Per Amore.
“Non è rancore, non è delusione, non è collera quello che spinge Piton a cambiar vita. Ma, soprattutto, non è Voldemort il destinatario del sentimento che porta Piton a voltargli le spalle.”
Filosofando con Harry Potter, corpo a corpo con la morte. – Laura Anna Macor.
***
«Schifosa Mezzosangue!»
Fu sufficiente vedere la sua espressione cambiare e diventare per la prima volta ostile, bastò notare i muscoli sotto la pelle contrarsi inviperiti, il suo bellissimo viso ti sembrò d'un tratto estraneo... quello che lei disse dopo fu solo un'ovvia e inutile conferma del tuo errore.
Dopotutto, eri un ragazzo intelligente.
Ma dovevi provarci, un ultimo tentativo per riconquistartela. Non dovevi perderla, non volevi.
Ovviamente fu un fallimento e non ti rimase altro che assistere al suo allontanamento costante e irreversibile.
***
«Mio Signore, ho un'informazione per Voi...»
Ma conoscere a quale conclusione Lui fosse giunto e che l'avesse condiviso con te, non fu quel momento di fulgida gloria che ti eri immaginato mentre attendevi il momento in cui gliel'avresti comunicata zelante: tu accanto a Lui, infinitamente più in alto rispetto a tutti gli altri Mangiamorte.
Invece ti catapultò in un baratro di terrore: cercasti con un tentativo angosciato di assicurartela e Lo implorasti di risparmiare la donna, solo lei...
Ma eri un ragazzo intelligente...
Difronte a Silente, dinnanzi alla sua disgustata condanna, ti trovasti a dover decidere.
Se fosse più importante saperla salva o la speranza di averla per te, sola.
Il suo viso d'un tratto estraneo ti balenò davanti agli occhi, chiaro e nitido con l'espressione ostile di quel giorno di pochi anni prima.
Fu dura pronunciare quelle parole, ma era l'unico modo che avevi per garantirle la salvezza.
***
«La Nata Babbana...»
«Non usare quella parola!»
Il Preside chiuse gli occhi, ma dopo diciassette anni, il viso ostile, deluso e disilluso di lei gli saettò davanti ancora troppo vivido.
***
«Dopotutto sei un uomo intelligente, Severus.»
«Guar..da..mi.»
I suoi occhi si riflessero nei tuoi e c'erano lacrime e confusione e, infondo, un lampo di dolore.
E la tua anima si fece leggera tanto quanto il corpo stava diventando pesante.
Il suo viso, i suoi occhi erano quelli che amavi.
Perché eri tu che dovevi tornare da lei.
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