The last day of the year
-Che bella giornata!!!- esclamò Kagome – Oggi è l’ultimo giorno dell’anno.
Stasera ci saranno i fuochi d’artificio, voglio proprio invitare i miei amici
dell’epoca Sengoku a casa mia!!!
Era nella cucina di casa sua e stava facendo colazione. Meno male che c’erano
le vacanze natalizie, altrimenti un’altra assenza ingiustificata si sarebbe
aggiunta alla già lunghissima lista, soprattutto considerando che ci avrebbe
messo un sacco di tempo per convincere Inu Yasha a venire con lei e gli altri.
Si vestì e si lasciò cadere nel pozzo. Non ci furono problemi all’inizio:
Shippo, Sango, Miroku e Kaede non si fecero pregare, infatti dopo cinque minuti
erano già pronti.
- Io vado a cucinare qualcosa da portare a tua madre- disse SangoChan – penso
che guarderò in quel libro che mi hai regalato, KagomeChan - aggiunse, e corse
in casa.
- Dov’è Inu Yasha?- chiese Kagome a Miroku, il quale le indicò un punto
imprecisato sulla riva del fiume.
- Vado a cercarlo.- disse la ragazza e si avviò.
“Sarà dura indurlo ad accettare………” pensò mentre si avvicinava a lui.
Inu Yasha sentì i passi di Kagome dietro di sé
- Ciao, Kagome. Devi dirmi qualcosa?- le domandò con la solita voce fredda e
distaccata.
Kagome si sedette accanto a lui, gli spiegò che giorno era e gli chiese se
voleva festeggiare quella giornata insieme a lei e agli altri. Dentro di sé
pregava che Inu Yasha accettasse, almeno questa volta…….Ma la reazione fu la
solita:
- Perché dovrei?! Sai bene che non sopporto le feste umane!!
- D’accordo, allora non venire!- esplose Kagome – resta qui, rimani nel tuo
mondo, tanto non me ne importa niente!!! Resta con la tua Kikyo, così sarai più
felice,vero?! Non venire con noi!! Ti odio, TI ODIO!!!!!!!!!!!!!- si alzò di
scatto e scappò via.
-Aspetta, Kagome……- disse Inu Yasha.
Kagome corse in casa di Sango e, quasi travolgendo l’amica, si nascose in una
delle stanze. Si inginocchiò sul pavimento duro di legno e si morse il labbro.
Le veniva da piangere.
- Non voglio piangere… perché dovrei versare delle lacrime per quello stupido
di Inu Yasha?
- Perché lo ami, no?!- esclamò una voce leggermente maliziosa alle sue
spalle.
- Ti sbagli, SangoChan……- disse Kagome, con una voce che era tutto fuorché
convincente.
- Ma certo, come no?! Guarda che sei diventata tutta rossa….- Sango si
sedette di fianco a lei.
- Ma come fai a saperlo ????
- Intuito femminile- rispose semplicemente Sango, poi aggiunse: -comunque non
è necessario averlo, tanto lo sanno tutti che sei cotta di lui.
- Anche Inu Yasha? Beh, anche se lo sapesse, non credo che gliene
importerebbe qualcosa…..
- Perché dici così?
Kagome sospirò e disse, con un filo di voce:
- Kikyo….- Solo quel nome dovrebbe spiegare tutto.
- Questo lo dici tu.- Sango le fece l’occhiolino – Secondo me tu gli piaci
tantissimo….In ogni caso glielo dovrai dire, prima o poi. Vedi, Kagome lui
potrebbe morire, rischia sempre la vita combattendo contro i demoni, un giorno
sei lì al suo fianco e quello seguente potresti tornare qui e non trovarlo più.
Oltretutto come sai la ricerca dei frammenti è quasi terminata, tra poco dovrai
dirgli addio. Devi toglierti questo peso prima che sia tardi. Confessagli quello
che pensi di lui. Digli la verità ed esprimi i tuoi sentimenti. Stasera.
- C’è solo un piccolo problema: lui non vuole venire!- le ricordò Kagome.
- Non preoccuparti, ci penso io – disse Sango con una strana luce perfida
negli occhi neri.- Torna
nella tua epoca e mettiti il kimono più bello che hai. Vedrai che tra poco
arriveremo tutti, Inu Yasha compreso.
- Grazie, SangoChan, sei una vera amica. Ti voglio bene!! – Kagome
l’abbracciò e uscì dalla stanza. Tornata a casa, aiutò sua madre a preparare da
mangiare, mettendoci tutto l’impegno di cui era capace, e si vestì. Dopo circa
un’ora sopraggiunsero tutti gli altri, tra cui anche Inu Yasha (“Sei grande,
Sango!!” pensò Kagome) ed iniziarono a cenare.
“Cosa faccio?” pensò Kagome “Quando glielo dico? Stasera, ha detto SangoChan.
E’ facile per lei dirlo. Si è dimenticata come sono io? Sono una stupida
ragazzina, come dice Inu Yasha. Non mi meraviglio che preferisca Kikyo a me. Io
non sono adulta, responsabile e matura come lei.” . Fissò il mezzo demone. Aveva
un’espressione fredda che la attirava, la emozionava. Lo conosceva bene, sapeva
che, per quanto potesse sembrare truce e maleducato, in fondo poteva essere
gentile e dolce. Lo amava, lo amava tantissimo. Inu Yasha alzò lo sguardo verso
di lei e i loro occhi si incontrarono. Kagome si alzò e uscì di casa di corsa.
Erano iniziati i fuochi d’artificio. Andò sul retro della casa e si sedette sul
prato della collinetta su cui era stato costruito il tempio. Intanto tutti erano
usciti fuori ad ammirare i fuochi. Sentì distintamente Shippo gridare di gioia e
Kaede esclamare:
- E’ così che tra più di cinque secoli i nostri discendenti festeggeranno la
fine degli anni?
- Che meraviglia!!! - aggiunse Sango.
Kagome non voleva unirsi agli altri. Quello che per gli altri era un veglione
all’insegna del divertimento, per lei si stava trasformando in una serata
malinconica.
- Kagome, cosa fai qui da sola ?- chiese una voce alle sue spalle.
La ragazza sobbalzò. Avrebbe riconosciuto quella voce tra mille. Si voltò
verso di lui e Inu Yasha vide che Kagome aveva il viso rigato di lacrime. Il
mezzo demone si sedette di fianco a lei.
- Perché piangi ? Se è per quello che ti ho detto oggi al fiume, mi dispiace.
- Non è questo. Scusa se ti ho detto che ti odio, ero disperata, visto quello
che mi avevi risposto. Ho avuto una reazione spropositata.- Si asciugò le
lacrime.
Rimasero a lungo in silenzio. Inu Yasha ogni tanto le lanciava un’occhiata
furtiva…com’era bella, il suo profumo, così dolce, ma anche sensuale…proprio
come lei..le sue iridi castane, calde e radiose quando sorrideva, sì, adorava i
suoi sorrisi…anzi, ora che ci pensava, si rendeva conto che effettivamente amava
pazzamente tutto di lei…
- Inu Yasha, io…….
- Dimmi, Kagome.
- Io….- “ diglielo, stupida”, pensò “diglielo, diglielo, DIGLIELO!!”
Kagome prese la testa di Inu Yasha tra le mani e se la posò sul petto. Sentì
che il viso di Inu Yasha diventava sempre più caldo. Il mezzo demone chiuse gli
occhi e ascoltò il cuore di Kagome, lo sentiva battere forte, fortissimo. E, ora
più che mai, il delicato profumo della ragazza lo avvolse e gli fece capire che
Kikyo era completamente diversa da colei che ora lo stava stringendo in quel
morbido e intenso abbraccio…Kagome NON era Kikyo. Kagome era una ragazza
speciale, in tutto e per tutto differente dalla sacerdotessa che lo aveva
sigillato. Paragonare Kagome a Kikyo era come paragonare il giorno alla notte,
il sole alla luna, la luce al buio, l’allegria alla malinconia…
Il ragazzo si mise di nuovo in ginocchio e la guardò negli occhi. Kagome
sorrise e disse
- Inu Yasha, io….
- Lo so. Anch’io….
Kagome sorrise nel sentire che quello che aveva detto Sango era vero, che i
suoi sentimenti erano corrisposti. Inu Yasha le prese una mano, come aveva fatto
tanto tempo prima, quando Kikyo era tornata in vita, ma stavolta non lo fece
vedendo in Kagome lo spirito della sacerdotessa…e Kagome non lo spinse via, ma
fissò gli occhi ambrati di Inu Yasha, finché lui non li chiuse, allora socchiuse
anche lei le palpebre e posò le sue labbra su quelle del mezzo demone, in un
bacio dolcissimo…
- Non voglio dirti addio..- sussurrò Inu Yasha alla fine del bacio.
- Neanche io…cosa vuoi fare?
Inu Yasha assunse un’espressione decisa
- Annullerò il potere malvagio della sfera, e resterò con te!
- Inu Yasha, questo vuol dire che tu…
- Naturalmente. Se diventassi un vero spettro, ti dimenticherei…e non voglio
che accada una cosa simile. Diventerò un essere umano, e lo farò per te.
Kagome sorrise di nuovo, lo abbracciò stretto e pensò:
“Alla fine è stata davvero una serata fantastica…ora comincia un nuovo anno e
una nuova vita per me e per Inu Yasha. La vita riserva sempre un sacco di
sorprese, ma non mi sarei mai aspettata che questo giorno sarebbe stato così
meraviglioso…” Guardò il cielo stellato e illuminato dagli scoppi dei fuochi
d’artificio. “…un giorno così magico. The last day of the year…”
The end
KagomeChan
P.S.: dedicata a tutti i personaggi di Inu Yasha, alla grande Rumiko
Takahashi alla mia adorata sorellina Ayako-chan e alle mie amiche Laura, Akane,
Eny-chan e Silvia-chan!!!