drable
Hem... non so che dire.... non ho parole per
giustificare questo mio scritto, non saprei neanche da dove cominciare.
Ho solo due cose da dire: la prima è che da oggi in poi
rispetterò tutti quelli che scriveranno drabble, perchè
veramente, è una cosa estremamente difficile, soprattutto poi se
si vuole restare nei limiti delle cento parole. Io malauguratamente non
ci sono riuscito, sono infatti 102 parole, e me ne dispiaccio, ma non
sapevo proprio quali altre parole togliere, inizialmente erano 150!!!
Comuqnue adesso basta ciarlare, vi lascio a questa piccola scena che ho
voluto descrivere... prendetela come tale, come una scena! Secondo:
dedico questa scena alla mia PiccUla (Ti voglio bene, lo sai!), a
Salasar alias Corvonero19 (per l'immensa pazienza che hai
nell'assecondarmi) e per finire alla piccola Regulus (zietto ti
adoro!). Per finire, visto che ho superato pure il numero delle parole
della scena, ringrazio l'autore del libro di geometria analitica da cui
ho tratto la frase, e soprattutto il ragazzo che l'ha corretta in
questa versione che, sinceramente, preferisco! :)
Buona lettura a tutti, e se volete commentate... ne sarei felice, anche se non credo di meritarlo!
Saso
"Potter, noi due siamo come due rette parallele...."
Questo erano le parole recitate dal bigliettino che, sotto forma di
uccellino era arrivato sul suo banco dopo una spettacolare picchiata.
Harry prese la piuma è rispose:
"Intendi dire che non ci incontriamo mai, Malfoy?!"
Draco lesse il bigliettino sorridendo: prevedibile!
"No, due rette parallele s'incontrano... all'infinito…" ed Harry sentì in cuore sprofondargli nel petto, poi girò il pezzettino di carta e lesse "... Comunque sfaldiamo questo teorema: il nostro infinito si può trovare nel corridoio del settimo piano!"
Harry arrossì furiosamente e fece cadere la boccettina dell'inchiostro.
Draco lo prese per un si.
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