edro1
Questa fanfic è ambientata verso la fine della serie con la
differenza che Ed non ha attraversato il portale e Roy ha ancora
l'occhio sano. Buona lettura
ROY POV
Inutile.
Perfettamente inutile cercare di concentrarsi sul proprio lavoro quando
gia sai la tua mente verso quali pensieri dirotterà quella
già scarsa concentrazione.
Stupido.
Incredibilmente stupido convincersi di essere soddifatti della propria
vita.
Solo.
Guardare fuori dalla finetra ti fa sentire fottutamente solo.
Il plico di fogli che occupava la metà sinitra della
scrivania
cresceva con il passare dei giorni senza che il colonnello lo degnasse
di uno sguardo; Roy Mustang sedeva in modo scomposto sulla sedia
fissando un punto imprecisato del muro di fronte a se.
La porta dell'ufficio si aprì lentamente. Non aveva sentito
bussare.
-Colonnello? Le ho portato un pò di the-disse Riza reggendo
una tazza di liquido ancora fumante.
Roy la ringraziò simulando un pò di entusiasmo,
la tazza finì accanto alle scartoffie da firmare.
-Come va?- chiese il tenente.
-Non riesco a trovarlo.- Roy interpretò quella domanda come
un "come vanno le ricerche?".
Riza scosse la testa.-Non era quello che intendevo.- Dopo una breve
pausa aggiunse:- Se posso permettermi signore...credo che sia inutile
continuare a cercare...sono passati tre ann...-
Le mani di Roy artigliarono i braccioli della sedia.-Grazie, Riza. Puoi
andare.- la interruppe in modo brusco.
Il tenente abbassò lo sguardo rassegnata e fece per lasciare
l'ufficio, quando Jean Havoc aprì di scatto la porta.
-Colonnello...hanno appena arrestato un ragazzo che era entrato questa
mattina in una delle biblioteche riservate agli alchimiti di stato
spacciandosi per Edward Elric....non corriponde alla sua decrizione
fisica...ma...-
Roy si alzò fiaccamente dalla sedia.-Ma?-chiese.
Non illuderti, Roy,
razza di masochista. Non
è lui.
Havoc deglutì prima di proseguire.- Ha ammesso
di aver
mentito sulla sua identità quando è stato preso,
ha rotto
il setto nasale di un agente e ha chiesto di parlare con lei,
Colonnello-
- E ora dov'è...?-
-FATEMI PARLARE CON MUSTANG!! COLONNELLO DI MERDA, FATTI VEDERE!!!"-
l'urlo proveniva dal corridoio.
-Ecco...sta dando di matto nell'ufficio a sinitra, a quanto pare.-
Roy accomodò l'uniforme con un gento meccanico- Bene-
esordì dopo qualche minuto -Andiamo a fare conoscenza di
questo
affabile giovanotto-
Ma allora vuoi proprio
farti del male, eh Roy?
La distanza di dieci passi. La percorse mentre Havoc e
Riza lo seguivano docilmente.
Erano passati quasi tre anni da quando il Fullmetal alchemist era
scomparso; nessuna traccia, nessun indizio, nessuna pista; eppure il
Colonnello e Alphonse avevano continuato a cercarlo per tutto questo
tempo; i suoi subordinati si limitavano a scuotere la testa di tanto in
tanto mentre si davano da fare per soddisfare quel suo inutile
capriccio di voler rivoltare tutta Ametris come un calzino.
Abbassò lentamente la maniglia. Al centro della stanza una
guardia costringeva a terra un ragazzo, mentre un'altra gli assestava
un violento
calcio nello stomaco; le scrivanie erano rovesciate, diverse centinaia
di fogli sparsi sul pavimento come un tappeto, i frammenti di una
lampada
rotta erano subito alla sua sinitra. Sembrava lo scenario di una
violenta collutazione.
-Cosa diavolo è successo qui?- esclamò il
colonnello.
Una delle guardie rispose.-Ci ha aggrediti signore.-
-PERCHE' NON MI AVETE PORTATO SUBITO DA MUSTANG!!- protestò
il
ragazzo cercando di rialzarsi sebbene le manette impediero notevolmente
i suoi movimenti. La sua voce ricordava dolorosamente quella di Ed, ma
non poteva essere lui...
-Fullmetal...-cominciò Roy
-NON SONO ELRIC RAZZA DI IDIOTA!-
Una delle guardie lo colpì di nuovo.
-Montag, Jhonson. Siete immediatamente sospesi dal servizio per la
vostra incapacità di tener a bada un ragazzo in manette.Ora
sparite.- disse Roy secco, i due preserò quasi alla lettera
l'ordine.
Nonotante i lunghi capelli neri, i lineamenti più duri,
anche se
dieci centimetri più alto, quel ragazzo non poteva essere
altri
che Edward.
- Perchè questa pagliacciata?- gli chiese mentre lo aiutava
a rialzarsi.
-Cosa intende dire?-rispose quello scotandosi bruscamente. Riza e Jean
si scambiarono un'occhiata interdetti.
-Ti ho riconosciuto Fullmetal-
Sul volto sorrisetto sardonico.-Ha sempre avuto un' eccezionale acume,
Taisa-
-ED!- esclamò Riza. Havoc rischiò di ingoiare la
sigaretta
-Farsi arrestare era il modo più veloce per incontrarla,
dato
che per tutti sono morto e sepolto. E comunque non voglio far sapere di
essere tornato a chiunque.-spiegò- Ho saputo che mi stava
cercando.-
Roy si specchiò nelle iridi dorate del giovane alchimista;
in
quel momento aveva voglia di abbracciarlo, ma temeva che se l'avesse
toccato si sarebbe dissolto come un miraggio.
-Dove sei stato tutto questo tempo?-chiese Jean ancora incredulo.
Ed scosse la testa per allontanare un fastidioso ciuffo di capelli.- Vi
racconterò tutto se mi liberate-ridacchiò.
-Ti ricordo che sei ancora sotto arresto, Fullmetal!!-fece indispettito
il Colonnello.-PARLA e basta-
Ed sospirò-Va bene, va bene. Dopo aver trasmutato Alphonse
non
sono morto come mi sarei aspettato. Nello scambio equivalente ho ceduto
la memoria degli anni tracorsi dopo la morte di mia madre. Sono stato
raccolto in stato confusionale da un vecchio di una città
dell'est, fuori dai confini di Ametris. Ho cominciato a ricordare solo
da pochi mesi; così due settimane fà sono stato a
Reezembool per incontrare mio fratello.-
-DUE SETTIMANE FA'??!!!!-urlò Roy facendo sobbalzare i
presenti- E TI FAI VIVO SOLO ORA???-
-Dovevo...ehmm....cambiare gli automail....-provò
a giustificarsi il biondo.
Havoc dissimulò una risatina con un colpo di tosse
provocando lo sguardo di rimprovero di Riza.
Roy si inginocchiò davanti al ragazzo ancora
seduto a
terra disegnando meccanicamente un cerchio alchemico sulle manette
rigide che gli impedivano i movimenti, il metallo si ossidò
velocemente trasformandosi in ruggiine, sbriciolandosi.
Edward si massaggiò si polsi. -Grazie Taisa-
borbottò distogliendo lo sguardo.
Riza ruppe il silenzio creatosi- Ehm Colonnello ...perchè
non
propone ad Ed di seguirla in missione? E' un caso molto difficile e
credo che possa esserle di grande aiuto-propose.
Ed si rabbuio- Non voglio più essere un cane dell'esercito-
disse- Mi dispiace ma io sono fuori.-
- Si tratta di un killer- continuò il tenente ignorandolo. -
Usa
un tipo di alchimia molto potente, alcuni testimoni
confermano
che si serva di un singolare cerchio alchemico a dodici punte-
A quelle parole Ed sgranò gli occhi.-Allora è una
questione diversa.-
-Non ho bisogno che un nanerottolo mi faccia da guardia del corpo.-fece
Roy con un ghigno stampato in faccia.
1...2....3....4
-CHI HAI CHIAMATO ESSERE MICROSCOPICO CHE SE PRECIPITA DA UN
GRATTACIELO SI SALVA AGGRAPPANDOSI AL MARCIAPPIEDI?!!!-
Peccato...il suo tempo
di reazione è aumentato.
-Fra quanti giorni partiamo?- domandò Ed subito
dopo con un tono di voce relativamente normale.
Roy guardò l'orologio sulla parete.-Fra un'ora e mezza.-
-COSA?!! La stazione dista almeno due ore!-obiettò il biondo.
-Esatto, quindi non farmi perdere altro tempo!!-
Sarà un
viaggio molto interessante
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