Dinner
is ready.
Casa
sua era sempre stata tranquilla, soprattutto all’inizio.
Nessun problema, poche visite e tanto, tanto silenzio.
“Cosa
ci fa qui questo mond...ex mondano?!”
“Potrei
chiedere la stessa cosa.”
“Luke
ci ha invitati.”
“Per
cena.”
Precisò
lo stregone dando man forte al compagno.
“Beh,
non a pomiciare nel suo salotto però.”
Poi le cose erano degenerate, potevano passare Jocelyn e Clary.
Maia faceva parte del suo branco, e apriva la libreria.
Jace effettivamente era il fidanzato di sua figlia.
E Simon era un amico da sempre.
Alec era fratello di Jace, come Isabelle.
E Magnus li aveva aiutati così tante volte che aveva perso
il conto, senza contare la relazione con Alec.
Iniziava a perdere il conto, mentre faceva saltare in padella delle
fettine di carne per la cena.
La moglie era impegnata, in un angolo, a dipingere, non aveva ancora
avuto modo di osservare cosa.
“Non
penso che ti dia fastidio però se lo fanno Jace e Clary, o
sbaglio? Oppure dovremmo iniziare a lamentarci noi per voi
due.”
Disse
indicando Simon e la ragazza lupo che si ritrovò ad
arrossire.
“Meooow.”
Oh, certo, aveva dimenticato il gatto.
Quello era piuttosto indesiderato però.
Non era ancora finito nel suo stomaco solo perché
apparteneva allo stregone.
“Noi
siamo più discreti!! Siete voi due”
E
sottolineò ancora il “voi”.
“che
se poteste fareste pure sesso qui... Sul divano!”
“Per
quello c’è la camera da letto.”
“Non
voglio sapere altro!!!”
“Continui
a sottolineare la cosa, non è che sei.. Geloso?”
Jocelyn spostò lo sguardo dalla tela guardando il gruppetto
che, nel frattempo, aveva iniziato a dire di quanto fosse assurda la
relazione tra un vampiro e una ragazza lupo, ribattendo sul fatto che
lo stregone era più vecchio di tutti loro messi insieme e
che, per Simon, gli stregoni avevano una lunga, lunghissima barba
bianca e, a 800 anni, un aspetto alquanto decrepito.
Poi tornò a dipingere mentre Luke armeggiava coi piatti con
fare alquanto scocciato.
Aveva perso il conto, un’altra volta.
Prima o poi li avrebbe sbattuti fuori di casa.
Tutte le sere, praticamente, doveva sentirne una nuova.
Non poteva esistere una runa che rendesse silenziosa l’intera
stanza?
“È pronto.”
Disse una volta.
Nessuno parve sentirlo mentre metteva la padella in tavola.
“È pronto!!”
Jocelyn si avvicinò sistemandosi e sorridendogli, almeno una
persona ragionevole.
“È pronto!!”
Una terza volta, portò in tavola anche la carne cruda e il
sangue.
Una famiglia multietnica, non c’era che dire.
“Bambini!!!!!”
Esclamò con una specie di ringhio profondo.
“Papà inizia ad arrabbiarsi!”
E come tutte le sere, o quasi, come per magia, ognuno era seduto al
proprio posto in un religioso silenzio a mangiare.
EXTRA:
“Cosa dipingevi prima?”
“Nulla di importante.”
Posò i colori voltandosi a guardarlo mentre lui si
avvicinava e osservava curioso la tela lasciandosi scappare un sorriso.
“Ha un titolo questo?”
Domandò coi lineamenti addolciti, per quanto potesse
arrabbiarsi, e sembrare tale non avrebbe cambiato quei momenti per
nulla al mondo.
“La mia famiglia.”
Note dell'autrice:
Questa cosetta qui sopra è nata abbastanza... di getto,
molto di getto in effetti.
Sono stata, per così dire, istigata involontariamente dal
commento di una amica che era proprio quello che dice Luke alla fine
"Bambiiiini!! Papà sta perdendo la pazienza!".
Visto che mi annoiavo ho buttato giù questa cosa senza
pretese, e devo dire che mi ha anche divertita, immaginando il ppovero
Luke intento a cucinare per tutti, mentre questi "tutti" litigano nel
suo salotto.
Spero vi sia piaciuta, compreso l'extra che, in teoria non doveva
esserci, ma un po' di dolcezza non guasta mai... (Disse colei che
scrive principalmente angst)
Bye Bye~
Aki
|