Thief

di Sherlock Holmes
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Mi poggiai al muro; le braccia incrociate.
E la fissai. Intensamente.
Irene era intenta a leggere una delle più famose tragedie shakespeariane.
Il sottile rivolo di luce che filtrava dalla finestra le illuminava le pagine del libro, per poi riflettersi nei suoi occhi verdi, persi tra le lettere…
Non mi capacitavo ancora del tutto: quella meravigliosa donna, La Donna, era mia.
Sì.
Avevo tutto il suo amore.
E lei aveva il mio.
D’improvviso, lo sguardo della mia adorata si fece triste.
Di certo, stava leggendo di quando Ofelia stava elucubrando il suo terribile gesto dopo la falsa confessione di Amleto…
Mi accostai a lei e, a tradimento, per farla sorridere… la baciai.
Riuscii nel mio intento, invero… Infatti, Irene distese le sue labbra, chiudendo poi il volumetto.
- Sherlock Holmes, non solo mi hai distratto, ma sei anche diventato ufficialmente, con questo gesto, un ladro!- mi disse, sorridendo – Un ladro di baci…- aggiunse, in un lieve sussurro.
Sorrisi a mia volta, indicando poi le mie labbra.
- Vieni a riprenderti la refurtiva, gioia…-
La mia amata giunse ad un nulla dal mio viso…
- Non me lo faccio ripetere due volte…- sibilò.
E con tali parole, si sporse verso me, baciandomi poi con passione inaudita…




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