), per cui non c’è
nient’altro da sapere!”
Silenzio.
“E… E allora?”
chiese timidamente Shiryu, mentre sullo sfondo di Shiryu, Tetis, Seiya e Hyoga
che parlavano con una luce proveniente da una lattina, Ikki stava massacrando
di botte il fratello molto poco eterosessuale.
“MA BRUTTO PEZZO
DI CRETINO!!! MI FAI FARE ‘STE FIGURE DI MERDA DAVANTI
A TUTTI??? CHE BISOGNO C’ERA DI STRAPPARE LE MUTANDE A SEADRAGON?!?!?”
Shun, dal canto
suo, avrebbe volentieri voluto ribattere, ma purtroppo era già entrato in coma,
per cui, ogni azione gli era remotamente impossibile.
“Allora
muovetevi!” ordinò solennemente Zenigata.
“Va bene Zà-Zà”
Seiya rispose zelante mettendosi sull’attenti
“Un momento…
“Zà-Zà”…” Zenigata aveva l’espressione di chi fa 2+2, poi assunse quella di chi
ha finalmente capito qualcosa “Ho capito tutto… TU SEI LUPIN!!!
IN NOME DELLA LEGGE TI DICHIARO IN ARRESTO, MANIGOLDO DA QUATTRO SOLDI!!!”
Tetis tirò un
calcio a Zero-Zero-C1P8, che interruppe il
collegamento. C1P8, in risposta, lanciò una scarica da
2618,45 Volts (il 5 è periodico) al suo aggressore, che stramazzò a terra priva
di sensi.
“Vabbè, qui sono
tutti matti… forza, andiamo!” Seiya assunse la sua odiosa aplombe di leader.
“Sì, amore,
andiamo!” vocina flebile ed effemminata
“Guarda, Shun…”
fece esasperato Ikki “Non ti uccido solo perché
abbiamo fretta…”
Ed il gruppo si divise, ognuno in direzione diversa. Shun
insistette per poter andare insieme a Ikki, ma un
cartone in testa lo fece desistere.
Intanto, Kiki
del Tassametro…
“Ahr… Quei
maledetti bastardi non mi hanno pagato il conto… Ma li inseguirò fino a
fanculo, se necessario!”
Briiiip Briiiip
“Pronto?”
“Parlo con Kiki
del Tassametro?”
“Sì, sono io”
“Sono il Maestro
di Goro Ho”
“Ma chi, il pervertito?”
“Ehm… Potrei
anche essere lui… Ascolta, devi portare ai ragazzi una
certa cosa…”
“Argh! E’ vero!
Li devo acciuffare per farmi pagare il conto!!!”
“Al conto ci
penso io. Tu gli devi portare ‘na cosa…”
“Va bene… Comunque, sono sei milioni di yen…”
Si sente un
tomfo sordo. Dall’altro capo della cornetta, Shunrei sta armeggiando con un
defibrillatore per rianimare il vecchio, in coma apparente.
“In fondo al
maaar… In fondo al maaaaaar…”
Seiya stava
correndo verso la colonna del Pacifico del Nord, con sulla
spalla il granchio Sebastian, direttamente da “La Sirenetta”.
“Senti” disse Seiya, rivolto al
crostaceo “Non è che con il tuo canto mi dai fastidio…
Ma tu che cazzo ci fai qui?”
“Oh, niente di che… Mi è scaduto il
contratto con la Disney…”
“Sarà…”
Finalmente, dopo 5 chilometri di
campo minato, Seiya giunse al cospetto della colonna.
Ma cinque chilometri sono sempre
cinque chilometri, e sotto il mare l’atmosfera è molto
più pesante, quindi Seiya dovette attaccarsi al polmone artificiale che Dauko
gli aveva prestato all’ultima festa scambista.
“Anf… Anf… Cough…”
Seiya inspirò ancora 2-3 volte
prima che l’ossigeno arrivasse al cervello e rendesse
di nuovo funzionanti i nervi ottici. Una figura era eretta davanti a lui. Era
vestito di uno Scale dorato. All’inizio, Seiya confuse
il nuovo arrivato con Raffaella Carrà in uno sgargiante abitino dorato. Poi,
aguzzò la vista (la sua capacità di percepire e riconoscere i cosmi avversari
era andata in pensione…) e vide davanti a sé un Marine.
“Chi… Anf… Chi sei?”
“Sono Bain di Seahorse, il
protettore della colonna del Pacifico del Nord. E tu
chi sei, miserabile Saint?”
A Seiya sfuggì una
lacrima nostalgica nel sentirsi chiamare “Saint” ancora una volta, e neanche si
accorse del “miserabile”.
Bain, dal canto suo, notò ad un
tratto la mancanza di Cloth sul corpo di Seiya, e si trovò ad esclamare: “Ah!
Tu devi essere uno di quegli Ex Saint di cui ho
sentito parlare!”
La felicità di Seiya svanì in un
istante. Al suo posto montò un’irreversibile ondata d’odio.
“Ex Saint un corno!!!” Seiya si stava decisamente infervorando “Solo perché al
posto del Cloth ho addosso una tuta da meccanico, non vuol dire che non sono
all’altezza del mio compito!”
Bain stava sghignazzando. Era
troppo.
“Argh!!!”
Seiya estrasse dalla tasca una
chiave inglese e si lanciò contro il Marine, che ribattè con un God Breath.
Seiya si spiaccicò contro la
colonna.
“Oddio, che fame…” lo stomaco di
Seiya emise un gorgoglìo sommesso.
“Non ci credo…” Bain rimase a bocca
aperta mentre Seiya stava allestendo un pic-nic con un cestino che l’orso Yoghi
gli aveva venduto con il contrabbando del parco di Yellowstone.
“Ramen! Ci voleva proprio!” e
cominciò a mangiare senza ritegno e discrezione
“Rameeeeeeeeeeeen!!!!”
un bambino biondo si lanciò sul pasto che Seiya stava voracemente consumando,
seguito da un vecchio dai capelli bianchi.
“Naruto! Brutto pezzo di idiota!!! Ci stiamo allenando!!! Non puoi mangiare
adesso!!!”
Il bambino chiamato Naruto si stava
ingozzando con il pranzo di Seiya e stava imprecando: “Bah! Bebemita Poobello!!! (Ovvero: Ah! L’Eremita Porcello!!!)”
“E non mi
chiamare così! Io sono il grande Jiraiya!!!”
“Grande un corno!!!”
disse Naruto, lottando contro se stesso per ingoiare un boccone e parlare a
tempo
“Guarda che chiamo Gamabunta!!!” lo minacciò Jiraiya
“E CHIAMA UN PO’ CHI CAZZO VUOI!!! IO HO FAMEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!”
Bain non intese sopportare oltre, e
lanciò un Rising Billows ai due Ninja, che volarono verso il Villaggio della
Foglia nel perfetto stile Team Rocket.
“Che rompiballe… Ma che fai?!?”
Bain stava osservando allibito e
schifato Seiya, che si stava ingozzando indecentemente.
“Mmm… Mi piace ben cotto… Mh? Ne
vuoi un po’?”
Bain ponderò un attimo e poi, prese
una decisione…
“Sììììììììììì!!!!!!!!!!!!!!!!!”
E giù,
anche Bain si mise a lavorare di mascelle.
Intanto, alla Reggia dei Mari
(ricordiamo abusiva)…
Poseidone stava avidamente
sfogliando un Hentai raffigurante Atena in pose abbastanza compromettenti con
il Dio Bacco, ubriaco come suo solito.
“Mmmmh… Arfffffffffffff…” il Dio
dei Mari stava vistosamente sbavando (Ehi! Quella
battuta è mia!!! NdDauko)
“Tetis!!!”
la voce altisonante echeggiò nel tempio
“Dica, Sire!” la sinuosa sirena
apparve seminuda
“Portami il numero di Atena!”
“Il numero di Atena?
E a che le serve?”
“Diciamo… Che voglio proporre
un’alleanza… Arfffffff…”
“Mi ricorda qualcuno… Vabbè… Ecco
il numero… 899-166-196”
“Bene, puoi andare!”
La sirena si congedò dal suo
sovrano, che prese il suo cellulare NettuNokia e compose il numero.
Una voce sensuale annunciò: “Parla
la linea calda di Atena la Porcona, l’unica Hot Line
dell’Olimpo. Il collegamento costa 10 Euro al secondo.
Allora, bel maschione, chi sei e da dove chiami?”
“Ehm…” Poseidone si schiarì la voce
“Sono Poseidone, il mitico Dio dei Mari, e chiamo dal mio palazzo.”
La voce di Atena
tornò normale: “Ah, sei tu… Avanti, dimmi che cosa vuoi e poi riattacca! Devo
lavorare, io!”
“Bene… Allora, dammela!”
“…”
“…”
“Fanculo!”
Atena riattaccò la comunicazione
lasciando Poseidone di stucco con ancora il telefono in mano.
“Ah, è così? Dunque tu mi rifiuti?!?” tuonò il Dio “Allora sai cosa farò? Farò traboccare
tutti i cessi di questo fottuto pianeta e lo allagherò!!!
Bwahahahahaha!!!!!!”
“Oddio, Seiya!” gridò
Bain, con voce strozzata dalle risate “Mi stai uccidendo! Ah ah ah ah ah
ah ah…”
“Aspetta, non ti ho ancora
raccontato come è andata a finire! Shun gli ha tirato
giù i pantaloni davanti al Silver Saint di Perseo, e
quello è scappato schifato!!!”
“Ah ah ah ah ah ah ah ah! E
poi? Com’è finita?”
“Ikki l’ha ucciso!!!”
“Ohi, ohi…” Bain si stava tenendo
una mano sullo stomaco, per il troppo ridere
“Oh! Oh! Non ti ho raccontato
questa…”
-Flashback-
Grande Tempio di Atene.
Quarta Casa dello Zodiaco.
Seiya e Shiryu entrano spaventati
nella Casa dove l’oscurità regna sovrana.
Due Bronze Saint
che non sanno neanche perché si trovino lì, uno scemo, l’altro cieco.
Contro un Gold Saint perverso con manie assurde di dominazione mondiale.
Ad un tratto, Seiya si sente
chiamare da Shiryu, poco più indietro di lui.
“Seiya?”
“Eh?”
“Seiya?”
“Eh?”
“Seiya?”
“CHE CAZZO VUOI?!?!?!?!?”
“Ho il piede sopra qualcosa… Guarda un po’ che cos’è…”
“Perché
non lo fai tu?”
“…”
“Oh, scusa… Vabbè, ora guardo…”
“…Allora?”
“Niente di grave, Shiryu, amico
mio… Hai pestato una merda…”
“Tsk…”
Più in là, Deathmask si stava
ammazzando dal ridere.
-Fine Flashback-
“Ohi ohi… Non ce la faccio più…”
Bain ormai stava esplodendo. Stava assumendo un colorito
cinereo, sicchè, ridendo, l’ossigeno non affluiva sufficientemente al
cervello.
Seiya continuava a ridere e
sputacchiare pezzi di ramen dappertutto.
Ad un tratto…
“Ah! Un crampo allo stomaco!!!” Bain si immobilizzò e crollò a terra. Seiya gli mise la
mano destra davanti alla faccia ed alzò il dito medio.
“Ah ah ah ah ah ah!!! Ce l’ho
fatta!!!!! Anche senza il Cloth, Seiya di Pegasus è sempre un
Saint!!!”
Seiya si ricompose e si girò verso
la colonna.
“Bene… Cominciamo!”
Mezz’ora dopo…
Davanti alla colonna, un set di
trapani Black&Decker, chiavi inglesi, lance termiche, spade laser,
demolecolarizzatori protonici, bombe atomiche, martellozzi, coltelli della
Miracle Blade III Serie Perfetta, carri armati della AlQaeda
SpA, incudini di Wyle Coyote.
Davanti a tutto questo casino di
roba, c’era Seiya, steso a terra, distrutto.
“Ma che cazzo… Che colonna è?!?”
Briiiip… Briiiip…
“Pronto?”
“SI PUO’ SAPERE CHE MINCHIA STATE FACENDO, LAGGIU’?!?!?!?!?!?!?!?”
“Ehi, Saori, come va?”
“Come va? COME VA?!?!? TE LO DO IO, IL “COME VA”!!!!!!
TUTTI I CESSI DEL PIANETA STANNO TRABOCCANDO!!!!! E’ STATO QUELL’IDIOTA DI
POSEIDONE!!!!!!!!!!!!”
“Embè?”
“FERMATELO! PRIMA!
POSSIBILEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” la Dea stava
inveendo senza ritegno contro un Seiya sazio, stremato, quasi sicuramente
cannato e che probabilmente non ci stava capendo un benemerito di tutto ciò che
la ragazza gli stava urlando contro.
“Vabbè…” e chiuse il telefono “Non
ci ho capito molto, ma mi devo muovere!”
Musichetta di Popeye. Seiya
estrasse un barattolo di fagioli compressi e sott’olio. Lo aprì e ne divorò il
contenuto in un istante, poi prese un erogatore di acqua
selz e se lo scaricò in bocca. Infine, spiccò un salto verso la colonna, con il
deretano rivolto verso il monumento.
“Prendi la mia nuova tecnica,
stupida colonna!!! ARMA CHIMICA DELLE TREDICI
STELLE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Un tuono (anche se proprio un tuono
non lo era…) squarciò l’aria ed un nuovo odore
rimpiazzò l’ossigeno.
Quando la
fumeria che si era creata si diradò, la colonna era ancora al suo posto.
Intatta.
Seiya iniziò qui il congresso delle
bestemmie.
“Basta… Mi arrend…”
“Aspetta, Seiya!”
Kiki del Tassametro stava guidando
un enorme veicolo verso Seiya, che si stava visibilmente cagando addosso un po’ per il bulldozer che lo stava per schiacciare
barbaramente, un po’ per il contraccolpo dell’Arma Chimica delle Tredici
Stelle.
“Usa questo per la colonna! E’ un omaggio del Maestro di Goro Ho!”
Seiya alzò lo sguardo, mentre la
sua mano destra faceva ampio uso della carta igienica. Il bulldozer era placcato d’oro (Finto, si presume… Il Maestro è un barbone…) ed
una scritta blu elettrico sul lato diceva “Libra”.
“No… Non ci credo…” Seiya era
esterefatto
“Ed invece
sì!” lo corresse Kiki, entusiasta “E’ il Bulldozer di Libra!”
“Scusa, ma che fine han fatto le
armi?”
“Le abbiamo date ad
Hilda di Polaris dopo la causa in tribunale, ricordi?”
Seiya si fece scuro in volto: “Sì,
ricordo… Però avevamo uno schifo di avvocato…”
“Non dire così, Shaka ha fatto del
suo meglio…”
“Sì, ma quando il giudice Lune di
Barlon gli ha detto: “La parola alla difesa”, lui non doveva rispondere: “Un
attimo che devo attivare l’Ottavo Senso!”!!!!!”
“…”
“Vabbè… Ma allora, come mai questo ci è rimasto?”
“Il vecchiaccio l’ha imboscato in
fondo alla Cascata…”
“Eh bè!!!
Almeno qualcosa di buono l’ha fatto!!!”
Seiya saltò sul bulldozer e lo
accese. Un boato riempì l’aria.
Mancavano pochi metri alla colonna.
L’adrenalina stava facendo sbavare Seiya.
“Posso farcela!!!”
Boooooooooooooom!!!!!!!!!!!!!!!!
Dopo uno schianto tremendo, la
colonna volò giù causando un terremoto del sesto grado della scala Mercalli.
“E’ fatta!!!”
esultò Kiki del Tassametro
“Forza, Kiki! Porta questo
giocattolino agli altri!”
“Va bene! Vado subito!”
“Ah, ehm… E per quel piccolo
conticino?”
Kiki sorrise e se ne andò, dicendogli: “Se ne occuperà il Maestro!”
Seiya guardò allontanarsi Kiki ed
il Bulldozer di Libra, per poi aggiungere, tra sé…
“Che
idiota! Ora deve pagare sei milioni…” e prese a correre verso la colonna
dell’Antartico.
-FINE PRIMA PARTE-
Ebbene sì… Ecco la mia nuova storia… E’ proprio come l’avevo immaginata, demenziale al punto giusto! All’inizio
pensavo di scriverla come one-shot, ma poi ho optato
per la divisione in capitoli. Voglio un vostro parere, ragazzi!!!
Si ringraziano per riferimenti nella fic:
-
George Lucas,
per la concessione di C1P8;
-
La 3 ed i suoi
videotelefoni;
-
Vanna Marchi ed
i suoi tronchetti della felicità;
-
Quattroruote;
-
Playstation
Sony;
-
Superpippa
Channel;
-
Top Girl;
-
Lionel Hutz, dei
Simpsons;
-
Penthouse;
-
L’Interpol;
-
L’Ispettore
Zenigata;
-
Arsenio Lupin
III;
-
Renato Zero;
-
Il granchio
Sebastian;
-
Raffaella Carrà;
-
Naruto Uzumaki;
-
Jiraiya;
-
L’orso Yoghi;
-
La Miracle Blade
(Chef Tony sei un Dio!!!);
-
La
Black&Decker;
-
La musichetta di
Popeye.
Ecco, ho finito di ringraziare. Alla prossima!
TBI – The Best(Ia)